Downton Abbey ha sperimentato molti cambiamenti nel corso delle sue sei stagioni. Molte di queste variazioni alla storia hanno mostrato dei difetti, la sceneggiatura che li ha coperti è risultata meno efficace rispetto ai canoni della serie stessa. Ma è accaduto un paradosso: questi cambiamenti, grossolani per certi versi, sono stati letteralmente lasciati da parte dai fan che hanno continuato a seguire la serie. Un merito di Downton Abbey è quello di aver proseguito mantenendo l’attenzione del suo pubblico grazie a una vicenda appassionante e ricca. Mentre aspettiamo di vedere il nuovo film in uscita il 18 marzo 2022, andiamo a scoprire tutti i difetti su cui abbiamo sempre chiuso un occhio.
Ma quali sono questi famigerati difetti ignorati? Vediamoli insieme.
Il percorso di John Bates, una quantità di stravaganze improbabili. Gli sono successi un sacco di eventi particolari: la sua ex moglie lo ha mandato in prigione di proposito, è stato erroneamente accusato di omicidio due volte, la lista continua. Sembrava irrealistico che tutti questi episodi incredibilmente drammatici potessero accadere a una persona come John. Alla fine, è stata per la gioia dei fan che John e Anna hanno avuto il loro lieto fine, nonostante le stagioni e i fatti zeppi di stranezze per arrivarci.
L’attore che interpretava Michael Gregson, Charles Edwards, aveva altri progetti per cui aveva bisogno di tempo e non poteva essere presente in Downton Abbey. Perciò, dopo un periodo di assenza, Gregson è stato fatto fuori, senza tante cerimonie. La sua morte improvvisa ha messo fine alle speranze romantiche di Edith, chiudendo un lungo distacco anche nella trama. D’altra parte, i fan l’hanno trascurato, è bastato sapere a grandi linee cos’era successo al personaggio per farsene una ragione.
Già nella prima stagione è apparsa esagerata la rivalità tra Mary ed Edith. Mary rimproverava Edith per aver sofferto la morte del cugino Patrick, che in realtà era il suo fidanzato. Si sono susseguite diverse stagioni di rivalità tra sorelle, comprese alcune pugnalate alle spalle metaforicamente dolorose da parte di ciascuna delle due per torti percepiti (come la lettera di Edith su Pamuk che muore nel letto di Mary). Per tutta la serie si sono accavallate troppe rivalità: queste due donne stavano crescendo ma conservavano, per così dire, atteggiamenti di litigiosità infantile. D’altra parte, però questa dinamica è stata una parte fondamentale della serie e i fan l’hanno accettata.
La seconda stagione si è svolta durante la Prima Guerra Mondiale, a causa della lunghezza stessa del conflitto, la serie incorporava anche enormi salti temporali pari a dei mesi. Questo non sarebbe negativo di per sé, se non fosse per il fatto che i personaggi sembravano inconsapevoli. In molte scene le conversazioni sono state riprese mesi dopo senza alcuna indicazione del tempo che passava, era come se fossero passati solo pochi istanti. La conversazione perciò continuava normalmente nonostante il tempo intercorso. Per i fan che hanno apprezzato le trame della seconda stagione, questa discrasia sembrava non essere stata un problema.
L’uscita di Dan Stevens da Downton Abbey non è stata amichevole, e come risultato, Matthew non è stato quasi mai menzionato nelle ultime tre stagioni. D’altra parte, la ristrutturazione fatta può anche aver cambiato parte dell’essenza stessa di Downton Abbey. Le serie di tanto in tanto hanno anche bisogno di evolversi per mantenere il loro pubblico, e con la dipartita di Stevens, forse era arrivato il momento di andare verso una direzione diversa.
Edith e sua zia Rosamund vanno in Svizzera perché lei possa avere il suo bambino in maniera discreta. Edith però non poteva lasciare andare Marigold, così la riporta in Inghilterra presso i Drewes. Alla fine, decide di riprendersela da quest’ultimi e di tenersela con sé. La decisione di Edith lascia perplessi perché la rende egoista e indifferente agli altri, due caratteristiche che non sono nel suo carattere. Non considera mai l’effetto che questo avrà sui Drewes o su Marigold stessa, che viene comunque portata via dall’unica famiglia che abbia mai conosciuto. I fan hanno facilmente sorvolato su questo per la gioia di rivedere Edith e la figlia riunite. Ne risulta, in ogni caso, un difetto che indebolisce l’integrità di un personaggio centrale della serie.
Verso l’inizio della terza stagione, Robert ha scoperto che il denaro che ha investito nella Grand Trunk Railway – quasi l’intera fortuna della tenuta e di Cora – è andato perso. Matthew viene poi a sapere che è entrato in possesso di una grande quantità di denaro dal signor Swire. Nonostante la soluzione sia chiara, Matthew si è interrogato su cosa fare con il denaro, sentendosi in errore e in colpa. Questi non sono punti a sfavore nella storia di per sé, la questione è l’ovvietà generale: è così scontato ciò che succederà da sembrare noioso e poco realistico all’interno della trama di Downton Abbey. Fortunatamente, c’è stato anche un matrimonio su cui il pubblico si è concentrato.
Le relazioni e le possibili relazioni tra tutto il personale del piano (eccetto Anna, Bates e i personaggi più adulti) alla fine sono così complicate che diventano difficili da tenere sotto controllo, allungano i tempi e i limiti di ciò che era realisticamente possibile in una tenuta nobiliare dell’alta società all’inizio del XX secolo. Non sorprende che le storie d’amore siano divenute più pulite, meno intricate quando attori come Ed Speelers hanno lasciato Downton Abbey. Questo ha reso anche le cose più facili per il pubblico, che non doveva ricordare così tante trame simili e poteva ancora essere catturato dalla serie con le sue storie d’amore, ambientate in una raffinata villa inglese.
Pur essendo ambientato in un passato lontano, Downton Abbey è stato scritto negli anni 2000 e non è del tutto accurato per quanto riguarda i costumi e lo slang. Occasionalmente ci sono alcuni errori, come Sybil che dice “non gliene potrebbe fregare di meno”, questa frase è anacronistica e non era ancora entrata nel lessico popolare. Alla lunga, i cambiamenti linguistici sono minori. È uno dei difetti che può essere facilmente trascurato. Di sicuro risulta più facile seguire una narrazione, chiamiamola “d’epoca”, se i dialoghi sono moderni, più vicini al parlato contemporaneo.
Durante l’influenza spagnola, mentre sua moglie è malata, Robert ha una relazione occasionale con una cameriera, Jane. È una scelta che non viene più tirata in ballo dopo che è avvenuta. Questa relazione extra coniugale non sembra trovare una collocazione coerente, uno svolgimento nella trama. È una relazione inutile in quanto Robert ha mostrato il suo amore per la moglie in molti modi durante tutta la durata di Downton Abbey. Questo “incidente di percorso” è un inserimento nella trama che non trova un significato preciso, perciò i fan possono completamente ignorarlo: nella serie non porta a nessuna conseguenza.
Nonostante le incongruenze, i salti temporali, i cambiamenti improvvisi, personaggi che se ne vanno o che restano, alcune vicende un po’ alla rinfusa… i fan hanno sempre l’ultima parola: Downton Abbey rimane una serie storica che ha saputo fare di questi difetti anche dei punti di forza e di attrazione. Un valore aggiunto che risiede nella storia e nel coinvolgimento emotivo che è rimasto e rimane al suo pubblico.
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