Arte e Mostre

Monet a Palazzo Reale: tornano le Ninfee in mostra a Milano

Claude Monet torna in mostra a Palazzo Reale di Milano con le sue celebri Ninfee, oltre cinquanta opere dal Musée Marmottan di Parigi, fino al 30 gennaio 2022.

Già protagonista di una mostra nel 2009, il grande impressionista Claude Monet fa ritorno a Palazzo Reale con una mostra dedicata alle sue Ninfee: Monet. Dal Musée Marmottan Monet, Parigi. A curarla è la studiosa francese Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Museo parigino, istituzione impegnata da tempo nella divulgazione dell’eredità artistica del pittore.

Claude Monet (1840-1926), Barca a vela. Effetto sera, 1885, Olio su tela, 54×65 cm, Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito, Michel Monet, 1966, Inv. 5171 © Musée Marmottan Monet, Académie des beaux-arts, Paris

La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con l’Académie Des Beaux – Arts – Institut de France. Tutte le opere esposte, selezionate dalla curatrice, provengono dal Musée Marmottan Monet.

 

Dopo gli inizi della pittura en plein air, la mostra presenta soprattutto il periodo londinese del pittore e il tema delle ninfee che Monet ha iniziato a dipingere immerso nel giardino giapponese della sua casa a Giverny, con specchi d’acqua e il ponticello di legno. Le forme si dissolvono nel colore e nella luce, indicando la strada alla pittura moderna.

MMT 161014, The Roses, 1925-26 (oil on canvas), Monet, Claude (1840-1926), MUSEE MARMOTTAN MONET, PARIS

I quadri si accompagnano all’indagine della luce e del colore portata avanti dal pittore durante tutta la sua vita, e alla narrazione della malattia agli occhi che lo affliggeva, i cui effetti sono evidenti nelle opere stesse. In una vetrina è addirittura esposto il paio di occhiali su misura, con vetri colorati, che era costretto a indossare dopo aver subito un’operazione. Accanto a questi c’è una delle sue tavolozze ancora sporche di colore.

In alcuni punti del percorso espositivo, che si apre con una sala dedicata alla storia del Marmottan, sono stati allestiti degli spazi con installazioni audiovisive immersive, per tuffarsi nel mondo di Monet e della sua casa a Giverny, fatto di fiori, colori, piante, giardini lussureggianti e specchi d’acqua.

Altre sezioni sono arricchite da focus su alcuni fenomeni ottici e fisici che stanno alla base della ricerca di Monet, e della pittura impressionista, su luce e colore. Grazie a questi pannelli esplicativi e interattivi è possibile fare dei piccoli esperimenti e prove per capire meglio questi fenomeni e come sono stati trasposti nei dipinti.

 

Tutta la carriera artistica di Monet si dispiega fra le sale di Palazzo Reale. Le opere esposte sono fra le più significative che lui ha dipinto e provengono dal nucleo che aveva scelto di tenere per sé senza venderle, conservate nella sua casa a Giverny e poi donate dagli eredi al Musée Marmottan negli anni ’60.

Claude Monet (1840-1926), Ninfee, 1916-1919 circa, Olio su tela, 200×180 cm, Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel, Monet, 1966, Inv. 5119, © Musée Marmottan Monet, Académie des beaux-arts, Paris

Se i pannelli con le spiegazioni fisiche e ottiche sono un’ottima occasione per approfondire la materia stessa della pittura di Monet e le sue basi scientifiche, le sale immersive con video proiezioni e specchi aggiungono veramente poco alla fruizione e comprensione delle opere, con il rischio di diventare nulla più che un parco giochi instagrammabile.

 

La mostra di Monet a Palazzo Reale è certamente una bella occasione per poter ammirare le sue opere qui in Italia, senza dover andare per forza a Parigi. In particolare ho apprezzato le opere più tarde, degli anni ’20: macchie di colore, pennellate dense, forme sfatte e dissolte, la tela che rimane visibile, non finita ai bordi, quasi pittura astratta. In un concetto di potrebbe parlare di “opacità del medium”. E tutto questo è sicuramente modernissimo, alle radici dell’arte contemporanea del Novecento.

 

Si tratta comunque di una mostra blockbuster, quasi “a pacchetto”, con opere provenienti esclusivamente da un unico museo. Di sicuro godrà di un grande successo per il pubblico, quindi preparatevi a prenotare e fare magari anche un po’ di coda prima di entrare.

INFO

Monet. Dal Musée Marmottan Monet, Parigi
Palazzo Reale – Piazza Duomo, 12 Milano
fino al 30 gennaio 2022

Lunedì chiuso
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00 -19.30
Giovedì 10.00 – 22.30
(La biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti: 14€ -12€ – 10€ – 6€
I biglietti si intendono con audioguida (o App sostitutiva inclusa e costi di prevendita esclusi)

L’accesso alla mostra è contingentato e la prenotazione, tramite il preacquisto del biglietto, è fortemente consigliata. E’ possibile acquistare i biglietti di ingresso anche in sede: in questo caso l’ingresso alla mostra potrebbe comportare delle attese per rispettare le capienze di sicurezza delle sale.

La mostra è sostenuta da Generali Valore Cultura.
Special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira.

Mostra collaterale: L’Acquario e le Ninfee

Presso l’Acquario Civico di Milano è allestita anche la mostra collaterale L’Acquario e le Ninfee. Dalla natura all’arte di Monet. Si tratta di una serie di pannelli che illustrano da un punto di vista botanico e naturalistico le diverse specie di ninfea raffigurate sulle ceramiche che decorano l’esterno dell’Acquario, unico edificio superstite dell’Esposizione Internazionale del 1906 di Milano.
Anche qui è presente una saletta immersiva, piuttosto striminzita e claustrofobica, con un video di animazione digitale delle opere di Monet, ninfee soprattutto. Gli animatori hanno fatto sicuramente un lavoro eccellente, ma la piccola mostra collaterale vale la pena solo se decidete di visitare l’Aquario e vi trovate già lì di passaggio.

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