Sono innamorata dell’Emilia Romagna sin da bambina quando, con i miei genitori, sceglievamo ogni anno una regione diversa come meta per le vacanze estive. Ferrara in un weekend è la meta giusta per vivere due giorni all’insegna di arte, cultura e buon cibo. Ferrara è nota come la città degli Este, i signori che vi abitavano durante il Rinascimento e a loro si deve la costruzione del Castello Estense, del Palazzo dei Diamanti e della Cattedrale romanica.
È una città a misura d’uomo, capace di trasportare chi la visita in una dimensione di totale serenità. Sotto i cartelli di ingresso della città è riportata la scritta “Città delle biciclette”, e infatti i ferraresi quando non usano gli autobus si spostano con l’immancabile “biga” (qui è così che si chiama la bicicletta). Per questo motivo, un ottimo modo per iniziare a prendere confidenza con Ferrara in relax e sentirsi un pochino più “ferraresi” è proprio quello di noleggiare una bicicletta e percorrere i 9 km di mura. Il percorso vi darà la possibilità di godere di scorci insoliti sulla città da una posizione privilegiata, ma se proprio non amate la bici potrete fare questa passeggiata anche a piedi.
Cosa vedere a Ferrara in un weekend
Una volta arrivati nel centro storico, i principali punti di interesse si trovano tutti a poca distanza l’uno dall’altro e quindi raggiungibili comodamente in pochi passi.
Il castello Estense è uno dei simboli di Ferrara, ed è ad oggi uno dei pochi castelli medievali che ancora conservano il fossato pieno d’acqua, per un tour di Ferrara in un weekend è imperdibile. È possibile visitarne buona parte, comprese le segrete, e periodicamente vengono allestite mostre al suo interno. Lungo il perimetro del castello noterete i ponti levatoi che portano al cortile: non perdete l’occasione di sfruttarli per scattare fotografie da angolazioni insolite.
A pochi passi dal Castello si trova la Cattedrale di San Giorgio, patrono di Ferrara. La facciata di marmo bianco, ad oggi parzialmente coperta per via dei lavori di restauro post terremoto, presenta diversi stili, a testimonianza delle varie epoche storiche attraversate dalla città. Al suo interno si trovano le spoglie di papa Urbano III, morto nel 1187, e tra le molte opere citiamo il quadro “Martirio di San Lorenzo” del Guercino e il “Giudizio universale”, ispirato all’omonimo affresco di Michelangelo nella Cappella Sistina.
Via caratteristica e fotografatissima, Via delle Volte è chiamata così perché presenta più archi che si susseguono a perdita d’occhio uno dopo l’altro lungo tutta la via. Camminando, mentre conterete le varie “volte” col naso all’insù, incontrete anche numerosi palazzi trecenteschi e quattrocenteschi. Una curiosità storica è che via delle Volte fu una delle prime strade di Ferrara e dopo l’anno 1000 costituì un elemento fondamentale per lo sviluppo della città.
Se dal Castello si imbocca corso Ercole I d’Este, dopo qualche centinaio di metri si arriva al Palazzo dei Diamanti, chiamato così per le migliaia di piramidi di marmo bianco e rosa che ricoprono le due facciate. Una leggenda narra che una di queste punte nasconda un diamante vero; qualora doveste trovarlo, fatecelo sapere. Attualmente ospita la pinacoteca e uno spazio espositivo in cui vengono allestite mostre temporanee. Girando l’angolo verso sinistra vedrete poco più avanti l’entrata del Parco Massari, il giardino pubblico più grande fra quelli dentro le mura, che si estende per circa 4 ettari. Al suo interno si trovano alcuni alberi monumentali, tra cui due imponenti cedri del Libano, che vengono spesso sfruttati come set fotografico.
Se visitate Ferrara alla fine di agosto non perdete il Ferrara Buskers Festival, che si svolge l’ultima settimana di agosto. Nato 34 anni fa da un’idea di Stefano Bottoni, questo progetto si propone di far conoscere artisti di strada (chiamati appunto busker) provenienti da tutto il mondo, che si esibiscono lungo le strade e le piazze del centro storico. Questo festival è uno dei più importanti a livello mondiale, richiama ogni anno centinaia di performer, e trasforma la città in un palcoscenico a cielo aperto.
Cominciamo dalla colazione: un locale particolare, aperto recentemente, è PappaRe’ in via San Romano. In questo bistrot potrete scegliere tra molte miscele di caffè, brioche, muffin, torte, bowl con frutta e cereali, pancake, o lasciarvi tentare dalla colazione salata.
Per una pausa golosa ma sana, una tappa d’obbligo è Zazie, sempre in via San Romano, che offre una vasta scelta di frullati, estratti e piatti vegani rigorosamente freschi. Ogni giorno c’è qualcosa di diverso, e durante la sosta potrete ingannare l’attesa scattando foto qua e là, dato che l’arredamento e i colori del locale si prestano particolarmente ad entrare a far parte del vostro feed di Instagram.
Ma prima o poi vorrete anche pranzare o cenare, no? Le proposte che vogliamo consigliarvi sono due. La prima si trova appena fuori dal centro ma facilmente raggiungibile anche a piedi: Sebastian è famoso per essere un pub pizzeria realizzato in una barca ormeggiata in darsena. I suoi punti di forza sono la pizza (veramente gigante ma al contempo leggera) e le birre, ma da qualche tempo si possono mangiare anche hamburger gourmet.
Se invece cercate qualcosa di più tipico il ristorante il Mandolino fa al caso vostro. Si trova in pieno centro storico, con un’entrata in via Carlo Mayr e l’altra in via delle Volte. Il locale è estremamente caratteristico e la cucina a vista lascia intravedere la “zdora” (letteralmente è la “reggitrice del focolare domestico”, ma in Emilia Romagna è molto di più…) all’opera nella preparazione dei piatti tradizionali come i cappelletti in brodo, i cappellacci di zucca al ragù, la salama da sugo col purè, senza tralasciare i dolci tipici: la tenerina e la zuppa inglese.
Siete pronti ad immergervi nelle atmosfere medievali ferraresi? Buon viaggio.
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