La serie coreana Squid Game ha conquistato il mondo, salendo in cima alle classifiche come uno dei più grandi spettacoli di Netflix. Il pubblico è stato rapito dal cast con personaggi affascinanti spinti a competere in giochi per bambini con la possibilità di vincere una fortuna, anche se una mossa falsa significa la morte. Ma non importa quanto sia un prodotto che non vorresti mai che finisse, tanto ti tiene incollato allo schermo, ogni show deve arrivare alla conclusione, qui scaveremo nel finale dello show per spiegare cosa è successo e, forse, cosa significa per il futuro della serie.
Nell’episodio finale di Squid Game, “Un giorno fortunato”, la serie di giochi mortali è stata all’altezza della sua letalità, con solo due degli oltre 400 concorrenti rimasti: Gi-hun (Lee Jung-jae) e Sang-woo (Park Hae-soo). Vediamo Sang-woo pronto a combattere dopo aver tagliato la gola a Sae-byeok (Jung Ho-yeon) la sera prima, a questo punto Gi-hun passa all’attacco nel gioco finale, ovvero proprio lo Squid Game. Dopo una lotta brutale, Gi-hun sta per vincere ma all’ultimo si offre di votare per smettere di giocare in modo che entrambi possano tornare a casa vivi, ed è in quel momento che Sang-woo si toglie la vita, forse in un ultimo moto di coscienza. Così, Gi-hun viene incoronato vincitore della fortuna, ma a un costo non indifferente.
Come promesso, Gi-hun riceve i suoi quasi 40 miliardi di won (circa 34 milioni in euro), ne preleva solo 10.000 da un bancomat e mettere il resto in banca, non fa praticamente nulla con la vincita. Lottando per affrontare gli orrori che ha vissuto durante il gioco, gli viene presto data la possibilità di incontrare la mente dietro l’intero gioco e forse ottenere alcune risposte. Si scopre che questi non è altro che il Giocatore 001 – Oh Il-nam (Oh Yeong-su) – che Gi-hun pensava fosse morto dopo la partita a biglie nel sesto episodio “Gganbu”.
Questo colpo di scena trova Il-nam vivo, ma molto malato a causa del tumore al cervello che ha detto di avere all’inizio della serie, in punto di morte ha un ultimo gioco da proporre a Gi-hun, decide di scommettere che nessuno verrà ad aiutare l’uomo ubriaco sulla strada che vedono attraverso la finestra, potrebbe morire se lasciato fuori al freddo. Accettando la sfida di Gi-hun – dicendo che ucciderà Il-nam a mani nude se dovesse vincere – chiede all’uomo morente perché ha iniziato il Gioco. Oltre ad essere un gioco destinato a intrattenere persone incredibilmente ricche che non hanno niente di meglio da fare, era un modo per il moribondo di provare un po’ di nostalgia per i giochi della sua gioventù. Inoltre, come una sorta di La Fabbrica di Cioccolato, era un’occasione per Il-nam di vedere se c’era ancora del buono nell’umanità prima di andarsene. Allo scoccare finale della mezzanotte, un passante torna con la polizia per aiutare l’uomo ubriaco, lasciando Gi-hun vittorioso, ma forse non prima che Il-nam abbia potuto vedere il risultato e alla fine soccombere alla morte.
Forse con una nuova prospettiva di vita, Gi-hun decide di fare uso di un po’ del denaro facendosi una nuova pettinatura vistosa, comprando dei bei vestiti e soprattutto tenendo fede alle promesse fatte a Sae-byeok e Sang-woo, ovvero di prendersi cura delle loro famiglie. Porta il fratello di Sae-byeok, Cheol (Park Si-wan), alla madre di Sang-woo (Park Hye-jin) perché se ne prenda cura, lasciandole anche una valigia piena di soldi. Vestito con un nuovo abito di lusso, Gi-hun si dirige verso l’aeroporto per prendere un volo che lo porterà da sua figlia (Cho Ah-in), ma quando vede il reclutatore schiaffeggiatore (Gong Yoo), che ricordiamo nel primo episodio, mentre gioca una partita con un altro potenziale giocatore, non riesce a passare oltre. Corre per evitare che quest’uomo venga attirato verso una morte quasi certa, si precipita dall’altra parte della piattaforma della metropolitana, ma manca per pochissimo il reclutatore, però prende il “biglietto d’oro” del giocatore in modo che non possa entrare nel gioco.
Nei momenti finali, Gi-hun chiama il numero sul retro del biglietto mentre si imbarca sull’aereo, dall’altra parte del ricevitore capiscono che è lui, la voce gli dice essenzialmente di farsi gli affari suoi, salire sull’aereo (come fanno a sapere dove si trova!?), e vivere la vita da ricco. Ma Gi-hun decide di non farlo, non prendendo l’aereo, in quel momento torna indietro e giura di scoprire chi altro c’è dietro al gioco per porvi fine.
Il successo sbalorditivo di Squid Game e questo finale aperto significano che dovremmo aspettarci una seconda stagione, che probabilmente si concentrerà di più sui retroscena del gioco, mentre Gi-hun si mette in cammino per scoprire altri squallidi strati del gioco e delle sue operazioni. Il tempo ci dirà se e quando rivedremo Gi-hun in azione, o se avrà ancora quei capelli rosso fuoco, ma possiamo dedurre da questo finale che il gioco va molto più in profondità di Oh Il-nam, e Gi-hun è determinato a scoprire chi altro c’è dietro tutto questo. Se volete saperne di più a questo articolo trovate tutto quello che sappiamo su Squid Game 2.
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