Lovely boy di Francesco Lettieri in concorso alle Giornate degli autori di Venezia 78
Nella sezione Giornate degli autori (fuori concorso) della 78a edizione della Mostra del Cinema di Venezia Francesco Lettieri già regista di Ultras e precedentemente dei videoclip di Liberato, ha presentato Lovely boy, un film drammatico che fa un’incursione nel mondo della musica Trap.
Il film Sky Original è prodotto da Indigo film in coproduzione con Vision Distribution con il sostegno di IDM Film Fund & Commission dell’Alto Adige. La pellicola, che andrà in onda dal 4 ottobre in prima TV assoluta su Sky Cinema e in streaming su NOW, è stata scritta da Peppe Fiore e Francesco Lettieri e vede come protagonista Andrea Carpenzano, al suo fianco Daniele Del Plavignano, Ludovica Martino, Enrico Borello, Riccardo De Filippis, Pierluigi Pasino, Martino Perdisa, Federica Rosellini, Gennaro Basile, Davide Valle, Valerio Desirò e Rosella Tancredi.
Nic, in arte Lovely Boy, è l’astro nascente della scena musicale romana. Tatuaggi e talento puro, Nic forma insieme all’amico Borneo la XXG, un duo lanciato verso il successo. Risucchiato in una spirale di autodistruzione, Nic è perso e trascinato dagli eventi, che lo porteranno fino a un punto di rottura: potrà fare i conti con se stesso solo lontano da tutto quel rumore. In una comunità di recupero sulle Dolomiti che ora accoglie persone che come lui sono cadute nel baratro della droga, tenterà faticosamente di ritrovarsi condividendo quella grande solitudine che si porta dentro.
Dietro i videoclip di un singolo o dietro la vita patinata del mondo musicale e della discografia, si sa, non è tutto rose e fiori. In diversi settori dello spettacolo gli enfant prodige rischiano molto e perdere la bussola è più facile di quanto sembri.
La storia di Nic è una storia come tante altre che potenzialmente potrebbe vivere qualsiasi altro ragazzo della stessa età, perso e confuso, alla ricerca di se stesso.
Nic si lascia abbagliare dal successo perdendo i riferimenti importanti. Quante volte abbiamo assistito a storie del genere?
Eppure nella sua semplicità il film ha un suo dinamismo con scelte registiche originali, che a tratti sembrano sfociare nella formula del videoclip con incursioni nella video arte.
Insomma Lettieri con Lovely boy non resta nella classica grammatica del cinema e questo probabilmente dipende dalle sue precedenti esperienze nel mondo della musica Trap con la realizzazione di videoclip musicali.
In questo modo, probabilmente, l’intento del regista è quello di portarci nel mondo della Trap e raccontarci alcuni aspetti di questo mondo che altrimenti sarebbero taciuti ma che per altro si possono facilmente intuire.
Andrea Carpenzano, la cui consacrazione al cinema è avvenuta con Tutto quello che vuoi (2017) di Francesco Bruni, è molto credibile nei panni di Nic, li indossa con disinvoltura e la sua interpretazione ci dice una verità sul personaggio ma forse anche sullo stesso Andrea.
Forse proprio un ragazzo molto giovane come lui e che sta seguendo una promettente carriera può a maggior ragione interpretare luci e ombre di una vita dedicata allo spettacolo.
Probabilmente lo stesso film con un personaggio più maturo non avrebbe sortito lo stesso effetto.
La musica è tutta in tema e così la fotografia che si divide tra una luce più realistica per i momenti in comunità di recupero e una più colorata e luminosa per i flashback del protagonista che riguardano la sua carriera nelle fasi del declino.
Il film non è mai buonista, anzi è spesso crudo e diretto ma capace di alcuni momenti di poesia e tenerezza.
Lettieri si è valso di ottimi interpreti e ha costruito un mondo dove l’occhio della macchina da presa è l’occhio dello stesso protagonista che ora guarda la realtà così com’è, con tutte le sue brutture, ora la guarda con il filtro della droga e dell’ebrezza.