“Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona” è in mostra- omaggio al Sommo Poeta e a Verona che lo accolse. Una città che si fa protagonista accompagnando il visitatore tra i suoi luoghi chiave: un’esposizione di oltre 100 opere alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e un percorso cittadino che valorizza il carattere storico e i tratti urbani di Verona, resi importanti e vividi grazie al passaggio dantesco e all’immaginario shakespeariano. Una memoria letteraria che diventa fisicità concreta e che riveste ancora oggi l’atmosfera e le cornici cittadine veronesi.
Verona è una città da scoprire, che inevitabilmente lascia incantati e sorpresi. Verona si fa amare e fa innamorare. Ce lo dimostrano senza ombra di dubbio due figure immortali della letteratura: Dante e Shakespeare, che qui trovano spazio ed espressione. La mostra “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona” intende esaltare l’opera e la personalità dei due poeti creando un legame invisibile e speciale tra i due con Verona come centro unitario, unico. Un legame che spazia e viaggia a distanza di secoli, dedicato interamente al pubblico. Il 2021 è l’anno dedicato al Sommo Poeta (diverse sono state le iniziative e le celebrazioni a riguardo), ma Verona riesce a fare quel passo in più generando un dialogo ispiratore tra Dante e se stessa, riecheggiante negli ambienti e nelle vie veronesi. Verona che si fa scoprire grazie a Dante e al suo grande contributo. Un passato che torna per farsi poesia, visione, immagine nel presente. Ecco perché mito, il mito di Verona.
L’esposizione “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona”, a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco e Fausta Piccoli, è ospitata presso la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, visitabile fino al 3 ottobre 2021, fa parte dell’intero evento sviluppato lungo vari luoghi della città. È stato realizzato dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura – Musei Civici, nell’ambito del progetto “Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021” promosso dal Protocollo d’Intesa interistituzionale, con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
“Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona” non si esaurisce quindi esclusivamente in una sola sede fisica, l’intero progetto diviene omaggio all’intera vita di Dante e a Verona stessa, che gli diede “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70). L’intera città diviene protagonista e accompagna ogni singola persona alla scoperta del Poeta con una mostra diffusa: un itinerario cittadino che, tramite l’uso di una mappa cartacea appositamente realizzata, porta il visitatore alla riscoperta di ventun luoghi – tra piazze, palazzi, chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio – direttamente legati alla presenza del Poeta, dei suoi figli ed eredi, e a quelli di tradizione dantesca. Una modalità di accostamento e di contatto molto particolare e diversa rispetto ad altre iniziative.
“Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona” presso la Galleria d’Arte Moderna costituisce un omaggio all’esilio veronese di Dante e al legame tra Verona e il Poeta che, nel corso dei secoli, continuò ad alimentarsi dando origine a una ricca produzione artistica.
Il progetto espositivo prevede una selezione di oltre 100 opere tra dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri. Un insieme di testimonianze che restituiscono l’opera e la figura di Dante in molteplici forme scritte, illustrate, visive, documentate.
La mostra copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento e si sviluppa in due nuclei tematici principali: il primo intende ricostruire il rapporto tra Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento, mentre il secondo si concentra sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto.
Tra le opere, da non perdere i tre disegni di Botticelli, prestigioso prestito del Kupferstichkabinett di Berlino. In particolare, ‘Dante e Beatrice. Paradiso II’, è stato scelto come immagine rappresentante della mostra diffusa: il tema del passaggio dantesco nel Paradiso tradotto nel cammino del Poeta guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona.
Nel complesso l’esposizione è divisa in sei sezioni:
Il percorso espositivo si apre illustrando la cultura artistica veronese nello snodo della rivoluzione figurativa di Giotto, che Dante vide in presa diretta (sezione 1), e racconta il vincolo che unì il Poeta agli Scaligeri, in particolare a Cangrande della Scala (sezione 2). Una qualificata scelta di testi illustrati della Commedia, manoscritti e a stampa, dal XIV al XVIII secolo, testimonia la fortuna veronese e veneta del Poema attraverso i secoli (sezione 3). “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona” si concentra poi sul ritorno ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto, di cui la riscoperta di Dante e della Commedia, emblema degli ideali patriottici e del tormento creativo dell’intellettuale esiliato, costituisce uno dei momenti fondanti (sezione 4). In questo contesto i personaggi della Commedia, che in mostra sono rappresentati da Beatrice, il conte Ugolino, Gaddo e dalle figure di Pia de’ Tolomei e Paolo e Francesca, assumono un ruolo centrale con le loro tragiche vicende amorose (sezione 5). Ciò consente di introdurre il mito di Giulietta e Romeo (sezione 6), nato dalla scrittura di Luigi da Porto e reso celebre da Shakespeare: esso risulta imprescindibile per cogliere il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca, che si nutrì della presenza storicamente fondata di Dante e di quella immaginaria dei due giovani amanti. Alla duplice presenza di un medioevo ideale dantesco e shakespeariano, nutrito dalla memoria reale del medioevo scaligero, si lega infatti ancor oggi la fisionomia urbana e culturale di Verona. Una città che si veste delle atmosfere e delle caratteristiche passate, che crea un legame forte e significativo con uno dei maggiori esponenti della letteratura italiana ma non solo. Sembra un azzardo affrettato ma non lo è: visitare questo itinerario apre le porte alla storia, la materializza visivamente nell’esposizione e all’esterno, rendendo partecipe ogni persona che l’attraversi.
Frutto di questo grande progetto è il catalogo “Dante a Verona 1321-2021. Il mito della città tra presenza dantesca e tradizione shakespeariana” che accompagna la mostra diffusa, pubblicato da Silvana Editoriale e realizzato con la collaborazione di Fondazione Banca Popolare di Verona. Il catalogo scientifico accoglie interventi relativi a tutta la mostra diffusa, compresi i contributi di ricerca relativi alle mostre “Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona” e “Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur” presso il Museo di Castelvecchio, e di schede di approfondimento sulle zone dantesche presentate nella mappa.
Passare per Verona e visitare l’esposizione e i suoi luoghi esterni, carichi di valore aiuta quell’avvicinamento ad epoche lontane e a figure importanti come Dante e Shakespeare. Questa città per loro fu importante e determinante e lo rimane anche oggi: è una sorta di “guida” tra le bellezze e le memorie di questi due grandi personaggi.
INFO:
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
cortile Mercato Vecchio 6 – Verona
tel. +39 045 8001903
gamforti@comune.verona.it
Quando: dall’11 giugno al 3 ottobre 2021
Orari: da martedì a domenica
dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30)
chiuso il lunedì
Biglietti: I biglietti si possono acquistare online a questo link museiverona.com, prenotando anche l’orario di ingresso, oppure presso le biglietterie della Galleria o della Torre dei Lamberti.
Dal 25 maggio è aperta anche la biglietteria al Museo di Castelvecchio.
Visite guidate gratuite in presenza
Dove: Galleria d’Arte Moderna ‘Achille Forti’ – Cortile Mercato Vecchio – Verona
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