“I ricordi non fanno rumore” di Carmen Laterza. Un tuffo al femminile nella storia del Novecento italiano
Sono tanti i bei libri che ho avuto il piacere di “conoscere” durante questa lunga e afosa estate 2021 e uno di questi, che mi ha totalmente rapita (e senza preavviso), è stato il romanzo storico I ricordi non fanno rumore di Carmen Laterza. Dico senza preavviso perché solitamente so già che i libri storici che scelgo saranno capaci di conquistarmi con la loro trama (come è successo ad esempio con La lunga notte di Parigi e Quando le montagne cantano, ma qui è stato diverso.
Il romanzo di Carmen Laterza è edito dal servizio di self-publishing Libroza, gestito dalla stessa autrice, ed è quindi poco conosciuto, ma posso affermare che non ha nulla da invidiare alle storie pubblicate dai maggiori editori italiani. Il peso della casa editrice non ha mai influito sulle mie scelte di lettura e I ricordi non fanno rumore è stato una conferma di quanto questa sia una scelta saggia.
Il romanzo racconta la storia di Bianca all’inizio della Seconda guerra mondiale, quando lei ha solo quattro anni e vive con la mamma a Milano presso la casa dei signori Colombo, una facoltosa famiglia di ebrei che tratta la servitù con gentilezza e si ritrova in balia delle restrizioni antisemite che cambiano totalmente il loro modo di vivere la quotidianità.
Bianca cresce in un mondo tutto suo, profondamente affezionata alla madre Giovanna che la alleva con amore e fatica, raccontandole spesso del padre morto nella guerra in Africa degli anni ‘30. I bombardamenti iniziati nel 1940 sconvolgono però le loro vite e Giovanna decide di rifugiarsi in campagna dalla sorella, in provincia di Pavia, per evitare ogni pericolo. La scelta, seppur coraggiosa, è piena di insidie per la giovane donna e la sua bambina, perché tutto lì sarà loro ostile, a causa del disonore che avvolge il concepimento di Bianca e che nulla ha a che vedere con il marito morto da eroe in battaglia.
Giovanna è una donna giovane e sensibile, ma che non perde mai la forza per tutelare la figlia e fare in modo che la sua infanzia proceda serena e felice. Le nuove circostanze però non le rendono molto agevole questo processo e presto Bianca si ritrova a fronteggiare una vita dura ed estranea, a capire che non tutte le persone sono buone e generose e che contare sulle proprie forze non è mai una cattiva idea.
I ricordi non fanno rumore è il primo di due volumi di questa dolorosa, ma al contempo interessante storia del Novecento italiano, un’istantanea di una pagina storica ricca di contraddizioni, sofferenze e cambiamenti.
Carmen Laterza dimostra una notevole maturità di stile e una capacità di coinvolgimento che rendono difficile al lettore staccarsi dalle pagine del romanzo. I suoi personaggi non mancano di spessore e l’autrice riesce a far calare delicatamente il lettore nella loro psiche, tanto che giudicare alcuni di loro diventa difficile. La storia non manca di descrizioni dettagliate delle città pavesi che fanno immergere nello spirito di quel territorio che, seppure a me lontano, ho sentito familiare in molti frangenti.
Ho letto I ricordi non fanno rumore nel giro di due giorni, senza riuscire a staccarmene. L’ultima pagina, prima di prendermi una pausa dalla lettura, alla fine era sempre la penultima, perché la storia scorreva e non riuscivo ad abbandonarne il flusso.
Il romanzo si conclude con Bianca quattordicenne che si stacca dalla realtà conosciuta fino ad allora e lascia il lettore nella curiosità di sapere quale vita ha intessuto per lei l’autrice e che tipo di donna la vuole far diventare.
Se amate i romanzi storici, non perdetevi questo titolo e fatelo circolare. È una storia di donne che parla alle donne e che, seppur lontana nel tempo, in molti aspetti non smetterà mai di essere attuale.