Fellini Museum non è solo un museo, è l’esposizione dell’opera di uno dei registri più importanti del nostro paese, è occasione per conoscere e per sperimentare, vivere pienamente questo percorso espositivo che abbraccia tre luoghi importanti di Rimini. Frase chiave del percorso espositivo è quel “tutto si immagina” dello stesso regista, che riecheggia in ogni proposta, in ogni immagine, in ogni ripresa. Trova spazio e vita negli stessi visitatori. La restituzione e l’interpretazione dell’opera felliniana è il grande riconoscimento della bellezza della sua arte, un ponte tra presente e passato che fa risplendere la città di Rimini dei colori unici dei film e della fantasia immortale del regista.
Una città che rende omaggio a uno dei suoi esponenti più importanti è una forma di restituzione riconoscente e particolare, testimonianza dello scambio reciproco e duraturo da entrambe le parti. Un “grazie” che si manifesta visivamente, a cui può compartecipare ogni persona. L’apertura del Fellini Museum a Rimini (di seguito un altro evento promosso dalla città) rispecchia esattamente questo intento: un dono speciale al grande registra da parte della sua città natale con un’iniziativa mai avvenuta prima.
Rimini apre le porte a questo polo di nuovissima concezione, il più grande progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini, diffuso su tre spazi: Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta. Il Museo verrà presentato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini in occasione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia martedì 31 agosto 2021, al Lido di Venezia. Vista l’estensione e la complessità dell’avvenimento, l’inaugurazione del Museo non si concentra ed esaurisce in un unico evento, ma si distribuisce secondo un programma d’iniziative (mostre, concerti, rassegne, convegni, spettacoli) che, a partire dal 19 di agosto, prosegue per tutto il 2021. Non solo, da venerdì 20 a domenica 22 agosto 2021 il pubblico potrà scoprire il Fellini Museum grazie ad un calendario di visite guidate gratuite a Castel Sismondo e al Palazzo del Fulgor dalle 10 del mattino sino a mezzanotte. Le serate delle stesse giornate invece saranno protagoniste dello spettacolo “Il Maestro che camminava su pezzi di cielo” ideato da Monica Maimone e prodotto da Festi Group, gruppo che da anni unisce la ricerca drammaturgica alle più innovative strumentazioni tecnologiche per offrire al pubblico emozioni ed eventi sempre unici. Lo spettacolo diviene un racconto – attraverso immagini volanti, proiezioni, acqua che si fa materia riflettente – di Federico Fellini, visto da un solo punto di vista che indaga il mondo interiore del registra tramite la riproposizione di alcuni temi dei suoi film.
Il Fellini Museum, inserito dal Ministero della Cultura tra i grandi progetti nazionali dei beni culturali è spazio di creatività e arte, di sensorialità e multimedialità, di conoscenza e storia dove al centro c’è l’opera felliniana in continuo dialogo con la sensibilità e l’immaginazione del singolo spettatore. Realtà e cinema che si fondono tra le pareti e gli spazi di Rimini. Non è un caso che il museo si estenda su tre luoghi precisi del centro storico, mettendo in connessione diverse realtà in un’unica vocazione di trasmissione del sapere e della scintilla creativa che fu del grande regista italiano. Il progetto è parte di una più ampia azione di rinnovamento infrastrutturale e di valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della città e del suo centro storico che porta a compimento una strategia complessiva di valorizzazione della città, ridisegnandone l’immagine e il futuro. Un connubio tra arte e città che dà tanto ad entrambe.
Il Fellini Museum non intende interpretare il cinema del regista riminese come opera in sé conclusa, come sacrario o omaggio alla memoria, ma esaltare l’eredità culturale di uno dei più illustri registi della storia del cinema e riunisce in un unicum concettale e spaziale più luoghi del cuore cittadino, dando vita a un percorso di narrazioni partecipate che rendono il visitatore protagonista di un’esperienza immersiva, in un ‘dialogo’ tra spazi interni ed esterni in cui la creatività e l’immaginazione possano contaminare positivamente Rimini e il suo cammino nel presente e nel futuro, come chiave di accesso al mondo del «tutto si immagina».
Che cosa propone allora questo museo diffuso? Gli ambienti delle città rivestiti da immagini, proiezioni, costumi, inquadrature uniche che hanno fatto la storia del cinema, giochi di luce e sguardi immortali, nati dall’immaginazione di Fellini e vissuti nei suoi film, resi nuovamente vivi e reali grazie al Fellini Museum stesso. Un ponte da passato e presente, tra originalità e tradizione, tra storia ed evoluzione che trova realmente la sua espressione in questa iniziativa.
La proposta creativa e le visioni immersive a Castel Sismondo: il percorso espositivo inizia con una sala dedicata alla produzione del più giovane Federico Fellini. La filza di fogli, sospesa al centro dello spazio, è il simbolo che evoca l’attività giovanile del Maestro, qui rivivono un repertorio di personaggi e trovate surreali. È con lo sguardo a quel mondo, ma con una propria originale cifra, che Fellini disegna, prima per divertimento poi per lavoro, e comincia a scrivere per il cinema. Successivamente arriva l’immagine iconica di Giulietta Masina alla quale è dedicata la seconda sala, che raccoglie in una sorta di fregio continuo e animato i suoi primi piani, dal ruolo di Gelsomina ad altre interpretazioni. Nella terza sala il braccio estensibile dolly è protagonista lo strumento cinematografico dell’espressività felliniana: dispositivo di trasmissione che esalta la mobilità della macchina da presa, il dolly è anche traduttore delle cadute metafisiche dei protagonisti di Fellini. Il percorso prosegue tra diversi artifici visivi e innovazioni di comunicazione che consentono di estrapolare gli elementi dell’arte di Fellini. La quarta sala è dedicata, infatti, a “Il mare a Rimini” ed è composta da quattro allestimenti particolari, ricci di simboli e interpretazioni tratte dai film. Nella quinta sala è la volta di “La dolce vita”, film che riesce a cogliere la fragilità dell’apparente trionfo del boom italiano, illuminando la frattura tra ragione e desiderio, convenzioni sociali e impulsi umani. Le immagini di Marcello Mastroianni e di Anita Ekberg, che rivivono in installazioni audiovisive, diventano icone internazionali del grande cinema italiano ma anche emblema dei moti dell’animo umano. Si prosegue con la sesta sala destinata ai provini e agli aspiranti attori che scrivono a Fellini candidandosi per i suoi film. Gli abiti da scena, come quelli de “Il Casanova” che fecero vincere a Danilo Donati il suo secondo Oscar, sono i protagonisti della settima sala.
Dalla moda ai media, l’ottava sala è quella delle pubblicità fantastiche, dove sono proiettati sia filmati commerciali realizzati per aziende sia sequenze completamente inventate per i film. La nona sala è concepita come uno spazio di pausa lungo il percorso espositivo, dove la voce della poetessa Rosita Copioli racconta l’interesse del Maestro per la letteratura e i fumetti, la sua passione per le scienze occulte e l’esoterismo. La decima sala consente di sfogliare virtualmente “Il libro dei sogni”, attraverso la leggerezza del soffio del visitatore, suggerito dalla presenza di una piuma sospesa sulla bacheca con uno dei volumi originali. C’è poi la camera della musica – undicesima sala – che esalta la connessione tra filmografia e suono stesso. Da qui, nella dodicesima sala, un confessionale creato da quattro strutture che raccoglie testimonianze dei collaboratori e dei professionisti che hanno accompagnato il regista durante la sua carriera. L’idea del tempo che diventa storia è simboleggiata dal ritmo di un’altalena che ondeggia al centro della tredicesima sala. Ed è sempre legata allo scorrere del tempo la quattordicesima sala dedicata al fondo fotografico felliniano che rivive in raccolte virtuali. La memoria si conserva anche nelle parole: i film e la figura di Fellini hanno, infatti, suscitato una mole immensa di riflessioni critiche, in tutto il mondo. È questo mondo di libri a essere ricreato nella quindicesima sala dove sono mostrati virtualmente gli scritti sul regista e sulla sua attività cinematografica, come un’immaginaria biblioteca. Le installazioni multimediali in tutte le sale del Museo sono interessate dalla grande onda virtuale dello “Tsunami Fellini”: il regista parla e commenta visioni, pensieri e momenti della sua vita. Nella sedicesima sala del “Diario dello Tsunami Fellini”, che conclude il percorso museale, sono raccolte in sequenza e in un solo sguardo tutte le “ondate”.
La mostra nell’Ala di Isotta di Castel Sismondo “Nel mondo di Tonino Guerra” a cura di Luca Cesari: La mostra “Nel mondo di Tonino Guerra” è un estratto del Museo ospitato a Santarcangelo di Romagna che testimonia il terzo tempo della vita e dell’arte del poeta. L’obiettivo è quello di restituire la ricchezza, la varietà e la complessità della poetica e del mondo del poeta e sceneggiatore romagnolo che per tanti anni lavorò al fianco di Federico Fellini. Un modo per conoscere questo legame importante, per entrare nella dimensione poetica, umana e personale di Tonino Guerra stesso.
Il Comune di Rimini ha affidato a Studio Azzurro la direzione artistica e l’ideazione del progetto multimediale immersivo; all’architetto Orazio Carpenzano e allo Studio Tommaso Pallaria il progetto architettonico e l’intero allestimento di Castel Sismondo e del Palazzo del Fulgor. Entrambi fanno parte del raggruppamento di aziende, rappresentate da Lumière & Co., vincitrici del bando internazionale. Il Museo Fellini è a cura di Marco Bertozzi e Anna Villari. Il Fellini Museum è realizzato grazie alla partecipazione di quasi tutti i produttori dei film di Fellini e degli attuali titolari dei diritti di sfruttamento, nonché grazie al coinvolgimento dei principali archivi audiovisivi nazionali. Tutta l’identità visiva e la grafica del Fellini Museum è realizzata da Studio FM di Milano. Partner del progetto, che ha ottenuto il patrocinio della Rai, sono Visit Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna con Hera Servizi Gold sponsor.
La quantità di informazioni, di collaborazioni, di spazi dimostra la grandezza de progetto museale e l’importanza che riveste non solo per Rimini, ma per l’intero paese. Fellini Museum è ispirazione visiva nata dalla fantasia del grande regista, è spazialità cinematografica che ritrova nella tecnologia il mezzo per rendersi visibile al pubblico. Un museo che è bellezza e avanguardia multimediale, storia e contemporaneità. Il ritorno di Fellini e del suo mondo nella sua città natia per essere colto, vissuto e apprezzato da tutti.
Info Castel Sismondo e mostra “Nel mondo di Tonino Guerra”
fellinimuseum.it | +39 0541 704494 | museofellini@comune.rimini.it
Facebook: @FelliniMusem
Instagram: @fellinimuseum
ORARIO ESTIVO (1 giugno – 31 agosto)
martedì, giovedì, sabato, domenica e festivi: dalle 10.00 alle 19.00
mercoledì e venerdì: dalle 10.00 alle 19.00 e dalle 21.00 alle 23.00
Chiuso: lunedì non festivi
ORARIO INVERNALE (1 settembre – 31 maggio)
dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
sabato domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00
Chiuso: lunedì non festivi
BIGLIETTI
biglietto intero € 10
biglietto ridotto € 8
biglietto unico Art Card: Fellini Museum, Part, Museo della Città, Domus del Chirurgo
Euro 18 (intero) e Euro 14 (ridotto)
Promozione: da lunedì 23 agosto a domenica 29 agosto l’art card sarà disponibile al pubblico a
Euro 10 (anziché 18) per l’intero e a Euro 5 (anziché 14) per il ridotto
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