Serie TV

Non ho mai, la serie tv con una protagonista imperfetta. Recensione

Lo scorso 15 luglio su Netflix Italia è uscita la seconda stagione della serie tv Non ho mai, e anche questa volta la protagonista Devi non ci ha lasciato a corto di azioni impulsive e relative conseguenze.

Nella prima stagione l’abbiamo lasciata mentre disperdeva le ceneri di Mohan (Sendhil Ramamurthy), il suo amato papà, a Malibu il giorno del suo compleanno. Ad accompagnarla fino lì è stato il nemico/amico Ben, che si è guadagnato l’amore di Devi Vishwakumar (Maitreyi Ramakrishnan), coronato da un bel bacio nella macchina presa di nascosto da Ben (Jaren Lewison) che per la prima volta – a differenza di Devi- trasgredisce una regola. Nel frattempo rifioriscono in Paxton (Darren Barnet) i sensi di colpa per essersi preso gioco di lei, e Devi, in mezzo a questi due uomini, ha una via di fuga: l’India.
La seconda stagione si apre con la voce di John McEnroe, icona del tennis ora nelle vesti di narratore delle avventure della protagonista Devi che ha finalmente accettato di trasferirsi in India per il bene di sua mamma Nalini (Poorna Jagannathan), ed è quindi consapevole del fatto che qualsiasi cosa farà, sarà sempre troppo lontana per essere raggiunta dai sensi di colpa: quando Paxton si fa trovare sotto casa sua chiedendole scusa, lei passa dal non avere mai avuto un fidanzato, ad averne due contemporaneamente, mentre i diretti interessati ne sono completamente all’oscuro. Anche qui, Devi ci stupisce creando una situazione più grandi di lei in cui, inizialmente, sembra sapersi muovere -incontrandoli in orari diversi nonostante frequentano la stessa scuola- e se viene facile immaginare come andrà a finire, quello che non ci si aspetta è che la mamma, sorprendentemente, rinuncia all’idea di trasferirsi in India. Ed ecco che abbiamo la nostra Devi pasticciona tra l’orgoglio ferito di due uomini, bloccata negli Stati Uniti, spalla a spalla con i sensi di colpa e le conseguenze di chi ha voluto troppo e ora si ritrova a fare i conti con le proprie azioni.

Nonostante Devi agisca senza pensare troppo a lungo, sappiamo che ha un grande cuore e che probabilmente la sua impulsività è la rabbia di essere rimasta senza il suo adorato papà che si trasforma nella voglia di vivere la vita al 100%, anche per lui. Dopo essere stata scoperta, cerca invano il perdono di Ben e Paxton: il primo è irremovibile, mentre il secondo, sapendo di averla in pugno, sfrutta l’occasione per ottenere qualcosa che sono lei può dargli. Paxton, infatti, alla festa organizzata da Devi – dove entrambi i suoi fidanzati erano stati invitati e lei pensava di riuscire a gestirli senza farli incontrare, naturalmente fallendo- a seguito di una litigata con la sua fidanzata in condivisione, viene investito da una macchina esattamente il giorno prima della lezione di nuoto in cui sarebbero venuti i rappresentanti dei college a valutarlo. Il nuoto era l’unica via per accedere alla borsa di studio che, con il gesso alla gamba, non otterrà se non obbligando Devi a fare tutti i compiti al posto suo per riuscire ad alzare la media scolastica. E Devi tra tanti rimorsi e sensi di colpa non può fare altro che piegarsi all’imposizione di Paxton e acconsentire.

Questa però, si dimostra essere la stagione della crescita personale, e non solo di Devi: Paxton, infatti, si rende conto che per quanto ora prenda bei voti, le altre persone continuano a far fatica a credere nelle sue capacità scolastiche, perché lui è sempre e solo stato “bello e bravo a nuotare”. Agli occhi degli altri, “Paxton” e “studio” sono due parole che non possono coesistere nella stessa frase, così decide di impegnarsi davvero a scuola, e arriverà ad ottenere bellissimi risultati oltre che la stima di chi gli sta attorno. Anche gli adulti sono coinvolti in un processo di formazione: la cugina Kamala (Richa Moorjani) impara da Devi a non essere sempre composta, e fa valere la sua voce in un ambiente di lavoro maschilista. La mamma Nalini, invece, troverà la forza di abbracciare l’amore di un altro uomo e di vivere un nuovo inizio.

Alla lunga lista delle cose da imparare di Devi si aggiunge “smettere di non sentirsi abbastanza”: come ogni serie tv adolescenziale, anche nella serie tv Non ho mai fa ingresso a scuola una nuova arrivata che tutti sembrano apprezzare, Aneesa (Megan Suri). Aneesa oltre ad avere tutte le qualità della nuova compagna di classe perfetta, ha anche qualcosa in più, è indiana come Devi, e questo la rende -a detta degli altri- Devi 2.0. Aneesa porta in scena tutto ciò che Devi sente di non essere: perfetta, composta, nerd e nello stesso momento cool, amata da tutti,  e questo scatena in lei un forte sentimento di gelosia che, come al solito, si trasforma in rabbia e parole pungenti. Ma Aneesa, oltre ad aver spodestato la regina indiana della scuola, sembra essere molto vicino a Ben e questo sbaraglia ogni tentativo di crescita personale di Devi: farà di tutto per evitare che il loro rapporto cresca, arrivando -in un momento di rabbia- ad affermare che Aneesa soffra di problemi alimentari, un pensiero che si dimostra essere del tutto vero e che in poco tempo si trasforma in una voce sulla bocca di tutti. Ancora una volta vediamo Devi in balia di una situazione più grande di lei dove, però, non troverà una via di fuga se non quella della verità: dopo aver confessato di essere stata lei ad aver messo in giro la voce, prova a chiederle scusa. Anche se l’ultima puntata della prima stagione si intitolava proprio “Non ho mai chiesto scusa” e ci troviamo in quella successiva, Devi fa ancora fatica a farlo. Alla fine, otterrà il perdono di Aneesa nel modo più semplice  e onesto possibile, esattamente come avrebbe fatto il suo adorato papà che, attraverso la memoria, le ricorda quando un perdono silenzioso ma sincero valga molto di più di grandi esibizioni in pubblico.

Anche in questa stagione, la serie tv Non ho mai, attraverso un narratore ironico ma allo stesso tempo obiettivo, affronta dei temi importanti con il sorriso senza mai sottovalutarli: disturbi alimentari, questioni di cuore, il peso del giudizio altrui, il difficile processo di elaborazione del lutto, l’integrazione culturale, l’insicurezza di ogni adolescente. E, a proposito di insicurezza, nell’episodio “Non ho mai aperto un libro di testo”, il narratore John McEnroe viene sostituito dalla modella Gigi Hadid per dare voce alle fragilità di Paxton. Chi meglio della bellissima Gigi poteva parlare per il bello e impossibile della scuola? Una scelta geniale che ci fa immedesimare nella vita di chi incontra persone che la maggior parte delle volte si fermano alla loro copertina, senza andare oltre, senza volerli davvero conoscere: la serie tv Non ho mai non si dimentica di nessuna piccola grande insicurezza degli adolescenti e, in un episodio di 27 minuti, ci ricorda che la bellezza è una qualità che non esclude le altre, e che anche chi ha un bell’aspetto non è immune dalla fragilità e dal peso dei (pre)giudizi.

Con il tempo, Devi riesce a riconquistare Paxton e a guadagnarsi il suo perdono, dando il via ad un amore intenso, ma mai alla luce del sole. La seconda stagione si conclude con il ballo d’inverno in cui Devi fa ingresso da sola: Paxton ha rifiutato il suo invito, e confermando i dubbi di Devi, confessa di provare vergogna a farsi vedere in pubblico con lei dopo la presa in giro che aveva subito. Ma l’amore trionferà sull’orgoglio e, proprio quando le speranze sembrano essere esaurite, Devi tornerà al ballo di fine anno, mano per mano con Paxton. Ben, che nel frattempo si è fidanzato con Aneesa, li guarda da lontano con la consapevolezza di aver perso la ragazza che amava davvero.

Nonostante gli sbagli e le situazioni in cui si caccia, che nella serie tv Non ho mai come nella vita farebbero infuriare chiunque, a una come Devi non si può che voler bene, perché lei non è una protagonista idealizzata, Devi è errante, subisce la conseguenze dei suoi sbagli, cerca il perdono senza saperlo davvero fare. Lei non è la morale, ma la pura realtà. La sua esibizione di fragilità la rende umana e lega protagonista e spettatore in un rapporto di comprensione reciproca: tutto ciò che la caratterizza, compresa l’impulsività, l’arroganza e l’egoismo, non ci permettono di odiarla, perché in Devi c’è qualcosa che appartiene a ognuno di noi.

Forse, Devi sarà davvero serena quando capirà che essere forti non vuol dire essere indistruttibili, e che la fragilità non deve essere motivo di vergogna. Ma queste sono frasi fatte che, chi lo sa, potrebbe imparare ad applicare nella prossima terza stagione.

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