Se pensavate che “La misteriosa accademia dei giovani geni” non potesse più stupirvi, vi sbagliavate di grosso. L’ultimo episodio è riuscito ad accendere ancora più interesse nei fan, scavando nei rapporti tra i personaggi e mettendoli sotto una nuova luce. La parola d’ordine della puntata è amicizia: quella che sembra giunta al termine, quella che sta per iniziare e quella fraterna finita da tempo.
Il sesto episodio de “La misteriosa accademia dei giovani geni” inizia con un tuffo nel passato, facendoci fare la conoscenza dei giovani Nicholas e Nathaniel Benedict: i due gemelli vivono in un orfanotrofio in attesa di essere adottati. Se Nathaniel (Mr. Curtain) è un bambino estroverso, autoritario e a tratti prepotente col fratello, Nicholas (Mr. Benedict) è invece molto timido, appassionato alla lettura e chiuso in sé stesso. È il gemello a dirgli sempre cosa fare e a parlare per lui, spiegandogli come comportarsi per fare colpo sugli adulti e andarsene da lì. Nathaniel cerca sempre la luce dei riflettori, mettendo in mostra le sue qualità per dimostrare di essere migliore degli altri bambini ed essere il figlio perfetto da adottare. “Lo faccio per noi” dice a Nicholas, sperando di poter regalare una vita migliore a entrambi.
Al termine di un’esibizione canora aperta al pubblico, nella quale Nathaniel si rende protagonista dello spettacolo, una giovane coppia si mostra interessata ad adottare. Vedendo i due avvicinarsi a lui e suo fratello, Nathaniel li accoglie con calore, vedendo finalmente l’occasione per cominciare una nuova vita. Ben presto, però, si svela un’amara verità: la coppia può adottare solo uno dei due bambini, e a loro scelta ricade su Nicholas. I due gemelli sono costretti a separarsi con grande stupore di Nathaniel: “Che cosa ci trovano in te? Che cos’hai di speciale?” chiede al fratello, sorpreso quanto lui. Salutandosi, Nicholas promette al fratello che sarebbe tornato a riprenderlo, convincendo i suoi nuovi genitori ad adottare anche lui. La promessa, però, non verrà mai mantenuta: Nicholas, finalmente libero dalla prepotenza di Nathaniel, si rende conto di essere più felice senza di lui, non più sottomesso alle sue angherie e alle sue critiche.
Nel presente Mr. Benedict confessa il suo oscuro segreto alle sue aiutanti, divorato dai sensi di colpa e intenzionato più che mai a risolvere l’Emergenza, ritenendosi responsabile delle condizioni in cui versa la popolazione mondiale. Prima di tutto vuole salvare i bambini dalla follia di Mr. Curtain, e per farlo invia Milligan sull’isola con un sottomarino, con l’obiettivo di riportare i quattro sulla terraferma.
Nel frattempo i bambini cercano di fermare il Miglioramento, un misterioso evento nominato da Mr. Curtain e previsto per il giorno successivo. Le cose però stanno diventando sempre più difficili: Sticky è entrato nelle grazie del gemello malvagio ed è fortemente attratto dal bisbigliatore. La sessione con la macchina ha reso il bambino molto più tranquillo e sicuro di sé, liberandolo dalle paure e dalle paranoie di cui soffriva. Se Reynie, Kate e Constance sono certi che distruggere il marchingegno sia la cosa migliore per liberarsi dell’Emergenza, Sticky comincia a nutrire forti dubbi, spiegando ai tre quanto la macchina gli sia stata utile e avanzando l’ipotesi che i piani di Mr. Curtain possano non essere cattivi come pensavano.
La discussione tra i bambini si accende e Sticky, con una fiducia in sé del tutto nuova, si scaglia contro Reynie, accusandolo di credersi migliore di lui e di sfruttare le sue paranoie per imporsi e controllarlo. Ad alimentare questa divisione c’è Mr. Curtain: subdolo e ingannatore, è riuscito a cogliere le debolezze di Sticky e le sta usando per metterlo contro il suo amico. L’uomo, facendo leva sulle fragilità del bambino, gli fa credere di essere l’unico a capire le sue potenzialità e a vedere quanto sia speciale, ponendolo sotto i riflettori e innestando il seme della discordia tra i due amici. Al centro del palco, in realtà, c’è Mr. Curtain stesso: il suo “piano perfetto”, la sua volontà di “liberare le persone dalle infinite scelte e dal caos“, cela il suo bisogno di sentirsi importante e speciale.
Il confronto con la vicenda dei due fratelli è immediato: il risentimento verso Nicholas è ancora vivo in Nathaniel/Mr.Curtain, così come l’invidia, scaturita dall’incapacità di comprendere cosa avesse di tanto speciale suo fratello, che credeva goffo e incapace e invece si era rivelato il “migliore”. L’uomo prova ancora molta rabbia nei confronti del gemello, e la faida creata tra i due amici rappresenta la sua frustrazione ancora viva. Che abbia colto lo zampino di Nicholas dietro l’arrivo dei bambini? È molto probabile: Mr. Curtain si è dimostrato molto furbo e meschino, e il modo in cui sta tentando una rivalsa sembra un chiaro messaggio diretto al tanto odiato fratello.
Reynie, nel frattempo, cerca di fare amicizia col figlio (adottato) di Mr. Curtain, S.Q. (Ricardo Ortiz), chiedendogli di portarlo di nascosto nella foresta di cui ha letto nel diario dell’uomo. Il ragazzino, inizialmente restìo a disobbedire al padre, il quale ha impedito l’ingresso al luogo a chiunque altro, decide infine di mostrare a Reynie il posto misterioso. La foresta si rivela essere una copertura: gli alberi del bosco sono in realtà gigantesche antenne, probabilmente collegate al bisbigliatore.
Sticky prosegue la sua attività da messaggero prediletto e invia per la prima volta un messaggio alla popolazione. Constance, l’unica a sentire le voci, riconosce le parole dell’amico e fugge sulla terraferma, mossa da un’inspiegabile necessità. Arrivata lì entra in un negozio e ruba un basco blu; assieme a lei, centinaia di altre persone acquistano lo stesso capo spinte da un bisogno impellente e senza un reale motivo. Tra queste c’è anche la madre della signorina Perumal, la quale non comprende cosa stia accadendo. Lo spettatore, invece, vede diventare realtà i propri sospetti: la popolazione è mossa da uno specifico ordine di Sticky, guidata a fare l’acquisto dal bisbigliatore. La stessa Constance afferma di aver sentito di volere il cappello a tutti i costi, raccontando ai suoi amici di non essere stata l’unica. La bambina sembra però la sola a rendersi conto della stranezza del gesto, mentre il resto della gente lo ha ritenuto del tutto normale.
Constance continua ad essere l’unica nell’istituto a sentire le voci: nessuno degli altri frequentanti si è comportato in modo strano, almeno finora. Reynie, Kate e ora anche la signorina Perumal sembrano immuni da ciò che si sta palesando come un vero e proprio controllo mentale su scala mondiale. Il basco blu è solo una piccola prova del giorno tanto atteso da Mr. Curtain, ormai alle porte: in cosa consisterà il miglioramento?
Il sesto episodio de “La misteriosa accademia dei giovani geni” ha dato l’impressione di essere il giro di boa in vista di una seconda parte carica di eventi e colpi di scena, seppur più corta (mancano 2 episodi al termine della stagione). Quando le linee tra il bene e il male cominciano a mischiarsi, quando i buoni si scoprono non così buoni e i cattivi non così cattivi, mostrando le loro cicatrici, allora è il momento giusto per tirare tutti i fili della trama.
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