È davvero un dato di fatto che ormai i supereroi siano la tendenza del nuovo decennio. Negli ultimi anni film, serie tv, cartoni animati e chi più ne ha più ne metta, hanno rimesso in scena il fatidico copione del bene che trionfa sul male, e forse ne avevamo davvero bisogno. Con questo presupposto nasce “Come Sono Diventato Un Supereroe”, film esordio del regista francese Douglas Attal, che già dal titolo raccoglie intorno a sé un target di nicchia.
Come sarebbe il nostro mondo popolato da Supereroi?
Debutta su Netflix un nuovo prodotto tutto dedicato ai supereroi e ai fan del genere cinematografico; il colosso dello streaming integra quello che da sempre viene identificato nella Marvel: i supereroi.
Sì, però attenzione, non ci si aspetti un film per bambini, “Come sono diventato un supereroe” inizia fin da subito rivolgendosi ad un pubblico discretamente adulto. È la Francia dei giorni nostri, un poliziotto un po’ trasandato viene assegnato ad un nuovo caso, insieme ad una nuova collega. Il tutto sembra un po’ già visto: un classico poliziesco in cui il protagonista ha qualche problema personale irrisolto. Se non fosse per un dettaglio: in questo scenario di vita i superpoteri sono all’ordine del giorno, vivono accettati e riconosciuti universalmente.
La trama
Persone normali convivono con gli Eroi e con i “cattivi”; perché in ogni storia che si rispetti il bene non esiste se non può sconfiggere il male. Ebbene, Moreau e Schaltzmann, i due poliziotti protagonisti della storia, sono alle prese con una nuova droga che si diffonde a macchia d’olio in città e soprattutto tra i più giovani promettendo, a chi la assume, di acquisire poteri da supereroe. Come ogni sostanza tossica e illegale, però, ha degli effetti collaterali non da poco conto, arrivando anche a togliere la vita. I due colleghi, spalleggiati dalla vecchia guardia di supereroi della città, contrastano con ogni forza queste vicende, e alla fine, il bene ha la meglio sul male.
Durante il corso della vicenda si colgono tutti i retroscena della vita di Moreau, un uomo tormentato dai sensi di colpa, dovuti ad un vecchio incidente in cui perse la vita uno dei membri della vecchia guardia, a causa di un errore del poliziotto che aveva, però, tutte le buone intenzioni di aiutarlo. Scopre anche di avere dei poteri che lo contraddistinguono, ecco perché conosce così bene i supereroi e il loro modo di vivere e agire, perché ci ha lavorato a così stretto contatto, perché in realtà è uno di loro, solo insicuro sulle mosse da compiere per vegliare al meglio sui concittadini.
Un mix di generi e un mix di emozioni per “Come Sono Diventato un Supereroe”
Un mix di adrenalina e fantascienza, tutto condito con un velo di romanticismo, perché come ogni storia che si rispetti il lieto fine prevede un bel bacio tra il supereroe e la sua eroina. I due colleghi, infatti, alla fine della loro esperienza al limite del drammatico (vengono anche attaccati dagli spacciatori e feriti) si sono lasciati trasportare dalle emozioni.
Netflix sceglie il cinema francese, dunque, per ampliare il catalogo e approcciarsi a un genere insolito per la piattaforma, ricco di colpi di scena e trame intriganti. Il mondo dei supereroi non è mai stato tanto in voga come in questo periodo, non ci resta che godercelo a pieno! Chissà se per Netflix sarà un successo.
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