Torta al testo umbra: le origini di una ricetta molto antica e come prepararla
Vi abbiamo parlato delle migliori ricette umbre in un precedente articolo, ora è il momento di approfondire quella della torta al testo, una delle specialità più conosciute e apprezzate del cuore verde d’Italia.
La cucina umbra è, infatti, una delle migliori cucine a livello sia italiano che internazionale e la torta al testo (chiamata anche “crescia” o “ciaccia“) è sicuramente una delle specialità umbre più conosciute.
Come tante altre ricette tradizionali dell’Umbria, anche questa è stata passata di generazione in generazione da anni, rimanendo perlopiù invariata, anche se ovviamente esistono piccole modifiche o varianti molto apprezzate.
Vediamo insieme ora la sua storia e come cucinarla!
Origini e storia
Non solo la più conosciuta tra le ricette umbre, ma probabilmente anche la più antica: le origini della torta al testo, infatti, vanno ricercate nell’antica Roma, dove si usava cuocere alimenti su di un disco di laterizio o ghisa chiamato “textum“. Da qui il nome di questa specie di focaccia che ancora oggi viene cotta usando il testo umbro, un disco circolare di ghisa di varie dimensioni e più spesso rispetto al testo romagnolo o ligure.
La torta al testo è rimasta nella tradizione della regione Umbria anche grazie al suo stretto legame con la cultura contadina. Essa, infatti, per anni veniva usata come alternativa al pane quando quest’ultimo era ancora un bene che si potevano permettere in pochi.
Diffusasi maggiormente nella provincia di Perugia, inizialmente veniva preparata utilizzando sia farina di mais che quella di grano, ed è proprio quest’ultima versione che oggi viene più apprezzata.
Come preparare la torta al testo
La crescia (così viene chiamata nella zona di Gubbio), è molto semplice ed economica da realizzare, infatti bastano:
- acqua;
- farina;
- sale;
- olio;
- Un pizzico di bicarbonato.
Con gli ingredienti appena elencati, poi, viene fatto un impasto che diventerà simile a quella per la pizza, cioè liscio e morbido.
Non essendo contemplato l’utilizzo del lievito nella ricetta, ovviamente l’impasto non necessiterà del tempo di lievitazione: il consiglio è comunque quello di lasciarlo riposare per una mezz’ora coprendolo con un canovaccio umido così da favorirne la morbidezza.
Al termine di questa mezz’ora, basterà riscaldare il testo, stendere l’impasto in maniera circolare (come per la pizza) e bucherellarlo ambo i lati con una forchetta, per poi adagiarlo sul testo per 5-6 minuti per lato, o comunque fino a cottura.
A questo punto, basterà tagliare la vostra torta a pezzetti e metterla in un cestino da posizionare in mezzo al tavolo per accompagnare primi o secondi, oppure tagliarla a spicchi e farcirla con ciò che preferite.
In Umbria esiste una vera e propria battaglia tra i sostenitori della torta con il prosciutto e quelli della torta erba (spinaci) e salsiccia: provatele entrambe e fateci sapere da che parte state voi!
Varianti
Come spiegato prima, essendo una ricetta povera la torta al testo richiede pochi ingredienti.
Ovviamente, però, nel corso del tempo ha subito alcune “modifiche” e sono nate delle varianti, che non si scostano però molto dalla ricetta originale.
Infatti, alcuni utilizzano il lievito al posto del bicarbonato, mentre altri utilizzano latte al posto dell’olio per garantire maggiore sofficità interna. Le varianti più apprezzate, però, sono quelle che prevedono l’utilizzo di uovo o parmigiano (grattugiato oppure a pezzetti) nell’impasto così da conferire maggior gusto alla crescia.
Due consigli che invece valgono per tutte le varianti sono quelli di utilizzare acqua frizzante e di stendere l’impasto lasciandolo alto almeno 1-1.5cm.
Insomma, la torta al testo è una ricetta facile, veloce, conveniente e che piacerà a grandi e piccini. Può rappresentare un pasto completo, ma è anche perfetta come accompagnamento al posto del pane.
Occhio però a fare “la scarpetta” con la torta, potreste non smettere più di mangiarla!