SKAM Italia: la recensione completa della serie tv sui giovani
Quando TIMVISION ha deciso di cancellare SKAM Italia dopo la messa in onda della terza stagione gli spettatori sono stati travolti da un’onda di delusione. Per la prima volta, forse, in Italia, il mondo degli adolescenti viene raccontato in prima persona dai ragazzi stessi e questo ha permesso alla serie di raggiungere un grande numero di appassionati tra i giovani.
Netflix, solita nelle operazioni di ripescaggio, visto il potenziale del prodotto, ha deciso di riproporre le tre stagioni sulla piattaforma, aggiungendone anche una quarta. In questo modo la serie è riuscito ad arrivare ad un pubblico meno selettivo di quello di TIMVISION, inglobando nel suo raggio d’azione universitari, genitori e adulti. SKAM Italia racconta in maniera veritiera e senza costrutti melodrammatici, le problematiche della cosiddetta generazione Z, tra amori non corrisposti, nuove amicizie e difficoltà a scuola. Skam però è molto di più: tratta le vicende dei suoi protagonisti, sottolineando la complessità della condizione dell’essere giovane al giorno d’oggi, il desiderio degli stessi di integrarsi in un gruppo per costruire una propria identità e la voglia di riscatto da un mondo adulto che non ha intenzione di comprenderli.
SKAM Italia è il remake dell’omonima serie norvegese, ma si differenzia dall’originale sia per un’inedita cronologia degli eventi narrati, sia attraverso il processo naturale di adattamento del telefilm ad una dimensione propriamente italiana. Ogni stagione narra le vicende di un personaggio diverso con l’intenzione di approfondire tematiche sempre nuove e attuali. Eva (Ludovica Martino) la protagonista della prima stagione, ha difficoltà a trovare un nuovo gruppo di amici dopo che si è innamorata del ragazzo della sua ormai ex migliore amica. Fa la conoscenza di Silvia, Eleonora, Federica e Sana, ragazze che, per vari motivi, percepiscono in egual modo un senso di emarginazione dai loro compagni di scuola. Nella forza della loro amicizia troveranno, però, gli stimoli necessari a perseguire una felicità e serenità tanto desiderata. Martino (Federico Cesari), migliore amico di Giovanni, ragazzo di Eva, scopre insiemi agli spettatori, le sfaccettature infinite di una mai univoca sessualità, grazie all’amore per un ragazzo, Niccolò, affetto dal disturbo di bipolarità.
Eleonora (Benedetta Gargari) protagonista della terza stagione, realizza di provare sentimenti, a lungo celati, per il bad boy Edo, interesse amoroso della sua amica Silvia. Eleonora cercherà di liberarsi di una serie di limiti emotivi causati da una famiglia spesso distante, in modo da riuscire ad amare, liberamente e senza più remore. La ragazza musulmana Sana (Beatrice Bruschi) protagonista della quarta stagione, dona, invece, agli spettatori un ritratto umano e intimo di cosa significhi, per una giovane donna italiana con una religione diversa dalla massa, allinearsi alle abitudini dei suoi coetanei rimanendo, allo stesso tempo, fedele alla sua religione. L’idea che SKAM Italia sia il solito prodotto italiano, melenso e un po’ scontato, viene subito cacciata via da un’estetica originale e moderna che contraddistingue la serie. Questa, profondatemene influenzata dalla grafica dei social media, risponde ad una regia che pedina i suoi protagonisti divenendo essa stessa una di loro.
Per la prima volta, forse, lo sguardo di riferimento non è quello panoramico ed inquisitorio degli adulti ma quello terreno degli adolescenti: ragazzi che, tra mille difficoltà, cercano un loro posto nel mondo, una via, a volte sbagliata, da percorrere, in assenza di figure adulte a cui rivolgersi. Il regista Ludovico Bessegato dispiega un universo adolescenziale veritiero, concedendo ai suoi protagonisti l’integrità che meritano. I giovani non possono essere rappresentati solo tramite il futile divertimento alcolico o le prime, incerte, esperienze sessuali: SKAM Italia è una possibilità per i ragazzi di riappropriarsi della profondità delle loro esperienze, raccontate a tutto tondo.
I protagonisti, a cui è impossibile non affezionarsi, restituiscono, quindi, un’immagine trionfante dell’adolescenza, in cui, nonostante gli errori e le incomprensioni, i rapporti tra i pari sono regolati da sentimenti puri di amicizia, amore e rispetto. Talvolta, infatti, quei giovani che tanto vengono criticati dai genitori, si fanno carico dei problemi delle generazioni precedenti, introiettandone traumi e ostacoli ma, con la tenacia che caratterizza il loro tempo ne escono assoluti vincitori. SKAM è un serie su adolescenti che tratta temi universali: identità sessuale, bullismo, difficoltà di integrazione. In questo periodo storico, più che mai, vale la pena parlarne anche quando si crede, ingenuamente, che quei giovani protagonisti non possano rappresentare noi stessi.
Intanto, SKAM è stato rinnovato per un’ imperdibile quinta stagione! A sorpresa ci sono alcune nuove informazioni, continuate a seguirci.