“Il libro della Bibbia”. Una moderna enciclopedia delle sacre scritture
“Il libro della Bibbia“ è un volume appartenente alla collana “Grandi idee spiegate in modo semplice” della casa editrice britannica Dorling Kindersley. Tradotta in italiano da Daniele Ballarini e pubblicata da Gribaudo editore, questa moderna enciclopedia delle sacre scritture è stata curata da sette studiosi di Teologia, e vanta la presenza delle illustrazioni minimaliste di James Graham.
La Bibbia inizia con una cinquina di libri contenuti in una raccolta che si chiama “Torah”, (“legge” in ebraico), ed è stata composta in un arco di tempo che va verosimilmente dal 1200 a.C. al I secolo d.C. La Bibbia fu inizialmente redatta solo in ebraico e aramaico; conteneva le parole rivelate da Dio e ricevute, su ispirazione, dai profeti. Nei primi secoli dopo la morte di Cristo, furono riconosciuti dalla Chiesa cattolica anche quattro Vangeli e una serie di lettere scritte in greco antico dai cosiddetti “apostoli” .
La Bibbia non è solo un libro sulla creazione del mondo e sulle conseguenze della trasgressione da parte dei suoi primissimi abitanti, gli arcinoti Adamo ed Eva. È un lungo racconto intrecciato ai vizi e alle virtù degli essere umani, alcuni largamente celebrati, altri invece totalmente deplorati. Tutto ciò fa perno su un continuo rinnovamento intergenerazionale, mentre sullo sfondo vi sono adulteri, diluvi universali e guerre tra fazioni nemiche agli Israeliti – i prediletti di Dio.
Nessuno quindi è immune all’impoverimento dell’animo: Dio è perfettamente consapevole di consegnare la sua Parola a persone spesso incapaci o di dubbia condotta. Ne sono un esempio la furbizia di Davide che uccise il marito della sua amante insabbiando le prove; oppure San Paolo che, prima di diventare un instancabile divulgatore della parola di Cristo, fu lui stesso un acerrimo persecutore dei cristiani.
Dunque cos’è che fa sì che questi comuni mortali si distinguano dalla massa tanto da meritare sempre il perdono e la grazia di Dio? Si tratta solo di un disegno già tracciato o è la loro forza di volontà che non vacilla mai a cambiare le sorti del mondo? A questa domanda non ci sarà mai una risposta certa, tranne forse che, chiunque venga investito della fiducia di Dio, deve saperla coltivare a ogni costo, pur di perdere la propria vita.
Per lo meno, questa è l’abnegazione che sospinge i credenti verso una salvezza eterna che vinca sulle cose terrene.
Sbaglieremmo però a credere che gli insegnamenti disseminati per tutta la Bibbia siano utili solo ai credenti. Su questo libro sono stati infatti condotti anche studi laici, tanto che la Bibbia non è, come tengono a sottolineare gli autori del volume, “un campo di studi riservato a professori ed ecclesiastici: ai nostri giorni, ci sono tante traduzioni che mettono il testo sacro dell’ebraismo e del cristianesimo nelle mani del pubblico interessato”.
Un pubblico quindi eterogeneo, probabilmente multietnico che, senza necessariamente professare una delle fedi sopra citate, certamente è a conoscenza dell’immenso patrimonio di questo strano, enciclopedico libro.