Nato a Denver nel 1962, più volte candidato all’Oscar come miglior regista, David Fincher è riuscito quasi immediatamente a farmi amare e osannare sia dal pubblico che dalla critica con i suoi lungometraggi. Ogni suo film è un’indagine sui vizi e virtù dell’animo umano, con un eccelso lavoro sugli attori per tirare fuori una recitazione quanto mai reale e sofferta. A metà tra il dramma e il lieto fine, le opere di Fincher riescono a far riflettere, inquietare e catturare lo sguardo dello spettatore sin dai primi minuti.
Non un cinema convenzionale il suo, con effetti speciali e azione ridotta all’osso, prettamente funzionale alla narrazione dei suoi personaggi e dei loro drammi, delle loro idee e valori, mai banale e sempre con un occhio critico verso di loro per smascherarne le debolezze e i difetti, mescolando generi e registri, David Fincher cerca di creare opere originali e mai scontate.
Ecco i 3 film più significativi di David Fincher da vedere assolutamente
Se7en (1995)
Film che porta Fincher alla ribalta, Se7en è un thriller in cui nessun personaggio è buono, ma tutti macchiati, prima o poi, da peccati umani. È un viaggio attraverso i peccati capitali, la disumanizzazione per affrontare terribili atrocità e la fragilità umana e della mente. Un film sporco, senza nessun vincitore, nessuna patinatura e morale positiva, ma tanta crudezza e un cast stellare (Kevin Spacey, Morgan Freeman, Brad Pitt).
Fight Club (1999)
Tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk è forse il film più famoso di David Fincher, diventato un cult negli anni (ma poco apprezzato all’uscita), presenta una fortissima critica alla società contemporanea, mista di violenza, crudeltà e freddo egoismo. Tra colpi di scena e azione ben dosata il film fa venire a galla, poco alla volta, tutte le ipocrisie e problematiche del mondo moderno.
Zodiac (2007)
Basato sulla storia vera del killer Zodiac che ha afflitto l’America durante gli anni ’60, il film si pone a metà tra un racconto di cronaca e una vera e propria indagine (tutt’ora l’identità del killer non è nota). Protagonista assoluto del film è l’ossessione di un singolo individuo che cercherà con tutte le sue forze di scoprire chi sia l’assassino, arrivando sull’orlo della pazzia. Il film è labirintico, senza una conclusione dove tutti i pezzi vengono messi al loro posto, trasmettendo allo spettatore tutta l’enigmaticità della situazione.
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