Classe 1935, Woody Allen a oggi è uno dei registi più importanti nel panorama cinematografico contemporaneo che, attraverso i suoi attuali 50 film (Rifkin’s Festival è la sua ultima opera attualmente e trovate la recensione qui), è riuscito a far ridere, emozionare, riflettere e, soprattutto, raccontare sé stesso sul grande schermo. Con la sua smisurata passione per il cinema (Bergman, Fellini e Antonioni sono le sue principali influenze) e il suo umorismo sottile è riuscito a mettere in scena e analizzare le mille sfaccettature umane, le nevrosi e le paure della quotidianità.
Data la sua immensa filmografia la scelta di questi 5 film non va intesa come i “migliori” in senso assoluto, ma come quelli iconici per iniziare ad apprezzare questo regista che, seppur oggi riceve non poco ostracismo nel contesto hollywoodiano, resterà probabilmente uno tra i più amati nella storia del cinema.
Prendi i soldi e scappa (1969)
Esordio alla regia con un film comico esilarante, pieno di gag memorabili che gioca continuamente con la grammatica dei vari generi, passando dal finto documentario al gangster movie, raccontando le vicende di un giovane rapinatore incapace che fallisce ogni singolo colpo in modi assurdi, il tutto accompagnato da una costante narrazione in prima persona ricca di dialoghi brillanti.
Io & Annie (1977)
Film del periodo maturo di Woody Allen (seguirà poco dopo Manhattan) che analizza minuziosamente il rapporto di una coppia danneggiata da traumi e repressioni, mettendo in luce i modi di pensare newyorchesi e californiani in un forte contesto autobiografico, in quanto questo film è un canto d’amore per la sua compagna Diane Keaton.
Manhattan (1979)
Considerata la sua opera magna, è una grandissima manifestazione d’amore verso New York, la sua città natale, in un misto di romanticismo, nostalgia e sogno. Come protagonista l’immancabile vita sentimentale di un protagonista divorziato e in cerca del senso della vita, in un percorso pieno di monologhi, riflessioni e sottile umorismo.
Crimini e misfatti (1989)
Uno dei punti più alti della filmografia di Woody Allen, quest’opera sostituisce alla provocazione e alla comicità importanti riflessioni sulla fede, sul perdono cristiano e, con un intreccio di due storie che confluiranno solo sul finale, sulle scelte morali che le persone si trovano ad affrontare nel corso della loro vita. Non un film leggero, ma che di certo accompagnerà lo spettatore in interessanti riflessioni anche finita la visione.
Midnight in Paris (2011)
In una bellissima Parigi, uno sceneggiatore in vacanza con la fidanzata è afflitto da numerosi pensieri e, una sera, si ritrova in un locale al tavolo con Bunuel, Hemingway e Picasso, come fosse entrato in una macchina del tempo. Il romanticismo lascia spazio a riflessioni sul tempo, sul desiderio di vivere il passato e sui modi per apprezzare il presente.
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