Perché sempre più giovani scelgono il lavoro da remoto?
Aumenta la digitalizzazione, cambiano le abitudini, e sempre più giovani scelgono il lavoro da remoto o diventare freelance.
Orari più flessibili, più tempo libero per sé e per i propri cari e possibilità di viaggiare lavorando: questi sono i principali motivi per cui i “millenials” decidono di evitare lavori tradizionali e orari di ufficio.
Secondo alcuni, comunque, pure il lavoro da remoto presenterebbe vari svantaggi, anche se ricerche e studi sembrerebbero dimostrare il contrario.
Prima però di capire quali sono i pro e i contro del lavoro agile e di approfondire il perché sempre più giovani lo scelgano, occorre fare una distinzione tra freelancer e lavoro da remoto.
La verità, però, è che non esiste una vera e propria differenza tra le due categorie, dato che anche i freelance possono lavorare da casa, possiamo raccogliere tutte e due le categorie nel gruppo degli “smart workers“. Potrebbero però esserci freelance che vanno in ufficio tutti i giorni e lavoratori dipendenti che sbrigano i loro compiti stando sempre a casa.
Quindi, la principale differenza tra le due categorie è puramente tecnica e riguarda i tipi di contratto che il lavoratore ha, in particolare:
- Il freelance è, di solito, un libero professionista;
- Il lavoratore da remoto è invece assunto come dipendente.
Passiamo ora ai vantaggi dello smart working, sia esso svolto come freelance che come dipendente. Come detto, chi sceglie di lavorare da casa può contare su orari più flessibili, maggiore tempo libero per sé e per i propri cari e sulla possibilità di viaggiare mentre lavora. Ciò significa che, grazie allo smart working:
- Viene azzerato il tempo speso per andare a, e tornare da, lavoro;
- Si riducono costi e stress causati da traffico e mezzi di trasporto, spesso troppo pieni di persone;
- È possibile ridurre i costi di affitto, non dovendo per forza vivere in zone centrali e costose;
- Ultimo, ma non per importanza, non c’è più bisogno di aspettare mesi e mesi per due settimane di vacanze ad agosto o dicembre, evitando così l’overtourism e aumentando il numero di posti visitabili durante tutto l’anno.
Secondo una ricerca dello Iulm, inoltre, i giovani oggi sono molto attenti nello scegliere con quali aziende lavorare. Infatti, sempre più millenials cercano nei loro datori di lavoro non solo una buona paga, ma anche onestà, trasparenza, attenzione alle principali tematiche ambientali e sociali e, soprattutto, meritocrazia e possibilità di carriera. Per questo motivo, la scelta di diventare freelance è molto gettonata, dato che permette di espandere il raggio di ricerca lavoro a praticamente tutto il mondo e di selezionare con cura con quali imprese collaborare.
Allo stesso modo, anche le aziende stesse, attraverso lo smart working, hanno accesso a milioni di talenti provenienti da qualsiasi parte del mondo, oltre al fatto di riuscire a tagliare diverse spese legate alle utenze e al tipo di contribuzione. C’è però anche chi non vede nel lavoro agile una buona idea. Infatti, secondo alcuni lo smart working limiterebbe le opportunità di crescita e i rapporti umani, oltre a “deconcentrare” i lavoratori che, lavorando da casa o da una spiaggia, sarebbero soggetti a maggiori distrazioni.
In realtà, però, nessuno studio sembra confermare che lavoro da remoto e basse performance siano collegate, mentre, al contrario, varie ricerche dimostrano che il benessere emotivo e morale dei lavoratori in smart working è nettamente migliore rispetto a quello dei dipendenti tradizionali. Per quanto riguarda i rapporti umani, infine, molte aziende, tra cui anche Facebook, hanno trovato delle “scappatoie”, creando degli spazi ricreativi per i dipendenti in modo da poter alternare il lavoro allo svago e aiutando così a coltivare i rapporti tra colleghi.
In conclusione, potremmo affermare che sempre più giovani scelgono il lavoro da remoto perché presenta più vantaggi che svantaggi, sia per quanto riguarda la vita lavorativa che per quella personale. Ovviamente, sappiamo bene che lo smart working non è sempre possibile e che non tutti lo preferiscono.
Ciò che ci piace, però, è l’ampio ventaglio di possibilità che la digitalizzazione ha portato e porterà, garantendo a tutti di poter scegliere liberamente di fare quello che più piace.