La giornata mondiale contro la siccità e la desertificazione, che cade il 17 giugno, in analogia con l’avvio del Decennio ONU per il ripristino dell’ecosistema (2021 -2030), quest’anno si concentrerà sulla trasformazione dei terreni degradati in terreni sani, ponendo quindi Italia e il “Made in Italy” al centro dell’attenzione. Infatti, una ricerca ISTAT del 2021 evidenzia come la nostra nazione sia fortemente colpita da siccità e desertificazione, soprattutto al sud, con la Sicilia come regione più a rischio.
In un paese come l’Italia, dove il settore dell’agricoltura registra un valore di 31,3 miliardi di euro l’anno (al primo posto nell’UE), combattere la siccità e tutelare l’acqua deve essere la priorità. A questo proposito, Finish e Future Food Institute, ha lanciato il progetto “Acqua nelle nostre mani”, attraverso il quale l’anno scorso hanno aiutato il Cilento in un intervento di rifunzionalizzazione di una fonte di irrigazione secondaria dedicata alla coltivazione del pomodorino giallo e che nel 2021 sposta l’attenzione in Sicilia, nella Valle dell’Etna, a supporto della coltivazione del Limone dell’Etna IGP.
Siccità e pericoli per l’agricoltura: cosa ne pensano gli italiani?
Nell’ambito dell’iniziativa a favore del Limone dell’Etna IGP, Finish ha presentato una ricerca condotta insieme ad IPSOS con la quale si è voluto indagare cosa ne pensano gli Italiani di questa tematica. In generale, nonostante emerga un’elevata attenzione alla tematica sostenibilità e all’ambiente, la preoccupazione legata all’acqua – in termini di scarsità ma anche di fenomeni atmosferici e di impatto sull’agricoltura e sulla sopravvivenza delle coltivazioni – è ancora estremamente bassa, e molto lontano dalla realtà.Infatti, soltanto il 12% si dichiara preoccupato per le forti piogge concentrate su brevi periodi e solo un allarmante 9% è preoccupato per i periodi di siccità sempre più prolungati.
Riguardo a un report EIC del 2020 che mostra come 15 miliardi cubi d’acqua all’anno vengano usati per l’irrigazione, invece, i dati sembrerebbero più incoraggianti. In particolare:
In conclusione, un buon 97% degli Italiani si dichiara preoccupato per i prodotti d’eccellenza del “Made in Italy”, credendo che le minacce principali siano la scarsità d’acqua (82%), i fenomeni atmosferici sempre più severi (57%), la siccità (51%) e la ridotta disponibilità d’acqua per l’agricoltura (31%).
Giornata mondiale contro la siccità e la desertificazione: come tutelare l’acqua per difendere l’agricoltura
Come abbiamo visto, la preoccupazione degli Italiani per l’agricoltura, settore principale del “bel paese”, e per le eccellenze agroalimentari, è alta e c’è una generale consapevolezza del problema. Il primo passo, cioè quello di capire la problematica, sembrerebbe essere stato fatto: è il momento quindi trovare delle soluzioni.
Anche in questo caso, Finish e Future Food Institute viene in aiuto, e l’occasione è appunto la giornata mondiale contro la siccità e la desertificazione del 17 Giugno.
Finish ha infatti lanciato una call for Startupsvolta a individuare progetti imprenditoriali di valore basati sulla migliore tecnologia possibile con l’obiettivo di arrivare a risparmiare, entro la fine dell’anno, fino a 100 milioni di litri acqua per la coltivazione del Limone dell’Etna IGP.
I progetti in concorso sono tutti legati all’implementazione di tecnologie innovative riguardanti Smart Farming e Smart Irrigation. Dopo un’attenta valutazione, il progetto risultato migliore è quello proposto da SmartIsland, Startup fondata nel 2014 da una donna siciliana, che celebra la propria passione per il territorio attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative capaci di rilevare i bisogni delle colture e fornendo agli operatori del settore agri-food un nuovo paradigma di approccio alla coltivazione basato su 3 assets fondamentali:
In particolare, il progetto presentato da SmartIsland per la Call for Startups organizzata da Finish in favore del Limone dell’Etna IGP, prevede l’implementazione della tecnologia Daiki: un robot di intelligenza e visione artificiale dotato di sensori di immagine e rilevamento di dati climatici e idrici grazie al quale è possibile prevenire lo sviluppo di malattie e monitorare il fabbisogno irriguo delle piante. Il progetto presentato da Smart Island sarà ora implementato e concretizzato in un agrumeto nel territorio della Valle dell’Etna.
La battaglia contro cambiamento climatico, inquinamento e problemi ambientali è ormai entrata nel vivo e il problema siccità e desertificazione è uno tra i più urgenti nonché quello che più ci riguarda da vicino.
Aziende e associazioni come SmartIsland e Finish e Future for food Institute, quindi, hanno bisogno di tutto il supporto possibile, così da poter tutelare la nostra bellissima Italia e le eccellenze del “Made in Italy”.
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