Ritorna la bella stagione, iniziano le riaperture post-pandemia, e la Via Francisca del Lucomagno si popola di oltre 200 pellegrini in un mese. La via si estende per 135km dal Lago Ceresio, al confine con la Svizzera, alla città di Pavia, precisamente alla Basilica di San Pietro in Ciel D’oro.
La scorsa stagione il cammino aveva generato pochi introiti per le economie locali, ma quest’anno la Via Francisca del Lucomagno sembrerebbe essere ripartita alla grande. Alcuni pellegrini decidono di percorrerla a pezzi durante i fine settimana, altri percorrono le otto tappe di cui è scandita tutta d’un fiato. Durante il cammino, inoltre, si possono incontrare pellegrini in bicicletta, a piedi spingendo un passeggino oppure in sedia a rotelle.
La Via Francisca del Lucomagno, infatti, non è solo stupenda da percorrere, ma il cammino è facilmente accessibile per tutti, grazie ad almeno quattro elementi caratteristici.
L’associazione “Free Wheel Onlus”, la quale ha collaborato alla realizzazione del cammino, ha certificato la Via come “accessibile”. Il percorso, infatti, è quasi privo di dislivelli garantendo una facilità di percorrenza anche ai pellegrini con mobilità ridotti.
Il turismo promosso dalla Via Francisca del Lucomagno è un turismo di prossimità, fatto di passi lenti ma scanditi o di pedalate in mezzo alla natura: questo basterebbe a rendere il percorso adatto a tutte le tasche. A chi decide di percorrere la Via, inoltre, vengono rilasciate delle “Credenziali del Pellegrino”, utili ad accedere a prezzi più bassi riservati presso le attività che hanno aderito al circuito e che sono posizionate lungo la Via, oltre al 10% di sconto sui biglietti ferroviari per le tratte che interessano il percorso.
Oltre 40 le strutture pronte a ricevere i pellegrini e restituire vigore a una ripresa dopo una stagione difficilissima e fortemente penalizzante. Una rete di accoglienza, questa, destinata ad ampliarsi nel breve periodo perché altre strutture hanno fatta domanda di inserimento nel circuito nelle ultime settimane.
La Via Francisca del Lucomagno, lungo tutti i suoi 135km, attraverso luoghi dai valori storici, naturalistici e culturali senza eguali. Tra siti Unesco, pittoreschi borghi e scorci mozzafiato si passa dal Sacro Monte di Varese all’abbazia di Morimondo per approdare alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro sulla tomba di Sant’Agostino; dalla terra dei sette laghi si arriva ai navigli milanesi fino al Ticino, attraversando cinque parchi naturali, il parco archeologico di Castelseprio e “l’isola di Toscana in Lombardia” quale è stato definito il borgo di Castiglione Olona.
La Via Franciscana del Lucomagno, quindi, può rappresentare una scelta turistica perfetta per chiunque, soprattutto in questo periodo di post-pandemia, dove il turismo di prossimità, fatto di armonia con la natura e riscoperta di alcuni dei luoghi italiani più belli, può rappresentare un punto di ripartenza.
Se decidete di percorrere la Via, per non perdervi nemmeno un passo potrete usufruire della Guida Ufficiale edita da Terre di Mezzo editore da Alberto Conte e Marco Giovannelli e dell’App gratuita per smartphone, versione Android e IOS.
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