Lo scorso mercoledì 12 maggio la Camera ha approvato il decreto “Grandi Navi” per la città di Venezia, dopo l’ok del governo a fine marzo e del Senato lo scorso mese. Il provvedimento prevede l’esclusione delle navi da crociera dalle acque protette della laguna, spostando l’attracco dei giganti natanti verso altri approdi, ancora da individuare.
L’obiettivo è quello di salvaguardare il bacino di San Marco dal passaggio delle navi di grandi dimensioni, precisamente quelle di peso superiore alle 40.000 tonnellate. Con 370 voti a favore, 16 contrari e 29 astenuti, il decreto dà finalmente il via all’allontanamento delle navi dal canale della Giudecca. Una grande vittoria per il comitato No grandi navi, sebbene al momento non ci sia ancora una vera e propria soluzione alternativa. Per ora tutte le navi non ammesse in laguna attraccheranno al porto di Marghera, almeno finché l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale non individuerà nuovi punti di attracco, che dovranno essere poi valutati e approvati.
Oltre all’estetica, il passaggio delle grandi navi nella laguna può causare problemi molto più gravi. Tutti ricorderanno lo scontro della MSC Opera del 2019 contro una banchina e un battello turistico da cui i passeggeri stavano ancora sbarcando. Fortunatamente l’incidente non aveva causato vittime o feriti gravi, ma aveva riacceso il dibattito tra il comitato contro le grandi navi in laguna e il governo. Oltre a ciò, il moto ondoso causato dal passaggio dei natanti e le polveri sottili prodotte in grande quantità dalle imbarcazioni rappresentano un pericolo sia per l’ambiente lagunare, già fragile di per sé, sia per la salute degli abitanti della zona.
L’ex ministro dei trasporti, Graziano Delrio, si era già espresso durante il suo mandato riguardo il problema dei grandi natanti nella laguna, sostenendo quanto fosse importante trovare una soluzione al passaggio delle navi da crociera, “A brevissimo cominceremo ad affrontare il problema delle grandi navi nella laguna. Va trovato un equilibrio. Bisogna intervenire con prudenza, intelligenza e delicatezza”.
Le sue richieste, però, si erano risolte in un sostanziale nulla di fatto. Ora, dopo l’approvazione del decreto, sembra che finalmente qualcosa stia cambiando, e che gli abitanti di Venezia potranno godere la bellezza della propria città senza le ingombranti navi a rovinare il paesaggio. Ma, come per ogni cosa, ci vorranno anni prima che davvero le Grandi navi non passino più da San Marco e restino fuori dalla laguna, nonostante l’ok alla legge. Di conseguenza, bisognerà aspettare che la soluzione venga messa in pratica prima di cantare davvero vittoria.
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