Ludwig Van Beethoven, 5 cose da sapere sulla sua musica. Alessandro Baricco dal teatro comunale di Ferrara
Dal 26 marzo, in occasione dell’anniversario della morte di Beethoven, su Nexo + è disponibile in esclusiva il documentario: Ludwig Van Beethoven 5 Cose da sapere sulla sua musica, presentato da Alessandro Baricco dal Teatro comunale di Ferrara. Con la pianista Gloria Campaner e i trenta giovanissimi musicisti dell’Orchestra Canova, diretti da Enrico Saverio Pagano. Si tratta di una lezione-spettacolo di e con Alessandro Baricco realizzata per il Teatro Comunale di Ferrara per celebrare Ludwig van Beethoven (16 dicembre 1770-26 marzo 1827).
Lo spettacolo di 95 minuti è prodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e realizzato grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione e in collaborazione con il Ministero della Cultura nel 2020, anno delle celebrazioni dei 250 anni dalla nascita del compositore. Sul palco del teatro settecentesco, tra i teatri di tradizione d’Italia chiusi per il lockdown, insieme a Baricco – scrittore, saggista, critico musicale, conduttore televisivo, sceneggiatore e regista – la pianista Gloria Campaner, particolarmente apprezzata per la sua versatilità, e i trenta giovanissimi musicisti dell’Orchestra Canova, tutti under 25, diretti dal coetaneo Enrico Saverio Pagano.
Se siete fan di Beethoven, se avete ascoltato (ma sarebbe più corretto dire viaggiato con) le sue opere e se come me ringraziate per il fatto che sia esistito un uomo capace di comporre un miracolo come la Nona, allora questo è il documentario che fa per voi. Un racconto appassionato, un viaggio inedito, curioso, divertente, gioioso, per scoprire cinque cose della musica del celebre compositore che non si ritrovano nelle biografie musicali o nelle enciclopedie digitali. Si entra in un teatro senza pubblico – nel pieno delle chiusure dei luoghi della cultura e dell’istruzione a distanza – e si riscopre la gioia della musica dal vivo, “il grimaldello per aprire le porte dell’anima” come dice Baricco in scena. Alessandro Baricco ‘smonta’ la musica di Beethoven, entrando dentro ai brani. Scava dentro, li racconta, li fa vivere, in un dialogo continuo con i giovani musicisti in scena.
Ma occorre avvertirvi, il documentario è senz’altro un piacere per le orecchie ma forse, e questo è il suo unico difetto, non è accessibile a tutti. Sapere un minimo di musica classica, aver ascoltato più di un compositore, sapere da quanti movimenti è composta una sinfonia classica e quanta innovazione abbia portato Beethoven è essenziale per comprendere buona parte di quanto dice Baricco. Il resto, quello che neanche chi ha studiato un po’ di storia della musica comprende, lo capiranno i musicisti di professione.
Per l’occasione, su Nexo+ sarà inoltre disponibile un’ampia selezione di contenuti dedicati al compositore, come i concerti diretti da Barenboim, Karajan e Bernstein, “Dancing Beethoven” di Arantxa Aguirre (la messa in scena in forma di balletto della Nona Sinfonia di Beethoven, coreografata da Maurice Béjart), il concerto di Martha Argerich e Renaud Capuçon a interpretare, tra gli altri brani, anche la “Sonata a Kreutzer” e la sinfonia n. 8 di Beethoven e il concerto “Beethoven Trios – Daniel & Michael Barenboim – Soltani”.
Una cosa è certa, vedere un’orchestra in un bellissimo teatro come il comunale di Ferrara in questo periodo è senz’altro commovente. Sentire la musica di Beethoven fa bene all’anima e ripensando al periodo storico in cui ha operato, e al senso che aveva la sua musica, il fatto che guardasse al futuro e anche oltre è confortante perché ci invita a fare altrettanto. Ogni sinfonia è una storia a sé, in questo documentario si approfondisce il senso della Quinta e di alcune delle sue sonate più importanti ma io voglio chiudere questa riflessione riferendomi alla Nona, così come ho cominciato.
La nona inizia con il modello classico e termina con l’inno alla gioia (uno dei temi affrontati da Baricco nel documentario, la felicità) che vuole dire: fin ora è accaduto questo, adesso è ora di cambiare, guardiamo avanti.