Nella splendida cornice della MAG | More than an Art Gallery di Padova si è tenuta l’inaugurazione dell’archivio storico della Francis Bacon Collection. L’evento ha coinvolto vari momenti e diverse partecipazioni, su tutte la forza del tratto di Francis Bacon nelle venti opere esposte in permanenza e la raccolta di ventun capolavori informali, provenienti dalla raccolta d’arte “VAF Stiftung” di Walter Volker Feirabend, suo fondatore, in mostra fino al 31 marzo 2021. L’unione tra la forza e la drammaticità dei disegni con l’armonia cinetica, il gioco visivo delle forme del “Gruppo N” di Padova, sono i contenuti principali che si possono ammirare al MAG, la piattaforma culturale che intende promuovere l’arte contemporanea e moderna in diverse esposizioni e iniziative, coniugando la parte bibliografica con quella visiva.
L’intento del progetto è stato quello di conferire valore all’arte in spazi esclusivi e trasversali, la stessa trasversalità che ha contribuito a sollecitare la sinergia di figure come Serena Baccaglini, direttrice del comitato scientifico della Francis Bacon Collection, Umberto Guerini, memoria storica della collezione e Claudio Furio Colombo, fondatore della società di advisory Colombo&Partners, in questo progetto unico.
È stato infatti presentato il primo volume del catalogo ragionato “The Francis Bacon Collection”, a cura di Scripta Maneant, contenente più di 700 opere dell’artista irlandese, in alta definizione. Più volte è stato sottolineato, dalle figure principali, l’obiettivo di tutto il gruppo: lasciare da parte l’aspetto puramente economico, per valorizzare la collezione e proporla al pubblico, mettendo al centro l’interesse vero per le opere. Come suggerisce Umberto Guerini, si tratta di “Fare finanza”. Seguendo tale intento, infatti, è stato presentato il fondo di investimento dedicato alla valorizzazione di un nucleo di capolavori diversificati della Francis Bacon Collection, ad opera di Claudio Furio Colombo. L’impegno collettivo ha saputo congiungersi in un progetto culturale diversificato proponendo un’idea alternativa di “collezione d’arte”: avvicinare il pubblico a opere straordinarie, capaci di stordire e di imprimere un segno marcato nella mente e nell’occhio di chi le guarda.
Superato l’ingresso della galleria si apre lo spazio dedicato all’artista irlandese: ritratti, crocifissioni, volti di papi; dalle opere si leva una forza e un contrasto straordinari. Bacon conosce l’Italia e le caricature di Leonardo, di Guercino da cui ne trae ispirazione, aggiungendone il suo personale contenuto tragico. I volti esprimono una forza dirompente, contrassegnate da una linea scura, spezzata; i personaggi trasmettono la carica emotiva dell’artista, provata nel preciso istante di realizzazione. L’elemento che accomuna i disegni è la centralità della figura umana, la sua forza straordinaria, lo sguardo, “le bocche urlanti”, quell’urlo che ancora oggi si percepisce alla vista dei volti contorti, violenti.
L’illuminazione chiara, il gioco di specchi, le pareti bianche, le cornici dorate che compongono l’allestimento, risaltano i colori vivaci di alcune opere, sottolineando maggiormente la loro presenza e grandezza, i riflessi sovrastanti ne amplificano la potenza cromatica. I soggetti in bianco e nero, riuniti in un unico spazio parietale, hanno in essere quell’energia non ancora pienamente espressa, ma accennata dell’espressione, Bacon trasmette quella sofferenza, quella forza tragica tramite un segno netto, senza cancellature o esitazioni. La sua tecnica è già un “urlo” che si propaga dalle opere al visitatore, attraendolo e inquietandolo allo stesso tempo. Trepidazione, forza, impatto sono le caratteristiche delle opere esposte in questa galleria, tutta giocata sulle tonalità oro e sulle trasparenze sapientemente disposte e pensate.
Accanto a quest’esposizione, proseguendo lungo il percorso interno, è stata predisposta la visita a ventun opere informali. Rispetto alle precedentemente, in questo caso la forza dei capolavori sta nella dinamicità, nel movimento, nella disposizione delle forme e dei colori. Gli artisti esposti sono: Getulio Alviani, Giancarlo Bargoni, Alberto Biasi e Rocco Borella, Corrado Cagli, Franco Costalonga, Lucia Di Luciano, Walter Fusi, Aldo Galli, Riccardo Guarneri, Francesco Guerrieri, Edoardo Landi, Elio Marchegiani, Enzo Mari, Umberto Mariani, Bruno Munari, Atanasio Soldati, Grazia Varisco, Luigi Veronesi, Giorgio Villa, Gianfranco Zappettini.
Walter Volker Feirabend afferma, “La mostra che ho pensato per gli spazi di MAG rappresenta una selezione della vastissima raccolta d’arte italiana della “VAF Stiftung”, da me fondata, che annovera 2.200 opere esclusivamente di artisti italiani. Con opere che continuano ad affermare la loro attualità, l’esposizione evidenzia l’evoluzione e l’affermazione dell’astrazione geometrica in Italia, dagli anni Trenta agli anni Settanta, passando dal costruttivismo, dall’arte programmata, strutturale e cinetica, sino alle esperienze avanguardistiche del “Gruppo N” di Padova.”
L’impegno di questa fondazione è stato quello di riunire opere importanti ma informali, ridando visibilità ad artisti capaci di “parlare” tramite la geometria e il movimento. Materiali diversi, soggetti astratti, forme che cambiano, tagli visivi, il gioco tra dimensioni opposte e le ripetizioni di trame e motivi diversi sono le particolarità che si possono osservare in ogni composizione. Dal panneggio accurato, ai giochi di luce metallici, dalla linea in movimento ai contrasti fissi che danno l’impressione cinetica: i soggetti si scompongono per poi trovare una collocazione unica alla vista umana. Una delle più grandi sfide è quella di saper conferire moto e azione tramite una figura statica, ripetuta, ed è esattamente ciò che queste composizioni, in forme diverse, offrono a chi si sofferma su esse.
INFO:
FRANCIS BACON COLLECTION | ARCHIVIO STORICO
Padova, MAG | More Than an Art Gallery
Piazzetta Bussolin 17, Padova – Veneto
Ingresso libero su appuntamento
Tel. +39 3482379829;
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