Gianni Dova a Milano: una mostra a Casa Museo Boschi Di Stefano

Gianni Dova Milano mostra, dipinto astratto
Vulcano, (1956), olio e smalto su tela, 125×135 cm. Milano, in deposito al Museo del Novecento, inv. 493

Gianni Dova a Milano: in mostra alla Casa Museo Boschi Di Stefano La prima stagione di Gianni Dova, fino all’11 aprile 2021.

Gianni Dova è uno dei protagonisti della pittura a Milano a metà del secolo scorso. Nasce a Roma nel 1925, ma già negli anni ’40, dopo che si era spostato a studiare all’Accademia di Brera, entra in contatto giovanissimo coi coniugi collezionisti Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. La loro splendida residenza di via Jan diventerà nel corso degli anni l’inestimabile scrigno d’arte che possiamo ammirare oggi. Tutto è stato donato al Comune come Casa Museo e alcuni dei pezzi più rappresentativi della collezione sono esposti al Museo del Novecento.

Gianni Dova Milano mostra, opera d'arte, dipinto con uccelli gialli e rosso
Uccelli pasquali, (1947), olio su tavola, 21,5×33,5 cm_Foto Riggiardi

La prima stagione di Gianni Dova è allestita a Milano al piano terra di Casa Boschi Di Stefano, dove aveva sede la Scuola di Ceramica. Le opere del pittore si inseriscono in questo ambiente rarefatto, sospeso nel tempo. Troviamo ancora sia le ceramiche e le terrecotte finite, sia gli strumenti e gli scaffali pieni: barattoli, attrezzi, piatti, tazze, bicchieri, pennelli, grembiuli. Tutto rimasto così com’era dal giorno che la scuola ha chiuso.

 

Le opere in mostra fanno naturalmente parte del nucleo messo insieme dai Boschi Di Stefano durante gli anni di lungo e denso rapporto col pittore, così come era loro abitudine con molti artisti.
Dal 1945 iniziano ad acquistare tele, carte e tavole che rappresentano appunto La prima stagione di Gianni Dova, ricca di richiami alla pittura di Picasso, al cubismo intriso di note realiste, con colori spesso caldi.

 

Si notano però già alcuni tratti di quella che diventa la cifra stilistica surreale e astratta di Gianni Dova, ormai immerso nella cultura della Milano post bellica. Alla fine degli anni ’40 incontra lo Spazialismo di Lucio Fontana: assolutamente astratto, spinto ai limiti della materia pittorica e scultorea per indagare la luce e lo spazio.

 

Ecco che Gianni Dova ha una svolta “esplosiva”: inizia ad avvicinarsi alla Pittura Nucleare di Enrico Baj. Compaiono sulla tela forme organiche guidate dall’esplosione del colore materico, come lo scoppio di una bomba atomica, ma anche globuli e grovigli che ricordano il mondo microscopico della cellula e del nucleo. Un dualismo fra vita e morte che richiama forme acquatiche, primordiali, crisalidi e altre stadi di vita in potenza, pronta a sbocciare.

 

Il passo successivo dell’arte di Gianni Dova, come vediamo in mostra, è caratterizzato da un ritorno a una figurazione meno astratta. Si riconoscono personaggi, animali, insetti, a volte buffi, ma sempre intrisi di mistero e vena surrealista. Gli ambienti sembrano paesaggi inquieti, anche se il colore, spesso nei toni del blu e del verde, riesce a trasmettere luce ai nostri occhi.

Gianni Dova Milano mostra, 3 dipinti astratti macchie scure sfondo azzurro

La mostra e il catalogo, edito da Skira all’interno della collana “Visti da vicino”, sono curati da Cristina Casero, con la collaborazione di Roberta Sara Gnagnetti.

INFO
La prima stagione di Gianni Dova.
Opere della Collezione Boschi Di Stefano
Casa Museo Boschi Di Stefano
Milano, via Giorgio Jan 15

Fino all’11 aprile 2021
Apertura da martedì a domenica, ore 10 -17.30 (ultimo ingresso 17.00)

Ingresso gratuito, prenotazione non obbligatoria