Il Fantasma della Verità. Arriva il secondo appuntamento con Camere Nascoste.
Cosa accade dietro le quinte di uno spettacolo?
Come lavorano attori e regista alla messa in scena di un testo?
Forse il processo creativo è anche più interessante del risultato finale e, quasi sempre, dietro le quinte vi sono cose ben diverse da quelle che alla fine vediamo in palcoscenico. Proprio come nella vita. Perché il Teatro è metafora della vita, dice tutto e anche di più e l’Arte serve all’uomo come l’ossigeno perché la società si forma, pensa e si evolve grazie all’Arte.
Arriva il secondo appuntamento con Camere Nascoste. Svelare il teatro a porte chiuse: Il Fantasma della Verità curato anche questo dal regista e videomaker Lucio Fiorentino. Il lavoro è prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale che, come molti altri in Italia, ha voluto agire continuando a promuovere progetti e attività artistiche durante questo secondo periodo di chiusura dei teatri seguendo la forte accelerazione alla trasformazione digitale, per implementare l’offerta e soddisfare la domanda emergente su piattaforme multicanale. Ma anziché darsi solo alla messa in scena in streaming come hanno fatto alcuni ha preferito servirsi di un altro mezzo narrativo, quello del documentario per veicolare il teatro.
I tre docufilm prodotti dal TST e realizzati in questi mesi di distanza forzata dal pubblico, quando a porte chiuse, appunto, il lavoro dell’ente e degli artisti è proseguito con continuità.
Il Fantasma della Verità è dedicato a Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, con la regia di Filippo Dini. Lo spettacolo, che doveva debuttare durante le feste di fine anno, è stato trasmesso in streaming nello stesso periodo con un ottimo riscontro di visualizzazioni. Con la messa online, dal 12 febbraio 2021, del docufilm dal titolo Il fantasma della verità è possibile scoprire il dietro le quinte della messa in scena e seguire le interviste ai suoi protagonisti.
Anche in questo caso Fiorentino ha seguito i protagonisti durante le prove dello spettacolo che si sono svolte al Teatro Carignano in questi mesi e, attraverso filmati e interviste, restituisce pensieri ed emozioni degli interpreti e di coloro che hanno lavorato alla messa in scena degli spettacoli.
La materia in gioco è questa volta tutta italiana con una delle opere più famose di Luigi Pirandello, Così è (se vi pare). Il testo racchiude in sé, già dal titolo, tutta l’attualità dei nostri tempi e quello spasmodico bisogno di sapere a ogni costo la verità. Una verità che non potrà mai essere compresa a pieno perché, e ce lo insegna proprio Pirandello con questo testo, esistono diversi punti di vista su una stessa questione.
La parte interessante di questo documentario sullo spettacolo è la riflessione del regista e degli interpreti su Pirandello. Un autore, dice Dini, di cui tutti gli altri autori, scrittori e critici hanno sempre parlato e scritto tanto ma si sa molto poco di cosa ne pensano gli attori e questo documentario ci dà la possibilità di scoprirlo.
Sarà possibile addentrarsi nel making of dei documentari attraverso il sito www.teatrostabiletorino.it e i principali social (Facebook e Instagram): foto, brevi clip, battute per cogliere la missione di un teatro e dei suoi lavoratori, un impegno costante, anche quando la scena è preclusa allo sguardo degli spettatori.
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