Il Thriller psicologico “Fino all’ultimo indizio” arriverà prossimamente in Italia con un cast eccezionale composto da tre premi Oscar, Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto. “Fino all’ultimo indizio” (titolo originale The Little Things), racconta la storia di Joe Deke (Denzel Washington), un poliziotto che, dopo lo stress e l’esaurimento dovuti a un triplice omicidio irrisolto, che gli è costato una sospensione e un divorzio, si è trasferito in provincia. Il film riprende dal suo ritorno a Los Angeles per quello che doveva essere un rapido incarico e invece si ritrova invischiato in un’indagine, seguita da un giovane e ambizioso detective, Jim Baxter (Rami Malek), su un serial killer, un caso simile al suo precedente. In breve tempo capisce che il colpevole è lo stesso serial killer, Albert Sparma (Jared Leto), che gli ha distrutto la vita e inizia così a collaborare alle indagini per poterlo finalmente catturare e mettere a tacere i tanti fantasmi del suo passato che ancora lo ossessionano. Insieme si troveranno a scavare nel profondo della mente di Albert per scoprire se è lui il responsabile degli omicidi di alcune giovani donne.
Il racconto è spaventoso, lo stile del regista è quello di farti sprofondare nella psicologia dei personaggi piuttosto che sulla vera e propria risoluzione del giallo, così ci scontiamo con le ossessioni che gravitano attorno ai protagonisti, come i fantasmi di Washinton che fanno scivolare nello stesso imbuto psicologico anche Malek, mentre il serial killer di Leto gioca con loro come il gatto col topo mandano in crisi anche gli animi più tenaci.
La forza del film sta anche nell’immergersi nell’arco narrativo in cui è ambientato, ovvero agli inizi degli anni ’90, lo stesso scrittore-regista John Lee Hancock ha dichiarato di aver scritto questa sceneggiatura in quegli anni, quindi le procedure e le tecniche di investigazione mostrate sono vere come lo erano nel 1990. La sceneggiatura è rimasta in un cassetto per molti anni, fino a quando il produttore Mark Johnson lo ha convinto a tirarlo fuori e rimetterci mano, “Dopo tutti questi anni è praticamente un pezzo d’epoca, infatti nel 1990, quando la storia è ambientata, non c’erano ancora tutte le tecniche per il DNA. Sono cambiate molte cose nella criminologia”, ha detto Hancock, “Sono tornato indietro e ho tirato fuori alcune delle cicche da CSI, cose che all’epoca erano innovative e la gente non le aveva viste prima”. “È stato bello tornare a lavorarci e non ho fatto molte modifiche, ho ripulito un po’ i dialoghi.
“Si tratta di una grande sceneggiatura, che parte dalle classiche detective story per prendere strade nuove e raccontare di tre personaggi che sono tutti, in qualche modo, compromessi,” aggiunge Johnson. “E guardare questi tre attori interpretarli è stato un privilegio”.
Chissà se noi potremo vederlo al cinema o, come ultimamente sta accadendo anche per le grandi pellicole, lo vedremo sulle piattaforme in streaming. Tante case di produzione si stanno chiedendo: il pubblico pagherebbe per vedere un nuovo film sul grande schermo se potesse guardarlo a casa comodamente sul proprio divano? Prima della pandemia la risposta dei lavoratori dello spettacolo e dei puristi del cinema sarebbe stata un sonoro “no”.
Eppure Hollywood sta scoprendo che in questo momento la risposta è: più o meno, “Fino all’ultimo indizio” ha superato le classifiche del box office, debuttando con 4,8 milioni di dollari in 2.000 sale in Nord America, quando allo stesso tempo era disponibile per gli abbonati di HBO Max per una quota mensile inferiore al costo di un biglietto del cinema. In tempi normali questi incassi sarebbero un disastro, ma a oggi, con la pandemia ancora in corso e con le sale cinematografiche chiuse in quasi tutto il mondo, il film si classifica come uno dei più forti nella prima settimana di lancio in tempi di Covid. HBO Max non ha riferito quanti spettatori hanno optato per lo streaming, tuttavia, la Warner Bros, hanno detto che il film “è salito immediatamente al numero 1” su HBO Max.
Mentre nei paesi dove HBO Max non è ancora disponibile ma è possibile andare al cinema, “Fino all’ultimo indizio” ha esordito con 2,8 milioni di dollari in 18 paesi, il film d’azione vietato ai minori ha avuto il miglior risultato in Russia con 1,1 milioni di dollari, seguito dall’Arabia Saudita con 871.000 dollari. In attesa che “Fino all’ultimo indizio” arrivi anche in Italia ci poniamo la domanda se potremo andarlo a vedere al cinema oppure dovremo optare per lo streaming.
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