La casa editrice Franco Maria Ricci ha riacquistato il marchio FMR, sinonimo in tutto il mondo di editoria di qualità e di eleganza made in Italy e titolo di una rivista d’arte che ha fatto storia. Negli ultimi anni della sua vita Franco Maria Ricci, editore e grafico con amici e ammiratori sparsi nei cinque continenti, nutriva un sogno ostinato: recuperare tre lettere dell’alfabeto che aveva perduto.
Si trattava delle sue iniziali, FMR. Con quel marchio aveva battezzato centinaia di libri meravigliosi e la più bella e diffusa tra le riviste d’arte, ma a un certo punto, per realizzare un altro sogno, la costruzione del Labirinto della Masone, il più vasto del mondo in siepi di bambù e sede della sua collezione d’arte, lo aveva ceduto.
A volte i sogni si avverano quando il sognatore non c’è più. Accadde a Mosè, che non fece in tempo a raggiungere la Terra Promessa; è accaduto anche a Ricci: il 29 dicembre 2020, al termine di una lunga e delicata operazione condotta da Paolo Capretti, che lo ha sempre assistito nelle questioni amministrative e finanziarie, è stato firmato l’atto notarile che ha sancito il ritorno del marchio alla casa del suo creatore.
Sarebbe stata grande festa, se ci fosse stato Ricci. Non c’era: se n’è andato nel settembre del 2020, uno dei tanti, illustri e no, che l’anno scorso ci ha portato via… Tra le sue carte, è stato ritrovato questo appunto: “Come l’uccello Fenice o come la rosa che Paracelso fece rifiorire dalle sue ceneri, anche la mia rivista, FMR, risorge: eadem sed non eadem, la stessa ma non la stessa, come dicevano i latini della Fenice. Tredici anni fa passò in altre mani, poi in altre ancora. Ricordo che nell’ultimo numero curato da me firmai il commiato dai lettori con una rosa dai petali spezzati. Da allora ho costruito un gigantesco Labirinto che è anche un luogo di Meraviglie; ma sento che, senza quella rosa, qualcosa manca. Per questo tento di ripetere lo strano miracolo di Paracelso: la resurrezione di un fiore, del suo profumo”.
“Sicuramente si trattava di parole che pensava di usare per presentare la nuova FMR” dice Laura Casalis, la moglie di Ricci. “Ci pensava ogni giorno. Quel sogno fa parte dell’eredità che mi ha lasciato e io lo sento come una clausola che istituisce un obbligo. FMR rinascerà, sia come casa editrice che come rivista. Prima di essere la moglie, sono stata l’allieva di Ricci, maestro severo e rigoroso; il bisogno di dimostrare che il suo insegnamento non è andato sprecato è per me imperativo. Certo ho bisogno di aiuto. Voglio il meglio. Mi affiancheranno nella ricerca Edoardo Pepino, che oggi dirige il Labirinto della Masone e una giovane squadra che si metterà al lavoro guidata da alcuni storici collaboratori e amici della casa editrice”.
“Si preparano libri nuovi e soprattutto il Numero Zero di FMR al suo secondo avatar”, annuncia Laura Casalis, “e, chissà, anche il recupero di alcuni fra i volumi più belli e famosi firmati da Franco Maria Ricci, nella maggior parte dei casi spariti da tempo. Questo triste inverno della pandemia è propizio ai sogni e ai progetti. Avverto, a intermittenze, un frusciare di nuove idee, che promettono una fioritura generosa. Adesso siamo in grado di partecipare alla ripartenza con un marchio glorioso. Ne sono felice. Di sicuro ne sarebbe stato felice anche Ricci”.
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