The Undoing, la miniserie con Nicole Kidman e Hugh Grant non passa l’esame
The Undoing, la miniserie HBO con protagonisti Nicole Kidman e Hugh Grant, uscita su Sky il 25 ottobre e diretta dal premio Oscar Susanne Bier, sembra avere tutto quello che si cerca in un thriller psicologico con buon climax narrativo, sobrio e raffinato. Per le 6 puntate da 50 minuti l’una di cui è composta, vengono trattati i più classici temi del thriller: omicidio, segreti, bugie, relazioni celate, matrimoni in bilico, privilegi e manipolazioni. Inoltre la scenografia, la fotografia, la colonna sonora sono perfette, insomma ci si aspetta tanto da una serie come questa e non manca davvero nulla… o forse sì…
The Undoing è basato sul romanzo del 2014 “You Should Have Known” di Jean Hanff Korelitz, pubblicato in Italia nel 2016 col titolo “Una famiglia felice”.
Come per la miniserie la storia è incentrata sulla figura di Grace (Nicole Kidman), una terapista con una vita apparentemente perfetta a cui ruota attorno la sua famiglia, composta da Jonathan (Hugh Grant), il suo bel marito e medico di successo e il loro giovane figlio, Henry. Grace ha costruito quella che pensa essere una casa amorevole e sicura dove tutto sembra calibrato per apparire immacolato, la classica famiglia in cui tutti sognano di vivere.
Si può dire che la forza di The Undoing stia proprio nel saper scardinare pezzetto per pezzetto questa facciata di perfezione tanto che la scoperta del malfatto, del movente, delle bugie e del colpevole, diventano secondarie rispetto alla violenta presa di coscienza della realtà delle cose, la consapevolezza arriva come un tuono quasi assordante.
Non a caso il fatto che Grace faccia la psicanalista attrae lo spettatore in un processo psicologico che ruota attorno al saper prendere le decisioni giuste piuttosto che tendere a interessarsi all’omicidio stesso. Proprio all’inizio del primo episodio Grace ammonisce una delle sue clienti in terapia per aver confuso le aspettative con la realtà. “Sto solo dicendo che c’è un particolare tipo di persona con cui vuoi stare e forse sei un po’ troppo veloce a vedere quella persona negli uomini che incontri, invece di vedere cosa c’è realmente”.
L’etica della percezione è esattamente al centro della serie, che vede collegarsi alle vite perfette di Jonathan e Grace anche quella di un’altra mamma dell’elegante Reardon School, dove va loro figlio. La storia dell’altra mamma, Elena Alves (Matilda De Angelis), è un po’ diversa, il suo di figlio è in quella costosa scuola grazie a una “borsa di studio”, si scontrano così due facce della medaglia, da una parte l’elite di New York dove girano tantissimi i soldi, le carriere sono importanti tanto quanto le relazioni e in cui Jonathan e Grace sono perfettamente centrati. Dall’altra una giovane donna che vive a Harlem e ha una vita tutt’altro che perfetta.
Proprio questa centratura sbatte Grace nell’occhio del ciclone quando si trova invischiata nel caso di omicidio di Elena Alves, che minaccia di scuotere le fondamenta stesse della sua vita perché ad essere accusato è proprio il suo perfetto marito.
L’intera serie è illuminato dalla luce naturale che ci ricorda quanto i segreti rimangono nell’ombra solo per un po’, il sole arriva sempre. Insomma, la storia racconta di Grace del suo avere tutto e del perdere tutto in un attimo, il lavoro, il marito, la ricchezza, già dal primo episodio di The Undoing si capisce che la sua vita è un enorme castello di carte. Lo stesso si può dire di tutta la serie, ad ogni passo The Undoing vuole essere percepita come una serie di prestigio, ha un cast di serie A, una produzione di altissimo valore, un omicidio misterioso e perfetto, The Undoing vuole essere visto come un grande prodotto con una produzione importante ma senza dire nulla di importante, manca di classe proprio nella trama. Questo perché troppo spesso è molto più interessata a raccontarci la ricchezza dei personaggi che a sfruttare la storia e così, ad un certo punto anche lo spettatore, come i pazienti di Grace, sono più interessati solo all’immagine in superficie. Certo, per tutte le 6 puntate continui a chiederti, “Chi ha ucciso Elena Alves?”. Ma ad un certo punto non è poi così interessante nemmeno quello, se state cercando uno show con un succulento mistero indorato da una produzione ottima allora va bene, all’inizio ci sono un sacco di domande lasciate in sospeso che attendono risposte e colpi di scena curiosi, ma man mano che la serie prosegue, le svolte intriganti si rivelano sempre meno interessanti. The Undoing è senza dubbio una piacevole distrazione per chi cerca un ottimo prodotto (ovvero ben fatto) per passare qualche serata in spensieratezza, ma esattamente come per le vite apparentemente perfette dei suoi personaggi, alla fine non regge il colpo sotto esame.