Ginny & Georgia è la nuova serie Netflix in uscita sulla piattaforma il 24 febbraio, per farvi un’idea, immaginate Gilmore Girls ma con più tette e un retroscena allolutamente dark. Netflix ha condiviso online le prime foto ufficiali del nuovo dramma che racconta la storia della liceale Ginny (Antonia Gentry) e di sua madre, la trentenne Georgia, interpretata da Brianne Howey, dopo che si sono trasferite in una noiosa cittadina del New England, un trasferimento dovuto a causa della morte del marito di Georgia. Il quartiere è raffinato e i vicini sono particolarmente interessanti, soprattutto il tenebroso ragazzo che abita nella casa accanto a quella di Ginny e cattura la sua attenzione, in un gioco di sguardi e di incomprensioni tipiche dei teenager, po c’è un dolcissimo ristoratore a cui non piace vestirsi elegante ma preferisce la sue camice in flanella, il quale ha un’affinità particolare con Georgia e un sindaco davvero molto sexy, ma serie e piena di riferimenti alla cultura pop come, questo è un primo stato che nasconde sotto un mondo di segreti, bugie e oscure verità.
La creatrice, Sarah Lampert e la showrunner Debra J. Fisher, sono state certamente ispirate dall’amata drammaturgia madre-figlia, “Sono due personaggi molto forti e divertenti”, dice Lampert. “Ma attingono anche al delizioso mondo delle Mean Girls con l’arguzia di Buffy o Veronica Mars e il mistero alla Pretty Little Liars. Abbiamo fatto molti omaggi, ma alla fine ci siamo chiesti: “Come facciamo a rendere questo show moderno? Fisher dice. “Come possiamo combinare tutti questi elementi interessanti?”
La svolta per differenziare Ginny & Georgia è stato quello di non rifuggire da argomenti come la salute mentale e il razzismo, molte delle storie sono basate sulle esperienze reali della Lampert e della Fisher, oltre che degli attori, mentre le scene sensibili sono state create con l’aiuto di psicologi che potevano garantire che fossero oneste e accurate. Il loro obiettivo era quello di onorare il potere delle esperienze e delle relazioni che si anno in età giovanile, sia che si tratti di rapporti tra amici, del ragazzo sexy della porta accanto o delle nostre mamme, “Penso che le relazioni che si creano a 15 anni siano quelle fondamenta per definire la persona che sei e quella che dimostri di essere”, dice Lampert, “abbiamo continuato a basarci su cose che ci sembravano vere, quella è stata la nostra Stella Polare”.
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