Se ancora non riesci a toglierti dalla mente la serie Bridgerton, la prima serie di Netflix di Shondaland, benvenuto nel club!
Il dramma di successo in costume si svolge in Inghilterra all’epoca della Reggenza e segue le vicissitudini nell’alta società della famiglia Bridgerton, momento in cui la figlia maggiore, Daphne, entra nell’intricato meccanismo del debutto in società con lo scopo di trovare marito. Lo sceneggiato è basato su una serie di libri della scrittrice Julia Quinn, la prima stagione attinge principalmente dal romanzo The Duke and I (Il duca e io), il libro inaugurale della serie. Tuttavia, ci sono molte differenze tra la storie e le parole originali della Quinn, anche se la stessa autrice ha molto apprezzato la serie proprio per la sua originalità.
Mentre aspettate la seconda stagione di Bridgerton possiamo dare una sbirciata alle 11 differenze tra la serie TV e i libri, prima di proseguire a leggere, mi raccomando, finite di vedere la prima stagione perché ci sono SPOILER.
Tanto per cominciare il colour-blind è presente solo nel cast della serie Netflix, una scelta fortemente voluta da Shonda Rhimes ma non è ovviamente rappresentativa dell’alta società inglese dell’epoca, considerando che la schiavitù non finì prima del 1833. Sicuramente la scelta però è stata molto apprezzata, soprattutto per dare un po’ di giustizia alla storia che non è stata altrettanto giusta e riflettendo il mondo di oggi (o quello che vorremmo).
Come si incontrano Simon e Daphne. Nell’Episodio 1, Daphne Bridgerton e Simon Basset, il Duca di Hastings, si incontrano/scontrano a seguito di uno scomodo dialogo tra Daphne e il suo implacabile e odioso corteggiatore Nigel Berbrooke. Tuttavia, in The Duke and I, Simon spia Daphne mentre ha una spiacevole conversazione con Berbrooke e viene in suo aiuto dopo che la ragazza lo ha colpito con un pugno. Questo alterco non avviene nella serie fino all’Episodio 2.
La balbuzie di Simon. La storia della balbuzie del Duca di Hastings si interfaccia in modo simile sia nei libri che nella serie Netflix, ma nei libri è ancora presente fino all’età adulta, tanto che questo complica persino il suo rapporto con Daphne, poiché non vuole balbettare davanti a lei né trasmetterla ai loro eventuali figli. Alla fine Simon finisce per fidarsi abbastanza di Daphne perché lei lo veda per quello che è, il che è stato un grande passo avanti per la loro relazione.
Simon non era un pugile. Per quanto riguarda le scene a petto nudo di Simon sul ring, che sono un punto fondamentale per la serie di Shonda, sono in realtà assenti dai libri della Quinn. Simon non si avvicina a molte persone nei libri a causa della sua balbuzie, ma visto che quella parte della trama è stata modificata nella serie TV, gli sceneggiatori di Bridgerton hanno aggiunto la storia del pugilato.
Anthony sapeva della bugia di Simon e Daphne. Nei libri Anthony non è così protettivo e prepotente come fratello maggiore di Daphne. Infatti, Daphne e Simon gli raccontano il loro stratagemma, che lui accetta di tenere segreto a patto che i due non siano mai da soli. Ma quando li becca a fare sesso in giardino diventa furioso e sfida Simon a duello.
Daphne non è una novità sul mercato dei matrimoni. Mentre la serie Netflix segue Daphne all’inizio della sua ricerca di un partner per tutta la vita, i libri la trovano al suo secondo anno sul mercato dei matrimoni. La regina non è così affascinata di Daphne e di certo non la definisce il “diamante della stagione”. Tuttavia, un tema simile sia nella serie che nei libri, è come Daphne faccia fatica a trovare un pretendente tanto da cominciare una pseudo-relazione con Simon per aumentare le sue possibilità.
La controversa scena di sesso/stupro nel libro è più inquietante. Il disaccordo tra Daphne e Simon sull’avere figli è ancora una parte importante della loro relazione nel libro “The Duke and I”. Nella serie Netflix, dopo che lei si rende conto che Simon si tira indietro durante l’atto sessuale così da rendere impossibile rimanere incinta, Daphne si mette sopra di lui in modo da assicurarsi che lui non si divincoli, nonostante le chieda di aspettare. Ci sono state molte critiche rispetto a quella scena proprio per il diritto al consenso, ma nel libro la situazione è ancora più oscura: Simon è ubriaco e addormentato quando Daphne lo costringe concludere l’atto. I lettori hanno interpretato la scena come uno stupro a sangue freddo, Regé-Jean Page ha detto che “era molto contento che nel programma televisivo ci fosse una scena diversa da quella del libro”.
La signora Featherington è una vedova. Nei libri il signor Featherington non esiste e di certo non è dipendente dal gioco d’azzardo, la signora Featherington è già vedova. Quindi, l’arco narrativo della storia del marito che muore alla fine della stagione e lascia la famiglia finanziariamente instabile non è presente nei libri.
Nessuno eredita Featherington House. A giudicare dalla sgradevole reazione della signora Featherington nei confronti di chi erediterà il patrimonio del suo defunto marito si percepisce che non si tratti di qualcuno a cui lei è affezionata. Poiché però non c’è una premessa di questo accadimento nei libri della Quinn, il destino della loro tenuta è un significativo cliffhanger della prima stagione.
Il rapporto tra Marina Thompson e Colin. Nei libri si segue a malapena la storia di Marina Thompson e quando viene menzionata nel quinto libro, “To Sir Phillip, With Love”, è solo la defunta moglie di Phillip, ciò significa che tutta la sua storia, compresa la gravidanza e la relazione con Colin, sono stati rigorosamente aggiunti per Netflix.
Molti personaggi esistono solo su Netflix. Lord Featherington non è l’unico personaggio creato appositamente per la serie Netflix, la Quinn infatti non menziona Siena Rosso nei libri, ma Siena sembra ispirarsi a Maria Rosso, un’artista lirica che appare nel libro basato sulla storia di Anthony “The Viscount Who Loved Me”. Benedict Bridgerton è un artista nei libri della Quinn, ma non partecipa a nessuna festa o evento artistico e quindi non incontra Sir. Henry Glanville, personaggio creato per la serie della Rhimes. Nei libri Daphne non incontra mai un principe, il principe Friedrich appare solo sullo schermo.
Un altro personaggio creato da Netflix è la sarta della città, Genevieve Delacroix di cui è innamorato Benedict. Il suo unico interesse amoroso sulla carta è Sophie Beckett, questo lascia gli spettatori a chiedersi dove andrà a finire il suo rapporto con l’amata sarta.
Infine, nonostante abbia davvero governato l’Inghilterra per un certo periodo a causa della cattiva salute di re Giorgio e in alcuni periodi della sua vita ha davvero dominato la società della Reggenza e i vari balli, la regina Charlotte non esiste nei libri. Inoltre c’è un elemento fondamentale in tutto questo: l’idea di una donna nera seduta sul trono inglese, alcuni storici credono che la regina Charlotte sia stata una delle monarche di razza mista della Gran Bretagna e quindi l’attenzione alla regina introduce idee di giustizia razziale e sociale nella narrazione di Bridgerton.
Lo showrunner Chris Van Dusen considera la regina Carlotta la chiave per capire la storia di Bridgerton, “La regina Charlotte ci ha aperto un mondo completamente nuovo. Ciò che mi ha davvero colpito dei libri fin dall’inizio è che questo ci dava l’opportunità per sposare la storia e la fantasia in un modo davvero emozionante e interessante”. L’influenza della regina Charlotte sulla società è citata in alcune scene chiave che spiegano perché un uomo di colore è diventato il duca di Hastings, ma il pubblico ha anche un terribile senso di fragilità; in una scena, Simon fa notare che tutte queste opportunità di avanzamento si presenteranno quando la regina stessa morirà.
L’identità di Lady Whistledown è rimasta un segreto. La rivelazione più succulenta della serie, ovvero che Penelope è Lady Whistledown arriva come una doccia fredda (o quasi, un po’ si intuiva), ma sicuramente per i fan dei libri è uno shock, visto che la Quinn non ha rivelato l’identità del misterioso scrittore di gossip fino a “Romancing Mister Bridgerton”, il quarto romanzo della serie. A sua volta, la regina non chiede mai a Eloise di condurre un’indagine.
Attendiamo quindi con ansia la seconda stagione per capire come si svolgeranno i fatti, se prenderanno sempre di più una piega unica, o cercheranno di seguire la trama dei libri.
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