Chiamatemi Anna potrebbe tornare con un film o la quarta stagione
La serie tv di Netflix Chiamatemi Anna potrebbe tornare con un film o la quarta stagione di chiusura dopo che era stata brutalmente cancellata mandando su tutte le furie i fan. A questa notizia tutti gli amanti della serie avevano deciso di aprire una petizione che è andata molto bene, a oggi si contano 1,5 milioni di firme, già all’inizio del 2020 aveva raggiunto le 600.000, a giugno 2020 erano 900.000, Chiamatemi Anna (nome originale Anne with an E) detiene il record come la più grande campagna di rilancio mai realizzata nella storia della piattaforma.
L’ultima stagione, ovvero la terza, era uscita su nel gennaio del 2020 e sebbene si sia chiusa con ancora moltissimo da raccontare era stata cancellata perché né la CBC né Netflix erano riuscite a rinnovare la quarta stagione, nonostante avesse riscosso un clamoroso successo di pubblico. La prima stagione è uscita nel marzo 2017 adattata al classico romanzo di Lucy Maud Montgomery, “Anna dai Capelli Rossi” del 1908. La serie tv aveva scaldato il cuore del pubblico per il suo modo di raccontarsi, restituiva poesia, non solo per i dialoghi ricchi di sfumature di una delicatezza difficilmente arrivabile, ogni parola era pesata, accurata e finemente scelta per delineare la figura e il carattere di ogni personaggio, ma anche per la fotografia, un vero sogno, inoltre i temi trattati sono di spessore oltre che attualissimi, si affrontano argomenti che strizzano l’occhio non solo alle politiche anti-immigrazione, ma anche al movimento del Me Too, raccontati con giusta realtà rispetto alla società di allora ma, drammaticamente, ancora tanto attuali, come la xenofobia nei confronti dei neri e dei pellerossa e la violenza di genere, uomini che violano i desideri delle donne senza il loro consenso, donne che non hanno voce in capitolo. Temi universali, ingranaggi di una macchina che cerca di “rieducare” la Generazione Z insegnandogli il rispetto e l’uguaglianza. Insomma una serie non solo splendida visivamente, ma anche ricca di significato, forse è proprio per tutti questi motivi che la petizione è stata un successo clamoroso, uno dei primi segnali di quanto potere mediatico avesse avuto sul pubblico è stata la campagna per salvare Anna di New York in Times Square con i cartelloni giganti, ma non solo, i fan hanno speso soldi di tasca propria per comprare cartelloni pubblicitari in tutto il Canada, sono arrivate anche notizie di fan che hanno comprato cartelloni pubblicitari sulle autostrade di alcuni stati come il Texas.
Vedendo tutto questo affetto Moira Walley-Becket, showrunner della serie, ha detto, “Sono una scrittrice e non ho parole. Non riesco a esprimere quando tutto questo mi riempia il cuore. Avete creato l’ennesimo sorprendente gesto d’amore e di solidarietà. Sono grata e onorata per la vostra passione, lo zelo e il fermo sostegno. Grazie per aver amato il mio Show tanto quanto l’ho amato io e per aver detto al mondo come vi sentite”.
La campagna iniziale, a cui ne sono seguite poi molte altre, aveva una missione e un messaggio semplice: “Ragazzi, tutti noi abbiamo amato la terza stagione di Chiamatemi Anna, ma c’è molto di più da vedere! Tutta la trama rispetto al personaggio di Ka’kwet, oltre alla vita da “regina” di Anna e ovviamente vogliamo sapere come si sviluppa la storia con Gilbert! Speriamo che questa petizione catturi l’attenzione di Netflix e che decidano di rinnovare lo show per la stagione 4! Anna vorrebbe che combattessimo!”.
Ed è andata proprio così, come detto prima, la petizione ha raggiunto risultati inaspettati, battendo il precedente record detenuto da Sense8 che ha ottenuto oltre 500.000 firme prima di essere riacquistata per uno speciale cinematografico. Chiamatemi Anna è arrivata già a 1,5 milioni di firme, con un numero che cresce di ora in ora in modo significativo, continua anche a fare tendenza su Twitter, a fine novembre 2020, in concomitanza con la data di chiusura della terza stagione in Canada, è arrivata ai vertici del social con “Un anno senza Anna”.
Insomma, i numeri ci sono e anche la buona volontà, adesso sta tutto nelle mani di Netflix che, nonostante la cancellazione, potrebbe vedere la possibilità, insieme alla CBC, di invertire la rotta concludendo degnamente la serie con un lungometraggio o una quarta stagione, che sarebbe ancora meglio. Purtroppo però per ora niente è confermato e nemmeno certo, ma vista la grandissima riuscita delle petizioni, a questo punto, nulla è da escludere.