Museo del del ‘900, iniziative digitali per i bambini alla scoperta dei capolavori del ‘900
Al Museo del del ‘900, due iniziative digitali per i bambini alla scoperta dei capolavori del ‘900 scaricabili liberamente dal sito del Museo KIT EDU900, percorso digitale nella storia dell’arte, e “Museo chiama Scuola”, una call per creare un percorso junior nelle sale della collezione permanente
Il Museo del Novecento ha ideato due diverse iniziative dedicate ai bambini della scuola primaria per coinvolgerli non solo nella conoscenza, ma anche nel racconto in prima persona della storia dell’arte del Novecento. La prima è KITEDU900, un vero e proprio “kit digitale” che permette di scoprire il Museo del Novecento grazie a un video di 15 minuti, scaricabile liberamente dal sito www.museodelnovecento.org, che accompagna i bambini alla scoperta di dieci capolavori della Collezione Permanente. Guidato da una voce fuori campo e arricchito da piccole animazioni grafiche, il video ha l’obiettivo di illustrare i linguaggi dell’arte con una narrazione a misura di bambino, ed è accompagnato da una proposta di gioco/laboratorio di gruppo o individuale da svolgere in aula o a casa, ispirata a una delle opere raccontate nel video: “Il libro cancellato” di Emilio Isgrò. KITEDU900 è completato da materiali di approfondimento sul Museo e sulle opere, dedicati sia agli insegnanti come strumento per la didattica in aula, sia alle famiglie, come momento di condivisione di un’esperienza con i bambini.
La seconda iniziativa, pensata da EDU900 in occasione del decimo compleanno del Museo del Novecento (il prossimo 6 dicembre), è anch’essa rivolta ai bambini della scuola primaria e ai loro insegnanti. “Museo Chiama Scuola” – questo il titolo del progetto – è un invito a conoscere e a riflettere su una selezione di opere della collezione del Museo. A disposizione di insegnanti e bambini sono state elaborate 30 schede dedicate ad altrettante opere esposte nella collezione permanente, scaricabili dal sito www.museodelnovecento.org. Ogni scheda contiene la foto di un’opera, una descrizione a misura di bambino e uno spazio in cui i bambini potranno scrivere un commento, una breve frase che descrive le proprie sensazioni o semplicemente la reazione che l’opera suscita. Per ciascuna delle 30 opere sarà selezionato, tra tutti quelli inviati al Museo, un commento che verrà riportato – con l’indicazione dell’autore, della classe e della scuola – su didascalie “formato junior“, che si andranno ad affiancare quelle “ufficiali” per andare a comporre un nuovo percorso attraverso le sale del Museo.
KITEDU900 è realizzato DA EDU900, il Dipartimento del Museo del Novecento che progetta e gestisce le attività educative e didattiche, in collaborazione con StemintheCity, iniziativa del Comune di Milano per diffondere l’importanza della cultura e della conoscenza digitale tra le nuove generazioni, con il contributo dello Studio Susanna Legrenzi e della Grande Fabbrica delle Parole.
“Il palinsesto di ‘StemintheCity’ si arricchisce di due iniziative che, grazie al digitale, riescono a mettere in connessione la cultura, la didattica e l’educazione in un momento storico in cui stiamo completamente riadattando il nostro modo di vivere – ha commentato l’assessore alla Trasformazione digitale e Servizi Civici Roberta Cocco -. I più giovani stanno utilizzando la tecnologia come strumento di apprendimento, da affiancare all’insostituibile lavoro degli insegnanti, e sanno di poter contare su un valido alleato imparare cose nuove e, come in questo caso, scoprire i tesori artistici e culturali della nostra città”.
“L’attuale emergenza sanitaria ha avuto un impatto importante nelle scuole e nelle istituzioni culturali, spingendo a ripensare alle modalità di comunicazione con il pubblico e aprendo nuove sfide e scenari – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. L’utilizzo di risorse educative e didattiche digitali è uno strumento utile in questo momento storico e riveste un’importanza primaria per la scuola e i musei, che sono attori chiave per la crescita di una comunità sana grazie alla loro capacità di diffondere la cultura della bellezza e di creare il senso di appartenenza anche nei cittadini più piccoli”.