The Crown 4 fa infuriare la Famiglia Reale, cosa è vero e cosa no?
The Crown 4 fa infuriare la Famiglia Reale, la serie tv Netflix, uscita sulla piattaforma il 15 novembre, sembra proprio aver portato del malcontento all’interno della Famiglia Reale inglese perché poco attinente ai fatti realmente accaduti e soprattutto ha sfruttato l’immagine di Carlo e Diana per alzare l’audience senza tenere conto dei legami e i sentimenti “reali” dei famigliari.
Nella quarta stagione di The Crown si trattano diversi argomenti, la trama inizia dalla fine degli anni Settanta per arrivare all’inizio degli anni Novanta, il centro nevralgico del racconto si concentra su due personaggi di spicco di quel periodo, ovvero Diana Spencer e Margaret Thatcher e sul loro rapporto con la regina Elisabetta II.
Tra le tante storie raccontate dalla prima stagione a oggi ci sono state, ovviamente, molte parti romanzate proprio perché non si tratta di un documentario ma di una serie tv e molti dialoghi privati sono per l’appunto “privati” quindi solo ipotizzabili. Fino a oggi non ci sono state particolari rimostranze da parte dei Reali per la resa dei fatti, anche se è noto che la regina Elisabetta non abbia mai particolarmente apprezzato la serie. In questo caso invece a infuriarsi sembrano proprio essere stati i diretti interessati, Carlo si sarebbe chiuso dietro un no comment, “Si è rifiutato di guardare The Crown”, ha fatto sapere un insider al Telegraph, “In quanto gli amici gli hanno detto che “è terribile che il suo nome sia stato così tanto trascinato nel fango””. Insoddisfatti anche la regina e il duca di Edimburgo, “Sono dipinti in modo poco lusinghiero, molte scene sono state inventate per puro intrattenimento”, ma in particolare sembrerebbe che il principe William abbia espresso la sua opinione in toni furibondi per come è stata rappresentata la storia dei suoi genitori, a raccontarlo al Daily Mail un insider della casa reale molto vicino al figlio di Lady D, “Il duca di Cambridge non ne è molto soddisfatto. Sente che entrambi i suoi genitori vengono sfruttati e presentati in modo falso e semplicistico per fare soldi” aggiunge, “In questo caso, si tratta di trascinare cose accadute durante tempi molto difficili, 25 o 30 anni fa, senza pensare ai sentimenti di nessuno. Molte cose mostrate non rappresentano la realtà”.
Ma quindi, cosa c’è di vero e di falso nella serie? Partiamo proprio dai dettagli che hanno scaldato l’animo di William: in The Crown 4 alcuni fatti riguardanti Diana sono parzialmente inventati, perché nonostante ci siano infinite documentazioni sulla principessa, mai nessuno, tranne i diretti interessati, potrà conoscere le conversazioni avvenute in privato o ancora più profondamente quali fossero i suoi pensieri, sicuro non conosceremo mai le dinamiche reali del primo incontro con il principe Carlo, oppure ancora, sembra sia frutto di fantasia il pranzo tra Diana e Camilla della terza puntata, sembrano invece ritenute vere le scene in cui si parla del braccialetto che Carlo avrebbe fatto fare per Camilla e trovato da Diana, è vero anche che durante il loro viaggio di nozze Carlo avesse davvero dei gemelli con le iniziali sue e di Camilla. Parrebbe inoltre vero che durante il loro viaggio in Oceania del 1983 Carlo soffrì particolarmente il fatto che Diana fosse molto più popolare di lui.
Non ci sono invece conferme del fatto che Diana pattinasse per Buckingham Palace ascoltando i Duran Duran con il suo Walkman, ma è certo che alla principessa piacesse pattinare e che lo facesse a Kensington Palace.
Per quanto riguarda i disturbi alimentari di cui Diana soffriva ci sono diverse testimonianze a riguardo, fu la stessa principessa a parlarne, proprio nel 1995, all’interno della storica intervista alla Bbc in cui sottolineò come il suo matrimonio con Carlo d’Inghilterra risultasse “troppo affollato”: «Non mi piacevo e non riuscivo a far fronte alle pressioni. È una malattia segreta, uno schema ripetitivo e distruttivo, era dunque il mio meccanismo di fuga», in più occasioni vomitava in bagno incapace di sopportare la tensione della vita di coppia e il fallimento dell’unione con Carlo.
Il principe di Galles viene descritto con acrimonia nella sua relazione extraconiugale con Camilla Parker Bowles, tra gli amici della famiglia reale si parla di speculazione, ma sembra più “il segreto di Pulcinella” che viene a galla.
Inoltre è vero quello che disse durante l’intervista per annunciare il loro fidanzamento, Carlo rispose alla domanda se fosse innamorato di Diana con, “Whatever ‘in love’ means”, “qualsiasi cosa significhi”, una frase che in seguito Diana definì “agghiacciante” raccontando di esserne rimasta traumatizzata. (minuto 7.40)
Passiamo a un altro personaggio chiave della serie, Margaret Thatcher, anche qui ci sono alcuni fondamentali passaggi da chiarire, nel quarto episodio della serie si tocca l’argomento scottante della guerra delle Falkland, la puntata inizia con il figlio della Thatcher, Mark, che parte per la Parigi-Dakar, fatto realmente accaduto, come è vero che se ne persero le tracce, ma successe tutto in sei giorni nel gennaio del 1982, mentre invece i fatti che davvero fecero partire la guerra delle Falkland non si concretizzarono prima del marzo di quell’anno. La serie invece sembra voler far passare l’idea che la distrazione e il dolore della Thatcher per la scomparsa del figlio avessero influito sulle scelte prese per la guerra.
Nell’ottavo episodio invece, viene raccontato un altro fatto che portò molto scandalo in Inghilterra e che gira attorno a questioni relative al Commonwealth e all’apartheid in Sudafrica, ovvero quando nel luglio 1986 su Sunday Times uscì un articolo intitolato “Queen Dismayed by ‘Uncaring’ Thatcher” che raccontava del raro caso di presa di posizione politica da parte della regina, in contrasto con la posizione espressa dal governo Thatcher che preferiva non condannare apertamente le discriminazioni sistematiche dei neri in Sudafrica. Il ruolo della regina – e dei sovrani prima di lei nell’epoca della monarchia parlamentare – è di fatto quello di garante dello stato, equidistante dalle scelte delle fazioni politiche che si contendono il governo. La regina e i membri della famiglia reale, quindi, non esprimono posizioni politiche e non interferiscono con il governo.
Le tensioni fra le due donne furono raccontate dal Sunday Times basate sulle confidenze di un importante membro dello staff della regina, ma furono successivamente negate dalla regina stessa, che identificò il suo addetto stampa Michael Shea come la fonte dell’articolo spiegando che le sue dichiarazioni erano state distorte.
Invece nella serie sembra voler chiaramente passare un messaggio ben preciso, la regina chiede espressamente a Shea di parlare con il Sunday Times, una mossa “strategica” per far trapelare i conflitti con la Thatcher in modo da metterle pressione, una volta combinato il pasticcio è sempre la regina a costringere Shea alle dimissioni. Ovviamente non si ha alcuna certezza che sia stata la regina a dare questo ordine, inoltre Michael Shea si dimise un anno dopo i fatti e non ci fu nessuna ammissione che le cose fossero correlate.
Insomma Peter Morgan, ideatore di The Crown non vuole per nulla essere un cronista fedele della storia di Buckingham Palace, il suo scopo è raccontare i fatti in modo abbastanza cronologico ma rendendo tutto più interessante e romanzato, insomma The Crown è una serie tv, prendere o lasciare.