Facebook contro cyberbullismo e hate speech, così avvia anche in Italia il progetto GetDigital, uno spazio dedicato a ragazzi, genitori, educatori e insegnanti dove imparare a essere dei buoni cittadini digitali, consapevoli e responsabili rispetto a tutti gli strumenti che ci vengono offerti quotidianamente. Attraverso lezioni e corsi questo progetto vuole aiutare a comprendere e sviscerare la pericolosità del cyberbullismo, dei discorsi di odio, gioco e illeciti.
I programmi di GetDigital si articolano su cinque aree di interesse: basi del digitale, benessere, interazioni, emancipazione e opportunità offerte dall’online. Tutti gli argomenti sono stati sviluppati da esperti internazionali del mondo del digitale, tra cui spiccano colossi dell’istituzione mondiale come Unesco e le università di Harvard e Yale, in piena collaborazione per garantire strumenti validi, affidabili e supportati da ricerche applicabili a tutte le piattaforme.
Il lancio italiano è stato supportato dalla collaborazione della Fondazione Carolina, nata e creata su iniziativa di Paolo Picchio, padre di Carolina, vittima del cyberbullismo, che a 14 anni si è tolta la vita lasciando un messaggio diventato iconico per i suoi coetanei: “Le parole fanno più male delle botte”. La onlus nel tempo si è dedicata a rendere la rete un posto più sicuro e ha fatto suo l’obiettivo di aiutare i ragazzi a non danneggiarsi usando Internet, ma istruendoli sul saperlo usare in modo consapevole, in questa ottica si è resa subito disponibile alla collaborazione con GetDigital. Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina spiega, “GetDigital è una prima risposta ai nuovi bisogni della comunità educante, ai quali dobbiamo rispondere con nuovi progetti, linguaggi e modalità”.
Grazie alla collaborazione tra Fondazione Carolina, GetDigital si offrirà anche l’occasioni di incontrare esperti che, nel corso di un ciclo di 6 webinar gratuiti, disponibili sulle pagine Facebook della Fondazione Carolina e di BinarioF dal prossimo 12 novembre, condivideranno consigli concreti e risponderanno alle domande degli interessati con cadenza settimanale ogni giovedì dalle 18 alle 19:30. Il punto di partenza è la riflessione su quello che può provocare l’incoscienza e un basso livello di responsabilità, dal cyberbullismo all’omofobia, dall’hate speech al razzismo. Il 19 novembre è la volta del ki del buon internauta. Il 26 novembre il tema sono le sfide lanciate in rete e rischi connessi, il 3 dicembre i videogiochi saranno al centro del dibattito, il 10 dicembre si imparerà a gestire la propria immagine intima online. Il percorso si chiude il 17 dicembre mettendo a fuoco le corresponsabilità per poter trasmettere dei veri messaggi educativi.
Un viaggio che dovrebbero fare tutti perché una maggiore consapevolezza sui sociale è estremamente necessaria in quest’epoca.
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