Ogni momento è quello giusto per modificare le nostre scelte di consumo: è questo il tormentone che ‘perseguita’ Maccio Capatonda, “vittima” del WWF, nella serie di clip video da lui ideati, insieme a Daniele Grigolo, prodotti e interpretati per sensibilizzare sul consumo sostenibile di pesce. È il mood della nuova campagna social promossa dal WWF – nell’ambito della sua Food Week, #Menu4Planet – che verrà diffusa sui canali Facebook e Instagram fino a venerdì 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Il comico, regista e youtuber ha scelto di fare da testimonial firmando la serie con il suo stile ironico e un linguaggio insolito ed innovativo per iniziative di sensibilizzazione che il WWF vuole rivolgere soprattutto alle nuove generazioni, quelle che dovranno prendersi cura del Pianeta recuperando gli errori compiuti finora. La necessità di modificare le abitudini di consumo di pesce è dettata dalle condizioni stesse in cui oggi versano gli oceani: attualmente, a livello globale, circa il 33% degli stock ittici è sovrapescato mentre il 60% viene sfruttato al massimo delle proprie capacità. Il Mediterraneo, tra tutti, è il mare più sfruttato tanto che il 78% degli stock ittici monitorati risulta pescato al di sopra delle proprie capacità di rigenerarsi. In pratica stiamo conducendo alla scomparsa le popolazioni delle specie ittiche più comuni.
“Imparare a consumare responsabilmente è una scelta che dobbiamo fare da subito. Ad esempio potremmo tutti cominciare da questo sabato sera, chiedendo al ristoratore informazioni sulla provenienza e il metodo di cattura dei prodotti ittici che troviamo a menù, oppure cominciando a ordinare specie locali meno comuni ma altrettanto buone come lo ‘zerro’ o il ‘sugarello’,” dichiara Giulia Prato, responsabile mare di WWF Italia, che aggiunge: “Ci sono piccoli criteri che possiamo mettere in atto cambiando modo di consumare, ma non c’è tempo da perdere perché: il futuro dipende anche dalla determinazione con cui siamo disposti a rendere i nostri stili di vita più sostenibili”.
Così, nelle clip video, il WWF prova a convincere Maccio Capatonda, “vittima” del WWF, disturbandolo in ogni momento della sua vita reale, perché cambiare abitudini di consumo è un impegno e va preso seriamente come tante altre cose della nostra vita. Il messaggio è semplice e allo stesso tempo alla portata di tutti, è sufficiente adottare qualche piccola attenzione come, ad esempio non consumare pesci al di sotto della taglia consentita, diversificare le proprie scelte a favore di specie locali e meno comuni o a fare attenzione alle etichette verificando la sostenibilità sulle indicazioni di provenienza e il metodo di pesca, tramite la guida online creata all’interno del progetto Fish Forward di WWF.
“Prima pensavo, come tutti, che per dare una mano al pianeta bastasse ridurre il consumo di carne nella mia dieta. Poi, grazie al WWF, ho scoperto le condizioni disastrose in cui si trovano gli oceani e penso che abbiamo il dovere di fare subito qualcosa per salvare i nostri mari e far sì che dentro continuino ad esserci i pesci. E non è un problema solo di chi verrà dopo di noi perché ormai questa è un’emergenza che si declina nel presente!”, dice Maccio Capatonda.
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