Nuovo Teatro Sanità – On the road. Tutte le strade portano a teatro
Giovedì 17 settembre alle ore 11.00 al Museo Madre, si è svolta la presentazione della prima parte della stagione del Nuovo Teatro Sanità, che da settembre a dicembre 2020 vedrà il collettivo ntS’ ospitato da alcune delle più prestigiose istituzioni culturali della città. Oltre al direttore artistico Mario Gelardi, sono intervenuti la presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Laura Valente, e il direttore artistico del Teatro Bellini, Gabriele Russo.
Il titolo della stagione è On the road – Tutte le strade portano a teatro con cui si vuole esprimere il senso di un progetto artistico, che è anche e soprattutto un progetto di riorganizzazione delle attività teatrali: «In questo particolare momento ‑ spiega Gelardi ‑ siamo stati fortunati, perché realtà più solide della nostra ci hanno teso una mano per favorire il prosieguo della nostra crescita artistica. Anche noi, soprattutto, nella seconda parte di stagione, cercheremo di restituire quanto abbiamo ricevuto, permettendo ad alcune giovani compagnie di fare residenza nel nostro teatro. Questo ha portato i percorsi di molte realtà grandi e piccole ‑ che probabilmente sarebbero andate ognuna per la propria strada ‑ ad incontrarsi e ad incrociarsi, in un produttivo scambio di risorse materiali e culturali».
Nel corso della conferenza stampa è stato svelato solo in parte il programma della stagione che vede i mesi da settembre a dicembre 2020, tenendo conto del periodo storico soggetto a cambiamenti legati al covid-19 e della necessità di procedere un passo alla volta nell’organizzazione di eventi come quello teatrale in base alle norme vigenti e di volta in volta adeguate al momento. Si rimanda per tanto la presentazione del cartellone 2021 ai prossimi mesi, nell’attesa di una maggiore chiarezza sulla situazione sanitaria.
Il sottotitolo, Tutte le strade portano a teatro, vuole esprimere il senso di un progetto artistico che vede la riorganizzazione delle attività teatrali e la collaborazione di realtà come il museo Madre, il teatro Bellini, la Fondazione di Comunità San Gennaro che mette a disposizione la Basilica di Santa Maria della Sanità, dove andrà in scena il progetto coprodotto con il Teatro di Napoli.
Si comincia quindi il 18 settembre con Biografie di artisti sconosciuti (in scena fino al 20 settembre), frutto della collaborazione progettuale avviata un anno fa con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee della Regione Campania, il lavoro di Mario Gelardi, realizzato con gli allievi del laboratorio di drammaturgia, è stato pensato apposta per il luogo che ospita la rappresentazione. I giovani drammaturghi di Dramma Lab, ispirati dalle atmosfere del Madre, hanno ricostruito immaginarie biografie e dialoghi tra gli artisti le cui opere abitano appunto le stanze del museo. Vite possibili ma inventate, interpretate da Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Ciro Burzo, Gaetano Migliaccio, Salvatore Nicolella, Enrico Pacini, Carlo Vannini, Chiara Vitiello, per un numero limitato di spettatori che verrà guidato in un percorso, sempre diverso ad ogni replica.
Alla Basilica di Santa Maria della Sanità dal 13 al 18 ottobre va in scena ‘A freva – La peste al Rione Sanità, per la regia di Mario Gelardi, coprodotto con il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, che sarebbe dovuto andare in scena nel corso della passata stagione , ma che è stato rinviato a causa dell’emergenza Covid. Il lavoro è ispirato a La Peste di Albert Camus. Il lavoro, in quest’ultima riscrittura prende ispirazione anche dalle ultime vicende relative al Coronavirus.
Questa febbre, a cui gli abitanti del paese si rassegnano come ad un male ingiustificato, ci insegna che nessuno si può salvare senza la solidarietà dell’altro. In scena Simone Borrelli, Michele Brasilio, Ivan Castiglione, Agostino Chiummariello, Paolo Cresta, Carlo Geltrude, Davide Mazzella, Gaetano Migliaccio, Alessandro Palladino, Beatrice Vento.
Dal 29 ottobre e fino al 13 dicembre, il Nuovo Teatro Sanità si trasferisce al Piccolo Bellini per prendere parte al Piano Be, la programmazione realizzata dal Teatro Bellini, per andare incontro alla situazione di necessità attraversata da piccole realtà teatrali, permettendo loro di proseguire pur nell’attuale situazione di emergenza nel loro percorso di crescita artistica.
Dodici titoli sono in programma fino al 30 dicembre di cui quattro presentati dal collettivo nts’. Si parte il 29 ottobre con Quattro uomini chiusi in una stanza di Mario Gelardi con Ivan Castiglione, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca, Alessandro Palladino. Lo spettacolo in scena fino al 1 novembre affronta il tema delle morti di Stato, indagando l’esile confine che divide la legalità dall’illegalità.
Dal 12 al 15 novembre va in scena La Vacca di Elvira Buonocore, con Vincenzo Antonucci, Anna De Stefano, Gennaro Maresca, quest’ultimo anche regista dello spettacolo.
Dal 26 al 29 novembre è in programma Plastilina, testo dell’autrice catalana Marta Buchaca, interpretato da Teresa Saponangelo e Ivan Catiglione con Vincenzo Antonucci, Mario Coletti, Giampiero De Concilio, Arianna Iodice per la direzione di Mario Gelardi. Il lavoro ha debuttato al Napoli Teatro Festival Italia 2020, nell’ambito del progetto Rua Catalana, che ha portato a Napoli tre testi spagnoli nella traduzione di Enrico Ianniello.
Dal 10 al 13 dicembre Bi – Fratelli tratto dal racconto Due fratelli di Bernardo Atxaga, adattato da Mario Gelardi e interpretato da Arianna Cozzi, Carlo Geltrude, Alessandra Mantice, Salvatore Nicolella ed Emanuele Valenti, che ne cura anche la regia.
Solo tre eventi per questo inizio stagione saranno ospitati nella piccola sala di piazzetta San Vincenzo. Dal 23 al 25 ottobre Dancecrossing | Modelli di Mobilità Culturale di Movimento Danza, progetto di danza contemporanea che promuove la mobilità degli artisti e delle opere attraverso la presentazione di performance e spettacoli di artisti sia junior che senior.
Dal 20 al 22 novembre Senza sangue, scritto e diretto da Diego Maht, con Sara Guardascione, Gaetano Migliaccio, Enrico Pacini. In scena la vicenda di Davide, artista in crisi che vive nel suo studio senza avere contatti con il mondo. L’unica compagnia sono le allucinazioni dei suoi personaggi incompiuti che lo spronano e lo sfidano a dar loro finalmente vita.
Dal 4 al 6 dicembre si prosegue con Questa lettera sul pagliaccio morto, testo e regia di Davide Pascarella, interpretato da Paola Senatore. Lo spettacolo racconta la storia di una macchinista che investe con il suo treno un pagliaccio su un monociclo che cammina contromano sui binari.
Questo lavoro darà il via al progetto di residenze teatrali per giovani compagnie, che il Nuovo Teatro Sanità ospiterà a partire da gennaio, offrendo il proprio spazio e un piccolo supporto alle compagnie giovani.
Il titolo della seconda parte di stagione sarà Guest in Sanità e l’ospitalità appunto sarà il filo conduttore del lavoro e riguarderà non solo le piccole compagnie: il termine guest è utilizzato anche per indicare gli ospiti illustri, quelli che arricchiranno con il loro talento la programmazione della sala di piazzetta San Vincenzo. Il titolo si ispira inoltre a quanto sta accadendo ultimamente nel quartiere, che ospita artisti come lo scultore Jago e gli street artist Tono Cruz e Mono Gonzalez, i quali hanno scelto la Sanità come luogo dove realizzare le loro opere.