La Louise-Michel, la nave umanitaria impegnata per i soccorsi ai migranti nel Mediterraneo è stata finanziata, oltre che personalizzata da Banksy. A febbraio lo street artist più famoso al mondo aveva dipinto l’imbarcazione, ormeggiata al porto di Camaret, in Bretagna, con i colori rosa e bianco rappresentando una bambina con un giubbotto di salvataggio che si aggrappa a un salvagente a forma di cuore, sulla fiancata spicca la scritta Rescue, mentre sull’altro lato si vede la firma dello stesso Banksy.
Il nome di questa barca, che batte bandiera tedesca, non è casuale: Louise-Michel una poetessa femminista e anarchica francese vissuta nell’800, ma la cosa fondamentale è che la nave, entrata in azione il 18 agosto dal porto spagnolo di Burriana, vicino a Valencia, ora si trova ora nel Mediterraneo centrale, dove giovedì ha salvato 89 migranti, fra cui 14 donne e 4 bambini che si trovavano in difficoltà su un gommone, per i quali sta tentando di trovare un approdo sicuro o un’imbarcazione di qualche guardia costiera europea disposta a prenderli a bordo.
Banksy non si è mai tirato indietro nell’esprimere le sue opinioni rispetto alla precaria e difficile situazione dei migranti e in generale su tema dell’immigrazione, così da deciso di prendere in mano la situazione e, oltre a usare la sua arte come denuncia sociale, ha usato i suoi soldi per creare qualcosa di concreto che potesse fare la differenza. La Louise Michel ora è in mare e il suo equipaggio è composto da attivisti europei con una lunga esperienza nelle operazioni di ricerca e aiuto in mare, ha già operato due missioni di soccorso per un totale di 105 persone salvate, ora a bordo della nave Ong Sea-Watch 4.
Ma come ha fatto Banksy ad arrivare alla Louise-Michel? Tutto è iniziato a settembre del 2019, come riporta il Guardian di Londra, quando lo street artist ha inviato una mail a Pia Klemp, ex capitana di varie barche di Ong e attivista tedesca che hanno salvato migliaia di migranti negli ultimi anni, “Ciao Pia, ho letto la tua storia sui giornali. Sono un artista del Regno Unito e ho realizzato dei lavori sulla crisi dei migranti, ovviamente non posso tenere per me i soldi. Potresti usarli tu per comprare una barca o qualcosa del genere? Fammi sapere per favore, buon lavoro, Banksy”.
All’inizio la capitana Klemp ha pensato a uno scherzo proprio per la mail decisamente singolare e per il fatto che i due non si fossero mai conosciuti, ma ha deciso di rispondere al messaggio e il resto è storia, o potrebbe diventarlo, perché la macchina organizzativa si è subito messa in moto in gran segreto e da una ex motovedetta della Guardia costiera francese è nata la “Louise Michel”, con le sue dimensioni è decisamente la più piccola tra le navi a disposizione delle Ogn ma sulla velocità non la batte nessuno.
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