Rimossa a Bristol la statua dedicata al Black Lives Matter, la rivoluzione è durata 24ore
All’alba di mercoledì mattina era stata apposta sul piedistallo che ospitava la statua del colonialista Edward Colston la statua dedicata a un’attivista del movimento Black Lives Matter ma purtroppo è già stata rimossa per evitare qualunque tensione nonostante l’approvazione da parte degli abitanti di Bristol. L’intervento di rimozione è stato annunciato ieri sera dal sindaco della città britannica, Mervin Rees, laburista e nero, contrario a rimettere al suo posto il monumento a Colston, ma anche a iniziative improvvisate e “non autorizzate” al di fuori di ogni legge o regola.
Bristol era stata la prima città ad aver abbattuto una statua nel Regno Unito da quando è arrivato anche in Europa il movimento di protesta antirazzista americano.
Il 7 giugno scorso, durante una protesta del Black Lives Matter la statua del commerciante di schiavi Edward Colston, eretta nel 1895, era stata abbattuta e gettata nelle acque del porto.
Alle prime ore dell’alba di mercoledì mattina un blitz con un camion parcheggiato a fianco della ex statua ha messo, senza permessi, sul piedistallo ormai vuoto la stata realizzata in resina nera dell’artista e scultore Marc Quinn che rappresenta una ragazza di colore che manifesta con il pugno chiuso verso l’alto, come fanno gli attivisti di Black Lives Matter, la ragazza in questione è Jen Reid, una giovane donna attivista inglese di Liverpool presente alla manifestazione durante l’abbattimento della statua di Colston.
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Il monumento intitolato «A Surge of Power (Jen Reid)» era stato ispirato proprio dalla ragazza quando è rimasta in piedi e ha alzato il braccio, ha dichiarato Quinn. La sua idea era quella di cristallizzare quell’immagine. La stessa Reid aveva dichiarato “È incredibile, eh? Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Sono stati tutti così efficienti affinché ciò potesse diventare realtà. È un giorno meraviglioso”.
Purtroppo però questo piacevole stupore la la rivoluzione sono durate il tempo di 24 ore, la statua, essendo abusiva, non aveva il permesso di restare e avrebbe potuto creare degli spiacevoli inconvenienti quindi è stata trasferita in un museo cittadino, inoltre le autorità municipali hanno fatto sapere all’autore che potrà donarla perché vi resti esposta o riprendersela a sua scelta.