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In questi mesi di quarantena Google Art & Culture è stato un nostro fedele alleato per viaggiare in giro per il mondo e scoprire posti magnifici, come è stato per il sito archeologico di Petra o per il tour del Machu Picchu, queste solo alcune delle moltissime iniziative incredibili. Adesso Google Art & Culture ci porta alla scoperta di un’icona senza tempo: il Teatro alla Scala di Milano visitabile con un tour virtuale davvero emozionale e immersivo lasciandoci la possibilità di percorrere luoghi che normalmente non sono accessibili al pubblico come i corridoi segreti, visitare l’interno della buca del suggeritore o quella dell’orchestra, entrare sul Palco Reale, curiosare nel laboratorio industriale, vedere da vicinissimo il gigantesco lampadario che sovrasta la platea e addirittura avere l’onore di salire sul palcoscenico per scoprire tutti i segreti del tempio della musica lirica.

Grazie alla tecnologia più avanzata, come le scansioni in altissima definizione, Street view e la Art camera permettono di ingrandire anche i dettagli più piccoli e raffinati come i costumi indossati da Maria Callas e tutti gli altri abiti di scena, la stessa fotocamera ha permesso allo staff di Google Art&Culture di acquisire oltre 16mila documenti musicali, spartiti e libretti che, grazie allo zoom in alta definizione, l’utente potrà ammirare da vicino dettagli che a occhio nudo sarebbero praticamente impercettibili.

callas abiti scala

Un progetto davvero ambizioso che ha richiesto due anni di lavoro per acquisire tutto il materiale raccolto. “È un progetto unico nel suo genere”, spiega Luisella Mazza, capo delle operazioni globali di Google Art& Culture e proprio in questo momento, in cui il Teatro alla Scala è chiuso a causa delle misure di contenimento collegate all’epidemia da coronavirus, risulta davvero spettacolare e prezioso poterlo raggiungere da ogni parte del mondo con un solo clik.
“Questo progetto assume un significato enorme in questo momento di crisi” commenta Filippo Del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano, “in attesa che il teatro possa aprire le sue porte fisiche possiamo tutti visitarlo virtualmente”.

Proprio in questi giorni di lockdown 92 artisti provenienti da cinque paesi hanno creato la prima performance operistica della Scala eseguita in quarantena: un concertato dal ‘Simon Boccanegra’ di Giuseppe Verdi.