Dune, il film in una nuova versione, ecco le prime immagini
Torna il film Dune, il romanzo cult fantascientifico scritto da Frank Herbert nel 1965 e riadattato per lo schermo da David Lynch nel 1984, tornerà al cinema in una nuova versione, questa volta a dirigerlo sarà il regista Denis Villeneuve, in questo articolo qualche curiosità e le prime immagini.Per via dell’emergenza coronavirus non sappiamo quando il film Dune sarà distribuito in Italia, ma nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti la data è confermata: 18 dicembre 2020 distribuito da Warner Bros.
Intanto sono uscite le prime immagini che danno un’idea di come lo sguardo di Villeneuve abbia rivisitato l’epopea spaziale di Herbert, di Arrakis ed i suoi protagonisti, un racconto visionario di guerra, crescita interiore, critica politica e sociale, considerato uno delle maggiori ispirazioni per tante altre saghe a venire, come Star Wars, Alien o Game of Thrones.
Il colossal sarà diviso in due film dove nel primo sarà raccontata la prima metà del libro. Per gli infiniti mari di sabbia, che danno il titolo alla storia, la produzione si è spostata in regioni remote fuori Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove le temperature hanno rivaleggiato con la finzione della storia di Herbert.
Lo stesso protagonista Timothée Chalamet, nel ruolo che è stato di MacLachlan, di Paul Atreides, discendente della Casa degli Atreides, dotato di un potere sovrumano e destinato a diventare leader politico e religioso nella guerra contro l’Imperatore e i nemici della Casa di Harkonnen, racconta, “ricordo di essere uscito dalla mia stanza alle 2 del mattino e che c’erano probabilmente 100 gradi”, insieme a lui sulle dune del deserto troviamo un supercast composto da Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Stellan Skarsgard, Josh Brolin, Zendaya, Charlotte Rampling, Javier Bardem e Jason Momoa.
Durante le riprese, lui e gli altri attori erano vestiti in quella che il mondo di Dune chiama “tute distillanti”, una spessa armatura gommosa capace di preservare anche la più piccola goccia di umidità del corpo. Nella storia le tute sono rinvigotenti, nella vita reale erano un’agonia, “la temperatura percepita a volte era di 120 gradi” dice Chalamet.
Insomma, per il cast non è stata una passeggiata girare questo film ma, non sarebbe Dune se fosse facile, il romanzo di Herbert è diventato un vero e proprio cult per la fantascientifica già negli anni Sessanta, soprattutto per la sua storia dove tra le righe racconta del mondo e dell’ecologia, nonché per la sua intricata, alcuni dicono impenetrabile, trama incentrata su due famiglie che lottano per la supremazia su Arrakis. Negli anni molti hanno provato a riportarlo sullo schermo, i risultati, per ora non hanno nemmeno eguagliato le aspettative, adesso è il turno di Villeneuve, il suo intento è creare un Dune che finora è esistito solo nell’immaginazione dei lettori, la chiave, dice, è stata quella di dividerlo in due capitoli, “non avrei accettato di fare questo adattamento del libro con un solo film, il mondo e la narrazione tentacolare sono troppo complessi. È un mondo che prende il suo potere nei dettagli”.
Per Villeneuve, questa storia di 55 anni fa, che parlava di un pianeta minato a morte, non era solo un’avventura spaziale, ma una profezia, “non importa in cosa crediate, la Terra sta cambiando e noi dovremo adattarci”, dice. “Ecco perché penso che Dune, questo libro, sia stato scritto nel XX secolo, era un ritratto lontano della realtà del petrolio e del capitalismo e dello sfruttamento – il sovrasfruttamento della Terra. Oggi le cose sono solo peggiorate, è una storia di formazione, ma anche un appello all’azione per i giovani”.
Il personaggio di Chalamet, Paul, pensa di essere solo un ragazzo che lotta per trovare un posto nel mondo, ma in realtà possiede la capacità di cambiarlo. Ha il dono soprannaturale di imbrigliare e liberare energia, guidare gli altri e fondersi con il cuore del suo nuovo mondo. Paul proviene da una potente famiglia galattica con un nome che suona come una costellazione: la Casa Atreides.
Molti degli altri personaggi sono stati riadattati, rivisti e rivisitati, alcuni dandogli una connotazione maggiore o più forte, un carattere specifico che ne ha identificato una precisa personalità, un lungo lavoro di manipolazione per raggiungere la perfezione, “È un libro che affronta la politica, la religione, l’ecologia, la spiritualità – e con molti personaggi”, dice Villeneuve. “Penso che sia per questo che è così difficile. Sinceramente, è di gran lunga la cosa più difficile che abbia mai fatto in vita mia. Dopo aver finito questo primo film, dovrà rifare tutto da capo”.