Note chitarra è un binomio che, a dispetto dell’idea corrente che considera la sei corde uno strumento facile e alla portata di tutti, quando si tratta di declinarlo concretamente individuando l’esatta collocazione di diversi suoni sulla tastiera può indurre non poche incertezze e difficoltà. Riuscire a riconoscere l’esatta collocazione delle diverse note nel caso di una chitarra risulta, ad esempio, molto più complicato rispetto ad un pianoforte dove una volta che si è riusciti a inquadrare l’organizzazione della successione di tasti neri e bianchi diventa abbastanza intuitivo risalire ad un Mi o ad un Do.
Quello dell’esatta individuazione dei diversi suoni sullo strumento è una delle prime difficoltà in cui ogni studente di chitarra alle prime armi inevitabilmente incappa. Per venire incontro a tali difficoltà possiamo suggerire in questo articolo una impostazione di metodo di studio che faciliti di molto il compito.
Bisogna aggiungere, a questo proposito, che un ottimo alleato è, come sempre nella pratica musicale, l’esercizio costante e quotidiano che permette di familiarizzare naturalmente con tutti gli aspetti della tecnica compreso quello in questione. Questa capacità di riconoscimento, del resto, non rappresenta un bagaglio di conoscenze che riguardano solo i virtuosi ma è, piuttosto, un presupposto importante per poter andare oltre i soliti giri armonici e iniziare a suonare in maniera più consapevole.
Partendo dall’assunto generale che ogni processo mnemonico richiede una preliminare azione di semplificazione e la conseguente individuazione di un percorso che guidi razionalmente l’esercizio e la ripetizione favorendo il fissarsi delle diverse nozioni, si può facilitare il compito di individuazione delle diverse note sulla tastiera limitando la propria attenzione alle sole sette note naturali. Se ci si concentra solo su questo numero più limitato di suoni e nomi, eliminando, dunque, la complicazione delle alterazioni, si comprende facilmente che diventa più semplice il compito di memorizzazione. Una volta capita l’esatta collocazione delle note naturali, del resto, sarà semplice risalire anche alle alterazioni sapendo che è sufficiente spostarsi un tasto avanti per eseguire un diesis e un tasto indietro per un bemolle.
Suonando le corde a vuoto, cioè senza schiacciare nessun tasto, otteniamo secondo un ordine crescente, dal suono più basso al suono più alto, le note Mi basso, La, Re, Sol, Si e Mi cantino. A partire dal dodicesimo tasto ritroveremo le stesse note appena ricordate presenti sul capotasto ma ad una ottava superiore. Un aiuto visivo per individuare più facilmente i tasti è costituito da quei pallini bianchi posizionati sulla tastiera che individuano in ordine il terzo, quinto, settimo, nono tasto più il dodicesimo individuato da due pallini.
Un esercizio che si può eseguire per aiutare l’individuazione mnemonica delle note sulla tastiera consiste nell’individuare la singola nota sulla singola corda, suonandola. Quindi si comincia individuando, ad esempio, il La sulla corda del Mi basso per poi eseguire la stessa nota sulla corda del Re e così via per tutte e sette le note su tutte e sei le corde.
Quando si inizia questo tipo di studio è sempre bene procurarsi uno schema che illustri graficamente l’esatta posizione delle varie note distribuite sulle corde nei diversi tasti. Questo supporto visivo faciliterà in maniera significativa il compito che in ogni caso richiederà pazienza e applicazione costante. È sempre bene ribadire, anche in chiusura, che l’esercizio giornaliero è il miglior metodo per poter acquisire in maniera stabile e duratura questo tipo di conoscenza. Dedicarsi all’esercizio descritto, almeno una volta al giorno, consentirà in tempi più brevi di poter arrivare alla capacità di individuare le diverse note senza il supporto dello schema illustrativo e faciliterà l’acquisizione di quegli automatismi dei movimenti che renderanno semplice la definitiva individuazione dell’esatta collocazione dei diversi suoni sulla tastiera della chitarra.
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