È ufficiale, le Olimpiadi Tokyo 2020, che si sarebbero dovute tenere quest’estate in Giappone, sono ufficialmente rinviate al 2021, una decisione sofferta ma necessaria a causa della pandemia di coronavirus, l’annuncio è stato dato dal Primo Ministro giapponese Shinzo Abe in accordo con i membri del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), le Olimpiadi e le Paralimpiadi saranno rinviate di un anno.
Il presidente del CIO Thomas Bach è disposto al rinvio ma non all’annullamento della manifestazione, «I Giochi olimpici di Tokyo devono essere riprogrammati in una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate del 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti e della comunità internazionale». L’edizione si chiamerà comunque Tokyo 2020 per non perdere l’investimento sul merchandising e il marchio.
L’operazione di rinvio avrà, infatti, costi significativi, richiederà un enorme sforzo organizzativo e finanziario a entrambe le parti. Governo giapponese e organizzatori dovranno gestire prima di tutto la questione villaggio olimpico, i cui costosissimi appartamenti avrebbero dovuto essere consegnati a chi li ha comprati a partire da novembre: è probabile un accordo con relativo sconto ai proprietari. Il Cio, dopo aver placato gli sponsor, cercherà di trovare un aiuto economico per le federazioni internazionali più importanti, in particolare atletica leggera e nuoto, che dovranno far slittare al 2022 i loro campionati mondiali che rappresentano un’importante fonte di sostentamento. Inoltre si unisce ai precedenti il problema dei voli aerei presi e del numero spropositato di alberghi di Tokyo prenotati che saranno da disdire e rimborsare. Anche i grandi network televisivi mondiali si ritrovano con i mancati temporanei introiti di abbonamenti e pubblicità ma soprattutto con un palinsesto sportivo completamente vuoto di eventi per i prossimi mesi.
Un provvedimento che non ha precedenti nella storia olimpica ma assolutamente doveroso a causa del diffondersi dell’epidemia di Coronavirus. La data di svolgimento più probabile è compresa tra il 24/25 luglio e il 9/10 agosto 2021, 365 giorni dopo quella programmata inizialmente, con le Paralimpiadi a seguire.
Fondamentale nella decisione è stata la pressione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il cui direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato «che la pandemia di COVID-19 sta accelerando, che attualmente ci sono oltre 375.000 casi registrati in tutto il mondo e in quasi tutti i paesi e il loro numero sta crescendo di ora in ora».
Giovedì la fiaccola olimpica sarebbe dovuta partire da Fukushima, ma la partenza è stata annullata, in attesa della riprogrammazione, la fiamma olimpica rimarrà in Giappone.
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