È in scena fino al 16 febbraio al Teatro Bellini di Napoli, When The Rain Stops Falling di Andrew Bovell. Da un progetto di lacasadargilla lo spettacolo vede la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e traduzione Margherita Mauro.
Sta piovendo. Gabriel York aspetta l’arrivo del figlio ormai adulto, che non vede da quando questo aveva sette anni: “So cosa vuole. Vuole quello che tutti i giovani uomini vogliono dai loro padri. Vuole sapere chi è. Da dove viene. Dove sia il suo posto. E per quanto ci provi non so cosa dirgli”. È questo l’inizio apparente, o forse l’epilogo, di una saga familiare che ci porta, vertiginosamente – dal 2039 al 1959, slittando nel e con il tempo – alle soglie di un diluvio torrenziale che ha il sapore eccentrico e favoloso della pioggia di rane in Magnolia di Paul Thomas Anderson.
È la storia delle famiglie Law e York: quattro generazioni di padri e figli, delle loro madri e mogli, il testo epico di Andrew Bovell, tradotto da Margherita Mauro, è un racconto intimo e distopico che Bovell disegna con un’affascinante struttura drammaturgica, dove i diversi fili narrativi, il graduale sovrapporsi delle temporalità e l’incrocio dei destini delle quattro generazioni, raccontano una corrispondenza così profonda tra le esperienze di ognuno da suggerire che negli alberi genealogici non vi siano ‘scritti’ solo i nomi dei protagonisti, ma anche i comportamenti, le inclinazioni, i desideri e gli errori.
La caratteristica molto suggestiva di questo spettacolo è il viaggio nel tempo come forma stilistica. Ma parlare di viaggio nel tempo sarebbe riduttivo. Più che altro Bovell racconta una storia di simultaneità, di sincronie temporali. Si parte da un assunto di base, il tempo non è concepito in modo lineare e ogni epoca convive con le altre nel medesimo spazio. In questo caso tutto si svolge all’interno di una sala da pranzo con cucinino, atemporale appunto, contenitore all’interno del quale storie, relazioni e rapporti familiare si consumano in epoche diverse tra l’Inghilterra e l’Australia.
L’autore non usa l’espediente del flashback, ma un’architettura narrativa nitida e complessa che si muove nello spazio e nel tempo della storia stessa. I personaggi da vecchi e da giovani entrano ed escono da un quadro all’altro, da un paesaggio all’altro, con un ritmo incalzante che l’autore introduce fin dalle prime pagine.
L’interrogativo in questo caso è sul tempo stesso, esso viene piegato in avanti, per lasciare entrare il futuro e i suoi fantasmi; o, con improvvise ‘interferenze’, aprire il presente a squarci di passato.
When The Rain Stops Falling è emozionante e suggestivo proprio per questo aspetto. La saga familiare con l’intreccio di eventi apparentemente scollegati tra loro ma in realtà estremamente connessi sarebbe stata meno forte e significativa se raccontata in modo lineare.
Inizialmente non è semplice entrare nella vicenda e vi sono alcuni momenti lenti ma il ritmo incalza sempre più quando noi spettatori riusciamo a ricollegare, come un detective tutti i nodi della trama.
In un primo momento la testa va in tilt nel sentire sempre gli stessi dialoghi riportati da un tempo all’altro, da un personaggio all’altro come un meccanismo rotto. Ma proprio questo meccanismo ci da’ una precisa idea di uno dei concetti base di questo tempo: alcune cose nel tempo si ripetono.
C’è tanta emozione in questo lavoro e anche se ci si perde in alcuni momenti e il testo nelle sue reiterazioni è comunque di difficile digestione ma ciò dipende da riflessioni inconsce e profonde che stimola in chi assiste.
When The Rain Stops Falling parla a tutti noi perché parla di famiglia, di passato, di origini e accarezza nel nostro animo alcune domande fondamentali dell’esistenza: chi siamo e da dove veniamo.
In scena Caterina Carpio – Gabrielle York (vecchia), Marco Cavalcoli – Gabriel York, Lorenzo Frediani – Andrew Price, Tania Garribba – Elizabeth Perry in Law (vecchia), Fortunato Leccese – Gabriel Law, Anna Mallamaci – Gabrielle York (giovane), Emiliano Masala – Henry Law, Camilla Semino Favro – Elizabeth Perry in Law (giovane), Francesco Villano – Joe Ryan.
INFO:
When The Rain Stops Falling
Teatro Bellini
Fino al 16 febbraio
Prezzi: da 14€ a 32€ ridotto -15€ under29
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