Arte e Mostre

Jacques Henri Lartigue: L’invenzione della felicità. La più ampia retrospettiva mai organizzata in Italia

Jacques Henri Lartigue, Anna la Pradvina, aussi appelée “La femme aux renards”, Avenue du Bois, Paris, 1911 © Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL

La Casa dei Tre Oci di Venezia ospita dal 29 febbraio al 12 giugno 2020, la più ampia retrospettiva mai organizzata in Italia, dedicata al fotografo francese Jacques Henri Lartigue (1894-1986).

La mostra, dal titolo L’invenzione della felicità, curata da Marion Perceval e Charles-Antoine Revol, direttrice e project manager della Donation Jacques Henri Lartigue, e Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci, è realizzata in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi, organizzata da Civita Tre Venezie e promossa da Fondazione di Venezia, con il patrocinio del Ministero della Cultura francese.

Jacques Henri Lartigue, Federico Fellini lors du tournage de La Città delle Donne, Cinecittà, Rome, 1979 © Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL

La rassegna presenta 120 immagini, di cui 55 inedite, tutte provenienti dagli album fotografici che Lartigue stesso compilava, dei quali saranno esposte alcune pagine in fac-simile. A queste si aggiungono alcuni materiali d’archivio, libri come il Diary of the Century, riviste dell’epoca, un diaporama con le pagine degli album, tre stereoscopie con immagini dove sono protagonisti la neve e eleganti scenari parigini. Questi documenti ripercorrono l’intera sua carriera, dagli esordi dei primi del ‘900 fino agli anni ’80 e ricostruiscono il racconto della sua scoperta come fotografo.

Jacques Henri Lartigue, La Baule, 1979 © Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL

Fu nel 1963, ormai settantenne, che il grande pubblico si accorse di lui e gli decretò il giusto riconoscimento, dopo che il MoMa – Museum of Modern Art di New York gli dedicò una personale, curata da John Szarkowski, da poco nominato direttore del dipartimento di fotografia.

Il percorso ruoterà proprio attorno alla rassegna tenuta al museo newyorkese, nella quale si presentarono i suoi primi scatti, realizzati nel periodo anteriore alla prima guerra mondiale, che contribuirono a renderlo famoso come l’enfant prodige della fotografia. Questi traggono ispirazione dal suo ambiente visivo, quello della Belle Époque, della ricca borghesia parigina, ovvero delle corse di automobili e di motociclette, delle competizioni ippiche ad Auteuil, affollate da donne eleganti, oltre che dai giornali e dalle riviste illustrate.

Jacques Henri Lartigue, Richard Avedon, New York, 1966 © Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL

A seguito del successo ottenuto con la mostra al MoMa, verso la fine degli anni sessanta, Lartigue incontrò sulla sua strada Richard Avedon e Hiro, due tra i più influenti fotografi di moda di allora, che si appassionarono immediatamente alla sua arte.

Avedon, in particolare, gli chiese di scavare nel suo archivio per riportare alla luce alcuni scatti al fine di creare un ‘giornale’ fotografico. La selezione di queste immagini, fatta dallo stesso Avedon e da Bea Feitler, photoeditor di Harper’s magazine, portò alla pubblicazione del volume, nel 1970, Diary of a Century che lo consacrò definitivamente tra i grandi della fotografia del Novecento.

Jacques Henri Lartigue, Maurice Lartigue, le frère de l'artiste, surnommé Zissou, dans le vent de l'hélice d'Amerigo, Buc, 1911 © Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL
Jacques Henri Lartigue, Madeleine Messager dite Bibi lors de son voyage de noces avec Jacques Lartigue, Hôtel des Alpes, Chamonix, 1920 © Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL

 

Tuttavia, Lartigue non è più da tempo il fotografo amatoriale di inizio secolo. Dagli anni ’40 pubblica le sue fotografie su riviste, combinando la mondanità con le inquadrature ricercate.

Le ultime sezioni si concentreranno sugli anni ’70 e’80, segnati dalle collaborazioni con il mondo del cinema, dove lavorò come fotografo di scena per numerosi film, e della moda. L’occhio di Lartigue, tuttavia, riuscì a non allontanarsi mai dalla vita di tutti i giorni, immortalando sempre alcuni suoi dettagli ironici e curiosi.

Un interessante focus sarà inoltre riservato alle memorie che Lartigue scrisse negli anni ‘60 e ’70 del secolo scorso, ricomponendo i suoi album nei quali aveva raccolto tutti i suoi scatti.

INFO:
Jacques Henri Lartigue
L’invenzione della felicità
Casa dei Tre Oci
Fondamenta delle Zitelle, 43, Giudecca, Venezia

Dal 29 febbraio al 12 giugno 2020

Orari: Tutti i giorni 10-19; chiuso martedì

Info: tel. +39 041 24 12 332; info@treoci.orgwww.treoci.org

Prenotazioni (obbligatorie per i gruppi) Ticket One. Call center: 199 757519

 Biglietti: 13,00 € intero

11,00 € ridotto studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni

9,00 € ridotto speciale gruppi superiori alle 15 persone, ridotto speciale ogni mercoledì per i residenti e nati nella città metropolitana di Venezia;

8,00 € ogni giovedì per i possessori di carta Feltrinelli; possessori del biglietto d’ingresso alle mostre delle sedi espositive delle Gallerie d’Italia; MyPass

6,00 € studenti Ca’ Foscari e Iuav (promozione estesa a tutti gli studenti il venerdì); associati Ca’ Foscari Alumni

26,00 € ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14)

5,00 € ridotto scuole

Gratuito, bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche

Visite guidate: Per gruppi da 15 a 25 persone solo su prenotazione info@treoci.org

Italiano € 100,00, Inglese € 120,00

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