Venere Nemica: Drusilla Foer interpreta la dea dell’amore
Questo articolo è dedicato a Venere Nemica, lo spettacolo di Drusilla Foer andato in scena al Teatro Leonardo dal 16 al 19 gennaio 2020.
E, è necessario premettere, quest’articolo non sarà obiettivo. Perché chi lo scrive nutre una smodata passione per le bionde e considera Amore e Psiche di Apuleio una delle storie più belle mai raccontate. C’è infine un’altra ragione che giustifica la mancanza di oggettività. Chi si è trovato al Teatro Leonardo lo scorso fine settimana non ha assistito a una performance teatrale, ma è stato spettatore di una visione mistica.
Colei che stava sul palco era una dea: Venere, in visita sulla terra per troppa noia e un pizzico di curiosità. Venere era Drusilla Foer, che non ha bisogno di presentazioni e che, ha affermato convinto il ragazzo in terza fila, “è la sola in grado di interpretare la dea dell’amore”.
Venere è bella, lo sapevamo già. È parecchio elegante, altra informazione arcinota. Si diverte a sedurre e nessuno le resiste, anche in questo caso nessuna novità. Quel che immaginavamo senza però averne certezza è che la della bellezza è molto più simile ai mortali di quanto ci si aspetti da una creatura nata dalla schiuma del mare.
Venere è una femminista cui proprio non va giù l’idea di essere considerata nient’altro che un bel faccino. È una moglie annoiata e un’amante capricciosa. È una bambina viziata e per nulla pratica, che per sopravvivere ha bisogno dell’aiuto costante di una baby-sitter paziente – la talentuosissima Elena Talenti. Soprattutto, Venere è una mamma. Una teen mom prima, troppo impegnata a badare alla messa in piega per pensare alla prole. Una chioccia italiana dopo, che non vede l’ora di annullarsi per prendersi cura del suo bimbo ferito.
Il racconto del mito, la straziante storia di Amore e Psiche, cambia prospettiva. Il punto di vista offerto è quello, laterale, di Venere. La donna causa di tutto, ma mai partecipe davvero, che osserva da lontano e, se interferisce, lo fa nascondendo bene la mano. Il tutto intercalato da spiritosi balletti, un paio di Martini e qualche canzone strappalacrime. Ed è impossibile restare atei!
Venere Nemica a Milano non c’è più, sta girando l’Italia assieme alla sua fedele dama di compagnia. Non disperate, però. In attesa della prossima visita di Drusilla, al Teatro Leonardo ci si può consolare alla grande con Le vie en rose: la stagione di spettacoli delle Nina’s Drag Queens. Dal 23 gennaio al 22 marzo.
Teatro Leonardo
Via Andrea Maria Ampère, 1
Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it/02-86454545
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