Al Piccolo Bellini di Napolifino a venerdì 17 gennaio in scena Maestri di Strada e Trerrote debuttano con Opera, una favola strana ispirata a Brecht e Viviani. Un gioco di debuttanti, una festa di comunità, una fievole luce nell’oscurità.
Per la quarta stagione consecutiva, Maestri di Strada e l’Associazione Trerrote (Teatro – Ricerca – Educazione) ritornano al Piccolo Bellini di Napoli, confermando la loro collaborazione. Quest’anno porteranno in scena una nuova leva di giovani attori alla loro prima esperienza con il palcoscenico, accompagnati come sempre dai loro educattori.
Un battesimo per una nuova comunità di ragazzi provenienti dalla periferia est di Napoli, che nel teatro trova il luogo e la maniera per raccontare e raccontarsi. Allo stesso tempo, gli offre la possibilità di mostrare a sé stessi e agli altri la propria irriducibile bellezza.
La storia è quella di un gruppo di uomini e donne del mondo di sotto, vive recluso in una prigione/fogna, alle dipendenze di un grottesco e cinico sfruttatore. Non avendo altri mezzi, questi vive e fa commercio degli scarti, anche organici, degli altri, degli uomini di sopra. La comunità di sotto vive la sua mesta ma tranquilla vita da scarto umano, fino a quando un giorno la porta della loro prigione/fogna rimane aperta. Il desiderio della figlia del loro sfruttatore per un uomo del mondo di sopra è l’occasione per la loro fuga e per la libertà. Gli sfruttati possono finalmente uscire a riveder le stelle, ma fuggiti dalle viscere della terra a metà strada tra cattività e liberazione, si trovano di fronte alla scelta: affrontare l’ignoto e decidere il proprio nuovo destino o accettare un nuovo protettore a cui obbedire pur di ritrovare un po’ di quelle squallide certezze cui erano assuefatti nel mondo di sotto. La metafora è chiara. Il finale è tutt’altro che scritto, soprattutto fuori dalle tavole del palcoscenico.
E’ sicuramente evidente l’inesperienza del gruppo di giovani interpreti che si è cimentato in questa riscrittura ma ciò non ha reso meno divertente e coinvolgente il testo. Anzi la freschezza dei giovani attori e la loro simpatia, insieme a qualche piccolo errore o dimenticanza ha reso tutto più autentico.
In tempi in cui ci si prende troppo sul serio soprattutto in ambito artistico è bello lasciarsi andare alla spontaneità che spesso viene dimenticata per lasciare spazio alla convinzione di essere arrivati chissà dove.
In particolare Maestri di Strada e Trerrote vivono il teatro nella sua funzione primaria, quella sociale. Il teatro torna ad essere un momento di crescita, condivisione e dialogo soprattutto per i ragazzi di periferia.
Prezzi: 10€ intero
Adattamento e regia Nicola Laieta
Assistente regia Giuseppe Di Somma
Coreografie Ambra Marcozzi
Scene Giuseppe Cerillo
con i giovani dei laboratori territoriali delle arti dell’Associazione Maestri di Strada e gli educ-attori dell’Associazione Trerrote.
In O.A. Daniele Acanfora, Lucia Affinita, Gabriele Buo, Rosa Capuano, Lucia Ciruzzi, Giuseppe Cozzolino, Diego D’Ambrosio, Serena D’Oria, Arianna Dentice, Armando Di Bello, Francesca Fiorillo, Ivan Gallotti, Lorenzo Izzo, Fabiana Lettica, Tonia Malapena, Fortuna Mastrogiacomo, Esterina Megna, Giulia Menna, Lucia Pia Noviello, Martina Pallotta, Chiarastella Riccio, Francesco Rungi, Antonio Sannino, Giulia Signoriello, Mauro Spagnuolo, Francesca Pia Testa, Giovanni Troise, Margherita Troise, Francesco Volino.
Coproduzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Maestri di Strada, Trerrote.
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