“La commedia della vanità” di Elias Canetti, regia di Claudio Longhi al Piccolo di Milano
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Con La commedia della vanità, dal 15 al 26 gennaio, al Piccolo Teatro Strehler, Claudio Longhi mette in scena Elias Canetti. Ventitré attori, tra cui i neo-diplomati della Scuola Iolanda Gazzerro di ERT, e due musicisti coinvolti per proporre al pubblico italiano il grande autore premio Nobel, attraverso una delle sue opere meno conosciute e più attuali. Da martedì a sabato lo spettacolo inizierà sempre alle 19.30.
La commedia della vanità, scritta fra il 1933 e il 1934, pubblicata nel 1950 e rappresentata per la prima volta nel 1965, descrive un mondo distopico nel quale un governo totalitario stabilisce “per legge” che la vanità è vietata e ogni strumento atto a tenerla in vita eliminato. Sono banditi tutti gli specchi e i produttori degli stessi messi a morte: ma più che l’autocelebrazione, a essere distrutta è l’idea stessa di identità. Che cosa rimane? Un sostrato lessicale intricato e mutevole; parole restituite fedelmente da Canetti così come le ha sentite e raccolte attraverso il meccanismo della “maschera acustica” ovvero la riproposizione del linguaggio senza modifiche o abbellimenti, che si tratti di dialetto, parlata sgrammaticata o, al contrario, aulica.
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Nella rilettura di Claudio Longhi, questo coro polifonico deborda dal palcoscenico ad investire la platea, restituendo al pubblico tutta l’urgenza e la profondità – ma anche il divertimento – del testo di Canetti. Sullo sfondo l’incubo di una dittatura nascente acclamata a gran voce.
Il regista sottolinea che «È una critica aspra, quella di Canetti, che non può lasciare indifferente il nostro presente, regno assoluto e incondizionato del selfie. Eppure il testo, nella sua crociata iconoclasta, ci induce a riflettere pure su come le dinamiche rappresentative siano effettivamente costitutive della dimensione identitaria. L’astinenza da immagine induce al dissolvimento dell’io, ma questo dissolvimento esaspera, per converso, il bisogno di io – aprendo la strada a sbandamenti populistici e autoritaristico-dittatoriali. Nella parte finale della drammaturgia vanno in scena individui che, dopo anni di vessazioni e negazioni della rappresentazione, hanno perso la propria identità e che proprio per questo si dedicano all’erezione della statua di un nuovo dittatore. La costruzione dell’identità si è ormai trasformata in loro in un bisogno perverso».
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Con Canetti, Claudio Longhi traccia una continuità con alcuni dei suoi ultimi lavori realizzati per Emilia Romagna Teatro Fondazione, fra cui La resistibile ascesa di Arturo Ui, Il ratto d’Europa e Istruzioni per non morire in pace, accomunati tutti da una riflessione sull’idea di Europa, nel nostro presente e nei primi anni del secolo scorso, e sui rischi di uno sbandamento dittatoriale.
Incontro con la compagnia Venerdì 17 gennaio, ore 17, al Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2 – M1 Cordusio), la compagnia incontra il pubblico. L’ingresso è gratuito previa prenotazione su www.piccoloteatro.org
INFO:
La commedia della vanità
Piccolo Teatro Strehler
Largo Greppi,1 – M2 Lanza, dal 15 al 26 gennaio 2020
Orari: da martedì a sabato lo spettacolo inizierà sempre alle 19.30; domenica ore 16. Lunedì riposo.
Durata: 4 h e 10 minuti con un intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv