Arriva al Teatro Bellini uno dei lavori più rappresentati in Italia e all’estero della compagnia Balletto del Sud, fondata nel 1995 dal coreografo salentino Fredy Franzutti: 21 danzatori, sei fondali con altrettanti cambi di scena e costumi di alta sartoria teatrale ci fanno riscoprire l’originale racconto di Basile che ispirò la storia de La Bella Addormentata. Il balletto ha debuttato il 4 dicembre con una replica il 5 dicembre al Bellini di Napoli.
L’allestimento di Franzutti riporta al sud la storia della principessa addormentata per un incantesimo, vestendo i colori salentini e in particolare scegliendo Otranto come ambientazione. Se, infatti, nell’edizione “classica” coreografata da Marius Petipa, la trama del balletto deriva da La belle au bois dormant dello scrittore francese Charles Perrault a sua volta ispirata alla favola Sole, Luna e Talia dello scrittore campano Giambattista Basile, nella versione di Franzutti si parte direttamente da Basile: il coreografo riporta la trama del balletto nel suo luogo d’origine, ovvero il Sud del nostro paese.
Da qui, la precisa connotazione di carattere storico e folklorico, ovvero la sostituzione della puntura con il fuso con il morso della tarantola salentina, la personalità della Principessa Aurora, che qui è una fresca ragazza mediterranea a cui una vecchia maga predice un atroce destino, il personaggio del principe antropologo che ripercorre le orme della leggenda e desta la fanciulla dal suo sonno centenario. Le musiche sono quelle indimenticabili di Caikovskij, che tutti noi abbiamo amato, e insieme alla grande abilità tecnica dei danzatori. L’obiettivo era quello di costruire uno spettacolo senza tempo, intramontabile e poetico dal sapore internazionale e, al tempo stesso, dal forte accento mediterraneo.
Quest’ultima caratteristica è evidente dalla scelta dei costumi, molto colorati e della figura della vecchia strega che non somiglia affatto a quella che tutti noi abbiamo in mente, ma piuttosto ad una vecchia megera, la classica donna brutta e zitella del sud italia, stereotipo di solito associato alle iatture e malelingue.
Al sud italia infatti, ma non solo, si crede molto alle maledizioni e anzi queste possono essere assai pericolose quando sono inflitte da figure brutte e racchie come quella rappresentata in questo spettacolo. A vestire i panni della strega è un uomo (Andrea Sirianni) la cui figura alta e imponente è di per sé molto scenografica e d’effetto.
Forse la risoluzione finale, il bacio di vero amore dato dal Principe (Matias Iaconianni) a Aurora (Boryana Petrova) è stata un po’ frettolosa. Non si è vista, per esempio la fase dell’innamoramento.
Certamente le musiche originali del balletto costituiscono l’essenza stessa della Bella Addormentata ma sarebbe stato bello, considerato lo spostamento di ambientazione in Salento e considerato il dettaglio della tarantola, vedere la versione della favola di Basile con musiche del sud, più coerenti con il contesto.
Certo in questo caso ci si sarebbe forse allontanati troppo da un’idea della favola alla quale il pubblico è affezionato.
Nel complesso lo spettacolo è gradevole e dinamico, due ore non lasciano mai spazio alla noia e i ballerini hanno dimostrato con i loro fisici atletici e leggiadri delle grandi capacità.
Il coreografo ha inserito anche passi più moderni, legati più al mondo del sud e delle danze popolari, questo almeno per quanto riguarda l’aspetto visivo. Non sono mancati momenti ironici e buffi che alleggerivano i classici e bellissimi passi di danza.
Balletto in un prologo e tre atti
tratto da Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile
coreografia Fredy Franzutti
musica Piotr Il’ic Caikovskij
scene Francesco Palma
produzione Balletto del Sud con il sostegno di Mibact/ Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, Regione Puglia/ Sezione Economia della Cultura
INFO:
La Bella Addormentata
Teatro Bellini
4 e 5 dicembre, h. 21:00
Prezzi: 20€ intero – 15€ under29
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