Arte e Mostre

VISIO. Moving Images After Post-Internet, l’arte contemporanea torna a Palazzo Strozzi

Polina Kanis, (1985, Russia; vive e lavora in Olanda), Installation view, THE POOL, 2015, 9’37’’. Courtesy l’artista ph. Federica Di Giovanni
L’arte contemporanea torna a Palazzo Strozzi dal 13 novembre al 1 dicembre 2019 con la mostra VISIO. Moving Images After Post-Internet, che riunisce le opere dei 12 artisti under 35 partecipanti alla VIII edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images – progetto promosso e realizzato dallo  Schermo dell’arte Film Festival e curato da Leonardo Bigazzi.
Patrick Alan Banfield, (1984, Gran Bretagna; vive e lavora in Germania) Installation view, MEIN BLICK (MY VIEW), 2017. Installazione di realtà virtuale: video 10’7’’, sedia da ufficio, Gaming PC, Visore VR, punchball stand. Courtesy l’artista, ph. Federica Di Giovanni
La mostra VISIO. Moving Images After Post-Internet prodotta e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e  Schermo dell’arte Film Festival e curata da Leonardo Bigazzi, offre l’occasione di un confronto con le opere  di 12 artisti under 35, selezionati attraverso un bando internazionale, che lavorano con le immagini in movimento: Rebecca Jane Arthur (1984, Gran Bretagna/Belgio), Miguel Azuaga (1988, Spagna/Germania), Patrick Alan Banfield (1984, Gran Bretagna/Germania), Enar de Dios Rodriguez (1986, Spagna/Austria), Eva Giolo (1991, Belgio), Inas Halabi (1988, Palestina/Olanda), Polina Kanis (1985, Russia/Olanda), Adam Kaplan (1987, Israele/Germania), Valentina Kneževic (1989, Croazia/Germania), Agnieszka Mastalerz (1991, Polonia/Germania), Jacopo Rinaldi (1988, Italia), Igor Simic (1988, Serbia).
Miguel Azuaga 
(1988, Spagna; vive e lavora in Germania) 
Installation view, KATHARSIS, 2019, 24’37’’. 
Video installazione a tre canali. 
Courtesy l’artista 
ph. Federica Di Giovanni
Negli ultimi anni la rivoluzione digitale e l’accelerazione imposta dai nuovi mezzi di comunicazione, hanno  profondamente cambiato il linguaggio delle moving images e i loro modelli espositivi. Gli schermi dei  computer e degli smartphone sono diventati il mezzo principale con cui le immagini e i video vengono  condivisi, ridefinendo così la relazione tra pubblico e opera d’arte. Si è assistito all’ascesa della cosiddetta  “condizione post-internet”, definizione adottata a partire dalla fine del primo decennio del 2000 per  descrivere una pratica del fare arte che non poteva più prescindere dal confronto con la crescente  iperconnettività della rete, sia in termini concettuali, che produttivi e distributivi. Tuttavia il significato
dell’espressione post-internet è variato alla stessa rapidità della tecnologia a cui era associato, diventando  obsoleto e controverso, e riducendosi per lo più alla categorizzazione, spesso dispregiativa, di una vasta  tipologia formale di opere. Un’estetica patinata influenzata dalla retorica visiva della pubblicità digitale,  della computer grafica e del corporate branding. La mostra intende approfondire queste trasformazioni,  l’eredità del fenomeno post-internet e le eventuali cause di un suo definitivo superamento.
Agnieszka Mastalerz, (1991, Polonia; vive e lavora in Germania)  Installation view, PLAY DOWN, 2017, 2’27’’. Courtesy Wechta Stallion Station, Polonia, ph. Federica Di Giovanni
IL PROGETTO
VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images si conferma un progetto unico nel panorama  europeo, di fondamentale importanza per approfondire la visione degli artisti che utilizzano le immagini in  movimento nella loro pratica artistica, promuoverne il confronto e favorirne la crescita professionale. Come  dimostra l’ennesimo record di adesioni registrato quest’anno in poco più di due settimane, con oltre 105  richieste di partecipazione arrivate da 34 differenti Paesi (Albania, Argentina, Australia, Belgio, Cina,
Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Ghana, Giappone, Grecia, Inghilterra,  Iran, Irlanda, Israele, Italia, Olanda, Norvegia, Palestina, Perù, Polonia, Portogallo, Russia, Serbia, Slovacchia,  Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Corea, Turchia).

Firenze, Palazzo Strozzi
13 novembre – 1 dicembre 2019 – Ingresso gratuito Orario mostra: dal 13 al 17 novembre 2019
Tutti i giorni 10.00-20.00 Giovedì 10.00-23.00
Dal 18 novembre al 1 dicembre 2019
Tutti i giorni 12.00-20.00 Giovedì 12.00-23.00

www.schermodellarte.org Facebook: Lo schermo dell’arte #schermodellarte
Instagram: @schermodellarte

Recent Posts

Cinema, cinque secoli in un’unica classifica: i registi eleggono il capolavoro assoluto degli anni ’70 | Non te l’aspetti

Un gruppo di registi, occhi attenti e critici esigenti del mondo del cinema, si è…

%s giorni fa

Antonino Cannavacciuolo: quanto costa un pranzo degustazione a Villa Crespi | Vale uno stipendio

Voi lo sapete quanto costa pranzare a Villa Crespi da Antonino Cannavacciuolo? Il conto vale…

%s giorni fa

Wicked, Cynthia Erivo: durante le riprese la strega dell’ovest si è quasi spenta | Tutta la verità

C'è un alone di mistero che avvolge le riprese di "Wicked", il musical super atteso…

%s giorni fa

Conclave, il thriller sul Vaticano con Ralph Fiennes: suspense e intrighi sul grande schermo

Una storia di elezione papale piena di segreti, moralità e colpi di scena, pronta a…

%s giorni fa

La ruota del tempo 3, chi interpreterà la famiglia reale di Andor? Ecco le nuove rivelazioni

Nuovi attori e intrighi promettono di rivoluzionare la terza stagione della serie fantasy di Prime…

%s giorni fa

Dune: prophecy, rivoluziona tutto con un nuovo colpo di scena su Desmond Hart e la sua eredità

L’ultimo episodio della serie HBO svela segreti inaspettati che cambiano completamente il destino dei personaggi.…

%s giorni fa