Il prossimo 9 novembre saranno passati trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino. Nell’intento di raccontare i fermenti della scena artistica tedesca degli anni ’80, le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli, dal 12 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020 ospiteranno la mostra Berlin 1989. La pittura in Germania prima e dopo il Muro.
Dopo Le mille luci di New York e London Shadow, Berlin 1989 chiuderà il trittico di mostre dedicate a quelle città che, sul finire del Novecento, hanno cambiato la storia dell’arte.
La mostra Berlin 1989 comprende 21 opere realizzate tra 1972 e 2003, in prestito da gallerie e collezioni private italiane, Berlin 1989 presenta capolavori dei più importanti pittori tedeschi del dopoguerra e tra cui Georg Baselitz, Sigmar Polke, Gerhard Richter, Anselm Kiefer, Albert Oehlen. La mostra consente un’immersione nell’energica Berlino di fine Novecento, dove prende vita una pittura che interpreta lo spirito del tempo e usa un linguaggio libero, irruente e dai toni dissonanti, spingendo all’estremo la creatività e il desiderio di rinnovamento.
Si tratta di una data molto significativa per la storia dell’umanità ma forse lo è ancora di più per coloro che oggi hanno proprio trent’anni. Chi si trova nelle macerie del mondo contemporaneo vivendo questo senso di disfacimento e disgregazione prova un certo effetto nell’immergersi nella storia del Muro e toccare con mano la forma e la materia che hanno segnato la storia di quegli anni.
Si comincia con una serie di date e un racconto testuale che ricostruiscono quanto accaduto dal 1961, anno in cui il muro è stato eretto, al 9 novembre 1989 quando il muro è stato abbattuto. Una foto in bianco e nero ritrae un gruppo di ragazzi seduti sul muro il giorno del crollo. Poi si entra in una piccola sala con una serie di dipinti tutti realizzati prima del 1989 e una seconda sala vede un’installazione video in cui il breve documentario proiettato fa un rapido affresco di quei 29 anni.
Le opere pittoriche realizzate prima della caduta del muro hanno un effetto devastante poiché esprimono a pieno la brutalità del mondo precedente alla caduta del muro, un mondo che non aveva dimenticato gli orrori della seconda guerra mondiale, un mondo la cui anima era stata strappata dall’interno del corpo vitale già una volta ed esposta sanguinante e significante dinanzi a un pubblico.
Un nuovo espressionismo tedesco, quello dei pittori che attraversano i ventinove anni del muro la cui anima angosciata e turbata dagli eventi storici non cessa di esistere neanche dopo il 1989.
Addirittura i dipinti che riportano la data seguente alla caduta del muro hanno un sentore di morte anche più evidente e colori assai meno vivaci. Come se vi fosse sempre un ricordo degli orrori di un secolo, quello del Novecento, segnato da tanti conflitti e da un fervore politico importante.
La mostra Berlin 1989 sa raccontare una Berlino testimone e forse unica rappresentante di una Europa spezzata in due che non avrebbe rivisto la luce per molto tempo, anticamera di tempi bui che purtroppo negli ultimi tempi sono tornati.
INFO:
Gallerie d’Italia
Berlin 1989. La pittura in Germania prima e dopo il Muro
dal 12 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020
Apertura al pubblico: 12 ottobre 2019 – 19 gennaio 2020
Sede:Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano – Via Toledo, 185 Napoli
Orari: da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30), sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19.30). Chiuso lunedì.
Ingresso: Biglietto: intero 5 euro, ridotto 3 euro.
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