Si sono ufficialmente aperte ieri, 3 ottobre 2019, le celebrazioni per il 500esimo anniversario dalla morte di Raffaello, universalmente considerato, fin dal 1520 e per oltre 300 anni dopo la sua morte, arrivando fino alla metà dell’800, il più grande pittore della storia, quindi occasione perfetta per dare il via alle “danze” con una straordinaria mostra in anteprima mondiale: “Raffaello 2020” curata da Vincenzo Farinella ed esposta al Museo della Permanente di Milano fino al 2 febbraio. Straordinaria non soltanto per il contenuto che porta seco ma anche per il modo in cui viene raccontata al pubblico, così “Raffaello 2020”, diventa un vero evento espositivo multimediale immersivo dedicato al grande pittore di Urbino. Contemporaneamente inaugurata con la mostra di Palazzo Ducale proprio di Urbino “Raffaello e gli amici di Urbino”.
Il percorso, adatto sia a un pubblico adulto e curioso ma principalmente a un pubblico giovane e pieno di voglia di imparare, si snoda attraverso cinque sale estremamente differenti fra loro e ognuna densa di contenuti straordinari. La prima serve a fare da anticamera a quello che verrà: l’Area Introduttiva, dove alcune infografiche raccontano la vita, il percorso artistico e il contesto storico dei quattro periodi che scandiscono la vita di Raffaello, Urbino, Città di Castello e Perugia, Firenze, Roma, e i suoi principali committenti. Si ha anche subito l’idea della portata della fama dell’artista grazie a un planisfero che indicati tutti i luoghi in cui sono conservate le opere, e sono davvero tantissimi, una volta apprese queste informazioni di base si procede con una maggiore consapevolezza verso la sala successiva.
Il Teatro degli Ologrammi, una delle sale più interessanti e straordinariamente curiose della mostra, sembra quasi di essere a teatro e ascoltare la storia dalla vera voce dei protagonisti, in carne e ossa, grazie allo sviluppo di una tecnica assolutamente innovativa realizzata per Crossmedia Group da Naumachia Network, si incontra direttamente il grande Maestro insieme ad alcuni dei personaggi che più hanno influenzato lo sviluppo umano ed artistico di Raffaello, uno fra questi è sicuramente Leonardo, di cui Raffaello è stato allievo. Rimarrete catturati dalle parole dell’artista e dalla sua meravigliosa intraprendenza che lo hanno portato dove tutti sappiamo e se non lo si sa motivo maggiore per restare ad assistere allo spettacolo.
Ma questo è solo l’inizio perché il cuore pulsante della mostra è a pochissimi passi da lì, esattamente oltre le tende sulla destra che, una volta varcate, vi catapulteranno in un’altra dimensione, ovvero nella gigantesca Sala Immersiva: in un turbinio di colori, musiche e sensazioni, dove si viene avvolti da un inedito racconto della durata di 45 minuti che illustra la storia di Raffaello, le sue opere e i luoghi in cui ha realizzato la sua produzione artistica. Attraverso il video mapping, ideato e realizzato dai creativi e videomaker di WÖA, lo spettatore sarà letteralmente immerso all’interno di quei luoghi cinquecenteschi, che attraverso animazioni, scenografie, suoni e colori, faranno “rivivere” il contesto storico e geografico delle opere raffaellesche. La sensazione è quella di far parte dell’opera e non soltanto di essere un osservatore esterno, l’opera la si tocca, la si insegue e lei stessa ti pervade.
Difficile scegliere di uscire da quello spazio incredibilmente suggestivo ma, oltre le tende a seguire c’è un’altra incredibile sorpresa ad attendere il visitatore: la Sala della Realtà Virtuale. In questa sala vi troverete in uno spazio decisamente più piccolo di quello precedente con delle postazioni che sembrano usciti da una futuristica sala giochi, sedetevi sugli appositi sgabelli, indossate i visori e lasciatevi letteralmente trasportare dentro uno dei meravigliosi affreschi delle Stanza di Eliodoro, la seconda degli ambienti vaticani decorati da Raffaello, entrate letteralmente nella “Liberazione di San Pietro” che prenderà vita diventando esplicita e comprensibile a tutti. Lo spazio dell’opera, diviso in tre scene che Raffaello aveva pensato come tre momenti della vicenda cronologicamente in successione, diventa uno spazio tridimensionale che permetterà al visitatore di vivere la storia della liberazione da protagonista.
In fine chiudono la mostra la Sala della Realtà Aumentata e della Bottega dell’Artista.
Come avviene la progettazione di un grande capolavoro? È la domanda a cui qui si prova a dare una risposta con la realtà aumentata e grazie al cartone preparatorio della Scuola di Atene. Tramite dei dispositivi Ipad forniti ai visitatori, inquadrando i dettagli del cartone sarà possibile vedere i ripensamenti, le aggiunte e le sottrazioni che fanno parte di quel meraviglioso percorso creativo che dà origine all’opera d’arte. Nella stessa Sala si potrà apprezzare anche la bottega romana di Raffaello, pazientemente ricostruita con un’accurata installazione scenografica, vi sembrerà che Raffaello sia appena passato da quelle parti a dare un’ultima pennellata.
Raffaello 2020
dal 04/10/2019 al 02/02/2020
Museo della Permanente
Via Filippo Turati, 34 – Milano
ORARI: Lunedì 14.30 – 19.30 Dal Martedì Alla Domenica 9.30 – 19.30 La mostra sarà aperta con orario normale anche durante tutte le festività
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI +39 055 0684115
Per i biglietti guardare sul sito per avere tutte le informazioni dettagliate www.lapermanente.it
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